“TOTO’ RIINA? UN GRANDE UOMO” – I COMMENTI DEGLI UTENTI AL POST DEL TERZO FIGLIO DEL “CAPO DEI CAPI”, SALVO, CHE RICORDA LA MORTE DEL PAPA’ AVVENUTA 7 ANNI FA: “È STATO UN VERO UOMO D’ONORE” - "TOTO' U CURTU" FU CONDANNATO A 26 ERGASTOLI E DAL 1993 SI TROVAVA AL 41BIS - SALVO L’ANNO SCORSO È USCITO DI PRIGIONE DOPO AVER SCONTATO 8 ANNI E 10 MESI, CON L’ACCUSA DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA ED ESTORSIONE...
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Estratto da www.lastampa.it
«Lui ha vissuto, vive e vivrà in Noi e con Noi» scrive sul suo profilo Instagram Salvo Riina, il 47enne terzogenito del capo dei capi, che rende omaggio al padre a sette anni dalla sua morte, il 17 novembre 2017. Dopo avere scontato 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa ed estorsione, dall'anno scorso Riina Jr è tornato a Corleone.
Al saluto del padre, seguono decine e decine di emoticons a cuoricino, mani giunte in preghiera e omaggi commossi. «Un vero uomo d’onore e di famiglia come non ne esistono più». «Un grande uomo con i valori della famiglia, ognuno di noi combatte la guerra per la sua famiglia». Ancora. «Grande uomo». «Imbattibile e unico». «Capo dei capi per sempre» e poi apprezzamenti internazionali, come «true legend» e simili.
Recente la polemica, innescata sempre sui social, dove il figlio ha rivendicato il vecchio nome della strada dove sorge la casa di famiglia e che da qualche tempo porta quello di Cesare Terranova, magistrato ucciso dalla mafia.
Con Bernardo Provenzano, morto il 13 luglio 2016, Totò Riina formava la terribile e sciagurata coppia di Cosa nostra. Raffinati e brutali strateghi della ferocia, l’immagine più cruda dell’anima nera e stragista della mafia, di cui è ritenuto ancora il capo indiscusso. Condannato a 26 ergastoli, dal 1993 era recluso al 41 bis.
Salvatore Riina, detto“Totò u curtu” per la sua bassa statura, nasce a Corleone il 16 novembre 1930. Con lui Cosa Nostra si trasforma in una dittatura fondata sul terrore. [...]