“IL VERO PERSEGUITATO È LUI. CONTRO LE DONNE NON VA MAI NESSUNO. COME MAI?” – ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE E LUCA PROCACCINI, AVVOCATI DI FILIPPO FACCI, RACCONTANO LA VERITÀ SULL’AMMONIMENTO AL GIORNALISTA, PER STALKING VERSO L’EX COMPAGNA: “GLI VIENE CONTESTATO L’AVER USATO TONI AGGRESSIVI E DISCRIMINATORI, MA LI HA USATI ANCHE LA SIGNORA. FACCI HA PRESO ANCHE UNO SCHIAFFO” – “È STATO UNO STILLICIDIO. LUI HA TENUTO BOTTA. POI NON È STATO PIÙ POSSIBILE. LO ASSISTIAMO GRATUITAMENTE, UN CRISTIANO QUALSIASI VERREBBE TRAVOLTO DALLE SPESE, SAREBBE MORTO…”
-Estratto dell’articolo di Alessandro Gonzato per “Libero quotidiano”
Il questore di Milano ha presentato un provvedimento amministrativo d’ammonimento nei confronti del collega di Libero Filippo Facci per stalking verso l’ex compagna.
Parliamo con gli avvocati di Facci, Annamaria Bernardini de Pace, tra i massimi esperti di diritto della Famiglia e della Persona, e Luca Procaccini, che lo difende penalmente. […]
Avvocato Bernardini de Pace: cosa comporta questa misura?
«Guardi, in trent’anni di carriera non avevo mai visto un questore muoversi per un semplice litigio tra genitori, per uno scambio di mail dove entrambi […] se ne sono detti di tutti i colori. E a scrivere per prima a Facci è sempre stata l’ex compagna, e sempre per questioni che riguardavano i figli.
Ho assistito mariti sbattuti fuori di casa in mutande, che sono rimasti senza vestiti, senza macchina. Violenze fisiche e psicologiche, calci e minacce, ma non è mai stato emanato alcun ammonimento per stalking. Mi pare un po’ strano che stavolta sia stato fatto, anche perché secondo questa logica i questori dovrebbero emanare lo stesso provvedimento a tutte le coppie che litigano».
E perché stavolta il questore si è mosso?
«Questo non glielo so dire: mi viene da pensare che l’ex compagna di Facci, essendo un avvocato penalista, sia stata particolarmente abile a costruire la denuncia e a convincerlo».
Ma nel concreto l’ammonimento cosa significa?
Interviene l’avvocato Procaccini.
«In sostanza “finitela qui sennò la cosa finisce in giudizio”».
Procaccini, veniamo alla denuncia. Qual è il contenuto delle mail?
«In una ad esempio l’allora compagna dice a Facci di tenere i figli e lui risponde che in quei giorni non può perché si è rotto la mano. Se uno ha la mano rotta come fa a badare al bambino? […] Lei risponde che sono fatti suoi, che o lo tiene oppure presenta una denuncia alla polizia per abbandono di minore. La signora nella corrispondenza usa spesso toni aggressivi, ricattatori facendo leva sull’abuso della tutela di diritti presunti».
Cosa viene contestato a Facci?
«Di aver usato toni aggressivi e discriminatori, ma li ha usati anche la signora, che ad esempio definiva “babysitter” l’attuale compagna di Facci, la offendeva solo perché è molto più giovane di lei».
[…] Si tratta solo di violenza verbale?
«No, perché Facci ha preso uno schiaffo, e l’ha denunciato». […] Era fuori dalla scuola dei figli, c’era anche l’allora compagna. Lui è stato citato per aver tirato un calcio al suo motorino e per averle abbassato la visiera. Lei gli ha tirato uno schiaffo».
[…] Interviene Bernardini de Pace.
«Sì però Luca, solo se si va contro gli uomini...contro le donne non va mai nessuno. Come mai? Recentemente ho osservato i casi di due donne violentissime, una che ha perseguitato un uomo a cui ha spaccato la porta di casa, gli ha urlato di tutto, ha fatto qualsiasi cosa e il pm ha detto “bisticci tra innamorati” e non gli ha dato neanche l’ordine di protezione.
Secondo, come dicevo prima: ho visto un signore chiuso fuori da casa, in mutande, la signora gli aveva rubato qualsiasi cosa, è stato chiesto l’ammonimento al questore e non le è stato dato».
[…] Scusi Procaccini, ma l’ingiuria non è stata depenalizzata? Qui si parla sostanzialmente di ingiurie, se abbiamo capito bene.
«È vero, ma in virtù dell’introduzione del reato di atti persecutori vanno a integrare questa fattispecie. Ma qui è fondamentale evidenziare un aspetto».
Dica.
«Nel tempo la signora ha messo in atto un’altra forma di atto persecutorio subdolo, quella di tempestare di richieste tramite avvocati e atti di giustizia un uomo che era ed è in oggettiva difficoltà economica».
Continue richieste di soldi?
«Mettiamola così: tutto nasce dalla crisi del loro rapporto. Facci […] doveva far fronte a una serie di pendenze economiche. La signora dice: “O ci lasciamo alle condizioni che dico io, oppure chiedo l’assegnazione della casa famigliare”, che doveva essere venduta per appianare una pendenza economica. E qui nasce nei confronti del nostro assistito il primo atto che potrebbe configurarsi come persecutorio.
Poi, approfittando dell’impossibilità di Facci di far fronte alle richieste, è stato un profluvio di pretese. Uno stillicidio. Facci in una prima fase ha tenuto botta. Poi non è stato più possibile, e l’avvocato Bernardini de Pace può confermarlo: noi assistiamo Facci gratuitamente perché lo conosciamo da tanti anni, ma un povero cristiano qualsiasi che non ha conoscenze verrebbe travolto dalle spese, sarebbe morto sotto la mole delle azioni di giustizia».
Avvocato Bernardini de Pace: il collega Procaccini ha parlato di «gogna mediatica». Concorda?
«Non c’è dubbio, e poi chi è che ha passato certe informazioni ai giornalisti? hiediamocelo».
Interviene Procaccini.
«E anche questo è uno strumento per angosciare un uomo già provato dal caos che è stato sollevato dopo l’articolo sul figlio di La Russa e la presunta vittima».
Ancora Bernardini de Pace.
«È l’ennesimo atto persecutorio contro Facci». […] «Domandiamoci chi è stato: lo sapevano la signora e Filippo Facci. Facci non è stato, e quindi chi è stato?».