“ZAKI, L’INGRATO” – “LIBERO” MARAMALDEGGIA SUL RICERCATORE EGIZIANO DELL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA, GRAZIATO DAL PRESIDENTE AL SISI DOPO UNA TRATTATIVA CON IL GOVERNO ITALIANO, CHE RIFIUTA IL VOLO DI STATO E ARRIVERÀ NEL NOSTRO PAESE SOLO DOMANI: “VUOLE AGGIRARE LA PASSERELLA CON ESPONENTI DEL GOVERNO MELONI PER VIA DELLE SUE INCLINAZIONI POLITICHE. UNA SCELTA, COMPRESO UN PROSSIMO, NUOVO VIAGGIO IN EGITTO PER I PREPARATIVI DEL SUO MATRIMONIO, CHE SIGNIFICA FARE I CONTI CON L'INCOMBENZA DI DOVER GARANTIRE LA SUA INCOLUMITÀ VISTO CHE…”

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ZAKI DOMANI IN ITALIA, HA RIFIUTATO IL VOLO DEL GOVERNO

(ANSA) - Patrick Zaki, a quanto apprende l'ANSA da fonti qualificate, dovrebbe partire domani dal Cairo diretto a Milano Malpensa con un aereo di linea di una compagnia egiziana. Sempre a quanto risulta, il ricercatore avrebbe rifiutato il volo speciale che era stato messo a disposizione dal governo italiano e non intenderebbe incontrare nè farsi assistere da autorità dell'esecutivo di Roma.

 

ZAKI: AMNESTY, IL VOLO DI LINEA SCELTA DI INDIPENDENZA

ZAKI L INGRATO - TITOLO DI LIBERO DEL 21 LUGLIO 2023 ZAKI L INGRATO - TITOLO DI LIBERO DEL 21 LUGLIO 2023

(ANSA) - "La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro, come sono state fatte e infatti Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata. Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma un gesto di indipendenza". Lo dice il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, sulla scelta che avrebbe fatto Patrick Zaki per rientrare in Italia.

 

ZAKI: RIFIUTA VOLO DI STATO, NO A FOTO CON AUTORITÀ

(LaPresse) - No al volo di Stato e alle foto con le autorità. Secondo quanto apprende LaPresse, Zaki ha rifiutato la proposta del governo di utilizzare il volo speciale che gli era stato messo a disposizione. Lo studente, che ha ottenuto la grazia dal presidente egiziano al-Sisi, non vorrebbe inoltre incontrare né farsi fotografare con le autorità al suo rientro in Italia previsto per domani.

 

reny iskander patrick zaki reny iskander patrick zaki

ZAKI L’INGRATO

Estratto dell’articolo di Daniele Dell’Orco per “Libero quotidiano”

 

Dopo la grazia concessa mercoledì dal presidente dell’Egitto Abdel Fattah al-Sisi, Patrick Zaki è ufficialmente tornato in libertà. Ieri ha varcato i cancelli dell'edificio della Direzione di polizia di Nuova Mansura (dove ha trascorso la notte in una stanza per gli ufficiali) ed ha potuto abbracciare la madre Hala, la fidanzata Reny Iskander, la sorella Marise e il padre George.

 

«Ora sono libero, penso a tornare in Italia il prima possibile. Sto pensando al ritorno a Bologna, ad essere con i miei colleghi all'università», ha detto all'Ansa il neo-laureato dell'Alma Mater.

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«Sento che ho il diritto di tornare a vedere i miei colleghi, di presentarmi per ritirare la laurea, di condurre una vita normale a Bologna tomando in Italia dopo di versi anni di assenza».  […] Zaki si è diretto al Cairo mentre Italia ed Egitto lavoravano per preparare i documenti necessari al rientro a Roma già ieri. In serata, però, l'attivista ha fatto sapere che tornerà a Bologna domani mattina. E’ probabile che decida di passare per Milano. Secondo quanto appreso da Libero, Zaki vorrebbe evitare il rientro con volo di Stato, preferendone uno di linea, per aggirare la passerella con esponenti del governo Meloni (pur avendoli ringraziati sul suo profilo Facebook) per via delle sue inclinazioni politiche.

 

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Una scelta, compreso un prossimo, nuovo viaggio in Egitto per i preparativi del suo matrimonio in programma a settembre, presa dopo un confronto con i suoi legali e comunicata all'ambasciata italiana al Cairo, che significa peraltro fare i conti con l'incombenza di dover garantire la sua incolumità visto che Zaki, nonostante la grazia, in Patria non può certamente dirsi al sicuro. […]

 

Al di là del "fair play" politico da parte di alcuni esponenti dell'opposizione come Matteo Renzi e Carlo Calenda che si sono congratulati col governo, Pd e M5S hanno continuato ad attribuire i meriti della liberazione di Zaki a una non meglio precisata "mobilitazione' di questi anni senza mai citare l'esecutivo.

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