“SUSY SCHLEIN IMPARA A PARCHEGGIARE” – LUNEDÌ POMERIGGIO, NELL’AULA DEL TRIBUNALE DI TORINO DOVE PARLAVANO ALFREDO COSPITO E ANNA BENIAMINO, UN GRUPPO DI ANARCHICI HA URLATO SLOGAN CONTRO IL PRIMO CONSIGLIERE DELL’AMBASCIATA ITALIANA DI ATENE, VITTIMA DI UN ATTENTATO UNA SETTIMANA FA – MOLTI I MESSAGGI INQUIETANTI, SOPRATTUTTO ALLA LUCE DELLA RIVENDICAZIONE ODIERNA DELL’ATTENTATO DA PARTE DEL GRUPPO “CARLO GIULIANI NUCLEI”
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«Susy Schlein impara a parcheggiare»: lo hanno gridato a squarciagola, ma quel messaggio è sfuggito ai più. Alfredo Cospito e Anna Beniamino avevano appena finito di parlare, lunedì pomeriggio in aula, rendendo spontanee dichiarazioni sul 41 bis, sull'ergastolo ostativo e sull'anarchia. Parole che avevano acceso i cori del gruppo di anarchici che era stato lasciato entrare all'udienza in cui si doveva decidere sulla condanna al carcere a vita per il reato di "strage politica", in merito ai due ordigni fatti esplodere il 2 giugno 2006 davanti alla caserma allievi carabinieri di Fossano: un attentato senza morti né feriti.
Insomma, si è assistito ad un crescendo di slogan, in cui gli anarchici tra il pubblico hanno lanciato una serie di messaggi inquietanti, tra cui anche quello espressamente riferito a Susanna Schlein e all'attentato a cui era sfuggita ad Atene, nella notte tra giovedì e venerdì, quando la sua auto è stata incendiata ed è andata completamente distrutta: è stato l'ultimo messaggio, il più inquietante, prima di essere sgomberati dall'aula su disposizione della presidente della corte d'Assise Piera Caprioglio. Un messaggio che può essere inteso come una condivisione da parte delle sigle anarchiche di quanto accaduto in Grecia, dove era fin da subito emersa la pista dell'anarchia e della solidarietà a Cospito.
L’ideologo
Cospito, insieme con la compagna Beniamino, è considerato l'ideologo del Fai-Fri, la federazione anarchica informale, galassia di cellule anarco-inurrezionaliste dai confini internazionali. Dopo il processo Scripta Manent, con i suoi scritti, si è fatto promotore di nuove strategie diventando l’imbuto di anime ed aree del movimento diverse tra loro. Avevano iniziato gridando «libertà, libertà». Ma subito dopo quel coro, gli anarchici hanno scandito il loro chiaro messaggio sulla diplomatica Susanna Schlein, primo consigliere dell'ambasciata italiana in Grecia e sorella maggiore dell'esponente democratica Elly Schlein.
L’intervento della Digos
La frase pronunciata non è sfuggita agli investigatori della Digos di Torino che hanno proceduto ad identificare il gruppo autorizzato dal procuratore generale Francesco Saluzzo ad entrare nell'aula in numero non superiore a 20. Fuori dal Palagiustizia nel frattempo si muoveva per le strade di Torino il corteo in cui gli anarchici hanno poi imbrattato muri e vetrine, oltre ad aggredire un barista picchiato con calci e pugni alla testa. A fine serata erano stati identificati in 120.