“UCCIDENDOLI ABBIAMO FATTO SOLO DEL BENE” – SABRINA FINA E MASSIMO CARANDENTE, CHE HANNO AIUTATO GIOVANNI BARRECA AD AMMAZZARE LA MOGLIE, ANTONELLA SALAMONE E I FIGLI KEVIN ED EMANUEL, A PALERMO, RIVENDICANO L’ESORCISMO COMPIUTO PER PURIFICARE LA CASA – LA DONNA È STATA UCCISA PER PRIMA, DIECI GIORNI FA, E POI BRUCIATA. I FRATELLINI SONO STATI SOTTOPOSTI A SEVIZIE, INCAPRETTATI E SOFFOCATI – LE INDAGINI SULLA SETTA DEI “FRATELLI DI DIO” E QUELLE SULLA FIGLIA 17ENNE DI BARRECA, UNICA SOPRAVVISSUTA AL MASSACRO: PERCHÉ NON HA DATO L’ALLARME CHIAMANDO LA POLIZIA? È COMPLICE?

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1. LA COPPIA SATANICA DIETRO IL MASSACRO IN FAMIGLIA

Lara Sirignano per l’ANSA

 

GIOVANNI BARRECA ANTONELLA SALAMONE GIOVANNI BARRECA ANTONELLA SALAMONE

Ossessionati da Satana, in preda a deliri mistici, invasati. "Abbiamo fatto solo del bene", avrebbero detto agli investigatori durante l'interrogatorio fiume di domenica scorsa. Anche se l'avvocato della coppia nega perfino che siano stati interrogati e aggiunge: "Sono confusi e si professano innocenti".  Nessun pentimento, nessun tentativo di rinnegare i tre atroci delitti commessi, dunque.

 

Giovanni Barreca e i suoi complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, rivendicano il folle gesto compiuto. Dietro l'uccisione della moglie di Barreca, Antonella Salamone, di 42 anni, e dei figli Kevin ed Emanuel, di 15 e 5 anni, pianificata da tempo, a quanto pare, nei minimi particolari, ci sarebbe stato il tentativo di liberare la casa dell'uomo dal demonio.

 

SABRINA FINA SABRINA FINA

E una setta. Sarebbe stato Barreca stesso a contattare la coppia, conosciuta durante incontri di preghiera in una chiesa evangelica, poi frequentata in privato, e a chiedere di essere aiutato a liberarsi dalla presenza di Satana che si era impossessato della donna e dei due ragazzini. L'uomo, per motivi ancora non chiari, ha risparmiato la terza figlia 17enne, trovata nella casa dell'orrore illesa e sotto choc.

 

E Fina e Carandente, che nei loro profili social pieni di post a sfondo religioso, sfogano tutto il loro fanatismo, avrebbero accettato. "Mia sorella mi ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti" ha raccontato Calogero Salamone, fratello di Antonella.

 

la strage familiare di altavilla milicia la strage familiare di altavilla milicia

Una condivisione non solo psicologica la loro. I due avrebbero, infatti, partecipato materialmente ai tre delitti che, col passare delle ore, si rivelano sempre più macabri. La Salamone sarebbe stata uccisa per prima, forse dieci giorni fa. Difficile anche per i medici legali che dovranno eseguire l'autopsia chiarire come sia stata assassinata e l'esatta data della morte. Della vittima sono stati trovati solo pochi resti carbonizzati. Accanto alle spoglie, sotterrate sotto pochi centimetri di terra ad Altavilla Milicia, paese della famiglia, c'erano vestiti e suppellettili della donna, elementi che fanno pensare a un vero proprio rituale esoterico.

 

giovanni barreca angela salamone giovanni barreca angela salamone

I tre avrebbero voluto purificare il corpo e gli oggetti col fuoco. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, basate anche sulla confessione di Barreca e sul racconto della figlia 17enne, poi sarebbe toccato ai fratellini che prima di essere soffocati sarebbero stati sottoposti a sevizie. Sui corpi sono stati trovati lividi e ferite.

 

Quando Barreca, sabato notte, ha chiamato i carabinieri confessando gli omicidi, i militari sono corsi nell'abitazione e hanno trovato Kevin ed Emanuel morti. Secondo indiscrezioni i due ragazzini sarebbero stati incaprettati. Sotto choc la comunità di Altavilla Milicia. Un mazzo di fiori è stato messo sul banco della classe del liceo artistico di Bagheria Renato Guttuso frequentato da Kevin. Anche la sorella andava nella stessa scuola.

 

GIOVANNI BARRECA GIOVANNI BARRECA

"Erano seguiti a casa. La mamma veniva spesso - dice il dirigente scolastico Maria Rita Chisesi - Adesso dobbiamo sostenere la ragazza e i compagni che sono distrutti". I due ragazzi erano assenti da scuola da lunedì scorso. "Gli insegnanti dopo alcuni giorni avevano chiamato a casa - aggiunge la dirigente - e i due alunni avevano detto che stavano male. Con l'influenza di questo periodo non ci siamo allarmati. Del resto i ragazzi hanno sempre frequentato regolarmente e con buoni risultati".

 

E un particolare inquietante viene fuori dai racconti di alcuni amici del liceo artistico di Kevin. Uno degli alunni ha riferito di aver ricevuto il 4 febbraio, pochi giorni prima del delitto, un messaggio. "Kevin scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c'erano i demoni in casa - racconta il compagno di scuola -. Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio". Forse il nome della setta.

 

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2. SABRINA FINA E MASSIMO CARANDENTE: I “FRATELLI DI DIO” ACCUSATI DI AVER CONVINTO GIOVANNI BARRECA A STERMINARE LA FAMIGLIA

Alessandro D’Amato per www.open.online

 

[…]  Le indagini però potrebbero allargarsi. Andando a toccare una presunta setta chiama “Fratelli di Dio”. I due infatti si facevano chiamare così in casa Barreca, dove si erano stabiliti negli ultimi giorni. Mentre ci sono sospetti sulla terza figlia del muratore, scampata al massacro. I carabinieri l’hanno trovata seduta sul letto e sotto shock. Ma potrebbe aver partecipato alla strage.

 

antonella salamone antonella salamone

[…] Barreca, Fina e Carandente si erano conosciuti in una chiesa evangelica di zona. La frequentavano, ma dopo un po’ hanno smesso. E si sono dedicati alla costruzione di una setta personale. Domani, 14 febbraio, i tre compariranno davanti al giudice delle indagini preliminari per la convalida del fermo. Barreca è reo confesso: «C’era il demonio in casa», ha detto ai carabinieri.

 

strage di altavilla milicia 2 strage di altavilla milicia 2

L’avvocato di Fina e Carandente Vincenzo Sparti invece dice che i suoi assistiti sono innocenti. «Io so che si conoscevano appena», spiega. Calogero Salamone, fratello di Antonella, agli inquirenti ha detto tutt’altro: «Mia sorella ci disse che Sabrina e il compagno erano entrati nella loro famiglia. Dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e che praticamente dovevano essere bruciati e sepolti. Noi pensavamo che si trattasse di un modo di dire e comunque cercavamo di convincerla a mandare via quelle persone».

 

giovanni barreca e antonella salamone giovanni barreca e antonella salamone

Secondo Salamone i due avevano convinto Barreca a farli dormire da lui «per togliere gli spiriti». I tre fratelli avrebbero smesso di andare a scuola una settimana prima della strage. Secondo il racconto del Corriere della Sera i due fratelli Kevin ed Emanuel sono stati incaprettati durante un rituale di purificazione. Cominciato con l’assassinio della moglie, giorni prima. La donna è stata bruciata.

 

Intanto le indagini si concentrano sui “Fratelli di Dio”. Sul suo profilo Facebook Carandente si scagliava contro i preti: «Satana sta usando i pastori corrotti». E ancora: «Io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe». La Repubblica spiega che Fina invece era una promoter di prodotti pseudonaturali. Via social raccomandava bibitoni proteici e pillole dimagranti.

 

giovanni barreca giovanni barreca

Anche Carandente, aggiunge il quotidiano, pubblicizzava impacchi e sciroppi per il benessere. Mentre una vicina di casa aveva regalato loro un gatto trovatello. Ma i veterinari non l’hanno trovato quando sono andati a prelevare i cani di Barreca, trovati sporchi e denutriti. Il sospetto è che anche quel cucciolo sia stato sacrificato. La procura di Termini Imerese è convinta che i due abbiano spinto Barreca a giustiziare la famiglia per motivi religiosi. […]

 

Gli investigatori indagano anche sulla terza figlia 17enne e scampata al massacro. Era la prediletta di Barreca. La ragazza non ha profili online e a scuola era sempre in disparte, secondo quanto raccontano i compagni. «Il padre cercava di accontentarla in tutto», sostengono le testimonianze. «Hanno fatto un esorcismo», ha detto lei alle forze dell’ordine. Era in stato confusionale e gli esami diranno se la sua percezione dei fatti è stata alterata da droghe e farmaci. Il suo telefono, secondo i conoscenti, squillava fino a sabato. Perché non ha dato l’allarme? Perché non ha chiesto aiuto quando il padre si è allontanato?

 

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3. “OSSESSIONATI DAL DEMONIO PER LIBERARE ANTONELLA DICEVANO CHE ANDAVA BRUCIATA”

Estratto dell’articolo di Alessia Candito per “la Repubblica”

 

Ufficialmente lei era un’entusiasta promoter di prodotti pseudonaturali […. Anche lui, svela un post di giubilo aziendale, nel giro di impacchi e sciroppi “per il benessere” era coinvolto, ma il web lo usava soprattutto per fare proseliti, predicare la sua personalissima, perversa, minacciosa idea di dio e vangeli. Per chi li conoscesse superficialmente, Sabrina Fina e Massimo Carandente erano due persone normali. Ma per gli inquirenti potrebbero essere stati loro gli ispiratori del massacro di Altavilla Milicia.

 

delitto di altavilla milicia 2 delitto di altavilla milicia 2

Ossessionati dal demonio, da una visione totalizzante della religione, con i “profani” avevano probabilmente imparato a nasconderlo. E c’era chi li considerava anche affidabili, se è vero che una vicina di casa senza paura aveva regalato a entrambi un gatto trovatello, di cui ieri i veterinari dell’Azienza sanitaria non hanno trovato traccia quando sono andati a prelevare i loro cani […]. Il sospetto è che anche quel cucciolo sia stato sacrificato […].

 

Sarebbero stati loro a insufflare a Giovanni Barreca, che delle vittime era marito e padre, l’idea che fossero tutti abitati da demoni, che bisognasse «salvarli», «purificarli». Lo sospettano gli inquirenti della procura di Termini Imerese, che li hanno fermati con l’accusa di triplice omicidio. […]

 

giovanni barreca e antonella salamone giovanni barreca e antonella salamone

[…] Dei “fratelli di dio”, così li ha chiamati Kevin in un messaggio inviato a un compagno di classe, anche lui sembrava aver paura. Perplesso, aveva scritto all’amico che il fratellino gli ripeteva che «in casa c’erano demoni che avrebbero distrutto la loro famiglia». E che lì, in quella villetta isolata, erano arrivate due persone. Plausibilmente, Sabrina Fina e Massimo Carandente. Che si proclamano innocenti e «provati da accuse e detenzione», hanno detto all’avvocato Sergio Sparti. E agli investigatori hanno ripetuto: «Noi abbiamo solo fatto del bene».

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