“VOI DATE 350 MILA SENNÒ NOI INIZIARE A PRENDERE COMPAGNO, SORELLA, FIGLI PICCOLINI E FARE PICCOLI PEZZI PER CIBO PER MAIALI” – BARBARA PASETTI, ARRESTATA PER L’OMICIDIO DI GIGI BICI, AVREBBE FINTO IL SEQUESTRO DELL’UOMO, IN REALTÀ ASSASSINATO DA OLTRE UN MESE, E AVREBBE INVIATO UNA LETTERA DI “RISCATTO” ALLE FIGLIE DELLA VITTIMA IN UN ITALIANO SBILENCO CHE VOLEVA EMULARE QUELLO PARLATO DAI CITTADINI DELL'EST EUROPA - PASETTI HA AMMESSO DI AVER INVIATO LE MINACCE ALLA FAMIGLIA CRISCUOLO “OBBLIGATA DA UNA BANDA STRANIERA” MA TRE GIORNI PRIMA DELLA SCOPERTA DEL CADAVERE...

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Andrea Galli per il “Corriere della Sera”

 

GIGI BICI

«Voi date 350 mila sennò noi iniziare a prendere compagno Katia, sorella Stefania, figli piccolini e uccidere, e fare piccoli pezzi per cibo per maiali». Alle 11 del 13 dicembre 2021, una delle stampanti di una copisteria pavese produsse questo testo destinato alla spedizione alle figlie di Luigi Criscuolo alias «Gigi Bici», in un italiano che voleva evocare una «firma» dell'Est Europa: le minacce erano volte a ottenere un riscatto per il sequestro di un uomo in realtà assassinato da oltre un mese, l'8 novembre.

barbara pasetti

 

 Ai poliziotti, l'impiegato della copisteria descrisse la cliente, che gli «aveva girato il documento per email». La stampante aveva conservato l'indirizzo. Eccolo: pasetti.barbaramaria@libero.it. Quella donna era proprio Barbara Maria Pasetti, 44 anni, presunta killer di Criscuolo, meccanico e commerciante di biciclette.

 

CASE «DA EREDITARE» 

La Procura, le cui «carte» sulle meticolose indagini della squadra Mobile il Corriere ora racconta insieme all'ordinanza del gip, ha «chiuso» il caso. Pasetti dovrà rispondere dell'omicidio di «Gigi Bici». La notifica è avvenuta nel carcere di Vigevano: era già in cella per la tentata estorsione relativa alla simulazione del rapimento per intascare soldi.

LUIGI CRISCUOLO GIGI BICI 5

 

Soldi che nonostante la provenienza da una ricca famiglia del settore caseario, Pasetti, sedicente fisioterapista, aveva sempre meno. E sarebbe stato il progetto di accedere, secondo un percorso per nulla scontato, a eredità immobiliari, l'innesco del piano di far assassinare l'ex marito. Sparito lui, Pasetti avrebbe acquisito i suoi futuri appartamenti.

 

LUIGI CRISCUOLO GIGI BICI

Aveva individuato nel 60enne Criscuolo, con cui aveva un legame, il sicario perfetto. «Gigi Bici» forse aveva accettato l'incarico intascando un anticipo, ma ci aveva ripensato e quell'8 novembre aveva raggiunto il vecchio convento divenuto abitazione della donna, a Calignano, nelle campagne pavesi, a bordo della sua Polo. Entrato nel cortile, aveva abbassato il finestrino e comunicato la decisione, consegnando a Pasetti la pistola che aveva procurato su suo ordine. Afferrata l'arma, Pasetti l'aveva rivolta contro «Gigi Bici» uccidendolo con un colpo alla tempia.

 

BARBARA PASETTI

Alle 10.44 una telecamera pubblica in paese aveva ripreso il passaggio della Polo. A bordo, un'unica persona: una guidatrice. Il finestrino lato passeggero era infranto, raggiunto dal proiettile che aveva freddato «Gigi Bici». Schegge del vetro sono state rinvenute all'interno dell'ex convento.

Il Labrador e l'arma Pasetti aveva abbandonato la macchina in un bosco: «Sul volante c'erano le sue impronte». Tornata a piedi, aveva nascosto il corpo nel perimetro della magione, all'aperto, «sotto un cumulo di fusti e rami di lauroceraso che provenivano dalla siepe che circonda una parte della proprietà».

LUIGI CRISCUOLO GIGI BICI 4

 

In seguito alla scoperta del cadavere fuori dall'ex convento, il 20 novembre, la polizia scientifica ha isolato macchie ematiche su fusti e rami: «Sangue di Criscuolo». Nella perquisizione del primo febbraio, il Labrador «Cocco» dell'unità cinofila ha puntato con insistenza un vano. Ospitava un revolver: «Compatibile con l'omicidio».

 

LE FESTE DAL PAPÀ 

LUIGI CRISCUOLO GIGI BICI 2

Dall'arresto a gennaio, compreso il nuovo interrogatorio di ieri, Pasetti non ha chiarito gli addebiti. Ha ammesso di aver inviato le minacce alla famiglia Criscuolo «obbligata da una banda straniera» (per il pm inesistente). Tre giorni prima della scoperta del cadavere, che mentendo aveva attribuito al figlioletto mentre giocava, Pasetti aveva telefonato all'ex marito (licenziato dall'azienda di vendita di auto per aver rubato 30 mila euro ai clienti) urlando: «Devo andare all'inferno, ho fatto ammazzare un uomo. Sai che c me ne frega di te e degli altri. Non ho scrupoli io».

 

Una domanda: la scelta di posizionare all'esterno della magione il corpo di Criscuolo? Era il 20 dicembre, ricordiamolo. Pasetti era attesa a casa del papà per le feste natalizie. Non poteva più custodire il corpo. O forse vegliarlo.

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