“ZANGRILLO MI HA DETTO ‘È UN RAFFREDDORE’” – IL 19 AGOSTO IL “BULLONAIRE” ERA IN DIRETTA FACEBOOK CON NICOLA PORRO DA MONTECARLO! QUANDO IL GIORNALISTA GLI CHIEDE SE NON SI STIA ESAGERANDO SULLA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE BRIATORE RISPONDE DI AVER AVUTO LA FEBBRE, MA... – E RICORDA DI AVER GIÀ AVUTO LA MALATTIA (A MARZO, E L’HA CURATA CON LA TACHIPIRINA) – ALTRI 52 POSITIVI AL "BILLIONAIRE". IN TOTALE I MEMBRI DELLO STAFF CONTAGIATI SONO 63 – VIDEO
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Covid, al Billionaire di Briatore trovati altri 52 dipendenti positivi
Ci sono altri 52 casi di positività al Covid-19 tra il personale del Billionaire, il locale di Porto Cervo di proprietà di Flavio Briatore. L’esito dei tamponi effettuati nei giorni scorsi dal laboratorio di Microbiologia del Policlinico di Cagliari ha confermato la presenza di un focolaio nel locale. E ieri dalla Costa Smeralda è arrivata un’altra notizia che conferma le preoccupazioni: il Sottovento Club di Porto Cervo ha annunciato la chiusura dopo aver appreso di un caso di positività all’interno dello staff.
Il bilancio parziale
Con questi ulteriori 52 positivi al Billionaire — chiuso il 17 agosto in aperta polemica, a colpi di video e post sui social, con l’ordinanza del sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda — si contano finora 63 membri dello staff positivi al coronavirus. Secondo quanto scrive il quotidiano locale L’Unione Sarda «alcune delle persone avrebbero anche una carica virale alta, di molto superiore alla media».
Il club chiuso a Porto Cervo
Non solo il locale di Briatore. Dopo un caso di positività tra lo staff è stata decisa la chiusura del «Sottovento Club» di Porto Cervo. «Sentiamo il dovere di interrompere anticipatamente l’attività, convinti che la salute va anteposta all’interesse economico — viene spiegato —. Abbiamo fatto il possibile per rispettare la legge, convertendo in ristorante il club più longevo di Porto Cervo e picchettandovi le spalle ogni sera per farvi indossare le mascherine. Ci dispiace lasciarvi in anticipo, ma non ci sono le condizioni per andare avanti garantendo la salute di tutti».
Altri due fronti
Ci sono poi altri due fronti sotto la lente. Uno è quello delle discoteche di San Teodoro dove si attendono i risultati dei test. L’altro è quello del camping Isuledda di Cannigione (Arzachena), struttura con 1.600 ospiti: 4 persone sono risultate positivi al nuovo coronavirus. Per questo l’Unità di crisi territoriale ha deciso di procedere come per il resort Santo Stefano, alla Maddalena, disponendo i tamponi per tutti. Ma la mossa per ora non trova il consenso del Prefetto di Sassari che fa notare i problemi di ordine pubblico che potrebbe causa il maxi-test.
Briatore aveva la febbre in Sardegna: “Ma Zangrillo mi ha detto che è un raffreddore”
Selvaggia Lucarelli per www.tpi.it
Il 19 agosto, due giorni dopo la chiusura delle discoteche, Flavio Briatore era già a Montecarlo, in diretta Facebook con Nicola Porro. E quello che dice al minuto 9 è abbastanza inquietante. Nicola Porro ricorda infatti a Briatore che entrambi si sono già presi la malattia.
Ma come, Briatore aveva già avuto il Covid? Ebbene sì, Briatore lo rivelò a L’aria che tira il 24 marzo: “A dicembre avevo avuto la febbre altissima, fatica a respirare per 10 giorni, stavo malissimo, ho chiamato il mio medico di fiducia Zangrillo e gli ho detto che stavo male, non capivamo cosa stava succedendo.
Sono andato a Milano a La Madonnina e abbiamo fatto la lastra e la tac, si è vista un’ombra. Col senno di poi dopo che è esploso il virus Zangrillo mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Visti i dati e le tac tu hai fatto il Coronavirus’. Ero stato in giro per il mondo, sono stato il pioniere. Si sta molto male, la tachipirina non funziona, sono stato fortunato”.
Ma come? Zangrillo si è esposto in questo modo, con una diagnosi retroattiva, pur non essendoci alcuna prova certa del fatto che a fine dicembre il virus fosse in Italia? Anzi, da Galli ai virologi e infellivologi più noti, per tutti l’arrivo del Coronavirus in Italia è fissato intorno a metà gennaio.
Ma arriviamo ai giorni nostri. Siamo tutti concordi nel fare i migliori auguri a Briatore, ma qualcosa non torna nella gestione della vicenda in Sardegna e dopo la Sardegna. Che il Billionaire sia un focolaio è ormai cosa accertata. Siamo ormai ad almeno 74 persone contagiate.
Sempre nell’intervista citata, Porro domanda a Briatore se sulla gravità della situazione non si stia esagerando. Briatore, con lo sfondo del locale Crazy Pizza a Montecarlo alle sue spalle (quindi era già andato via dalla Sardegna), risponde: “Abbiamo tre quattro morti al giorno, gente che era già malata e anziana. Io ho parlato stamattina con Zangrillo, mi ha detto ‘È un raffreddore’. Io l’altro giorno ho avuto anche la febbre… era un raffreddore, non esistono più raffreddori, tumori e polmoniti, è tutto Coronavirus. Ci tengono per le palle così”.
Ho dovuto riascoltare due volte le sue parole per essere certa che lo avesse detto davvero. Quindi Briatore mentre era in Sardegna ha avuto la febbre e Zangrillo al telefono gli ha detto è un raffreddore? O lui ha dedotto parlando con Zangrillo che fosse un raffreddore?
Delle due non so quali delle due ipotesi è peggiore, fatto sta che in piena pandemia, con già i primi dati allarmanti sui contagi in Sardegna e nei locali, Flavio Briatore con la febbre non va a farsi un tampone, non si mette in auto-isolamento, ma parla al telefono con un medico a Milano.
E non solo. Con sintomi riconducibili al Coronavirus, va a Montecarlo, in un altro suo locale (lo sfondo è inequivocabile, sono i quadri appesi nella pizzeria Crazy pizza). Come se non bastasse, evidentemente a Montecarlo continua ad avvertire i sintomi e allora che fa?
Va in un ospedale lì? Chiama un medico locale? Si isola? No, parte per Milano (con quale mezzo?). Il 22 si presenta al San Raffaele e gli diagnosticano il Covid, tra l’altro ricoverandolo, secondo voci interne al San Raffaele, in un reparto non destinato ai malati Covid. Quindi pur avendo avuto dei sintomi che potevano essere Covid, ha fatto Sardegna-Montecarlo-Milano. E in tutto questo, secondo il racconto di Briatore da Porro, sembrerebbe che Zangrillo avesse minimizzato a questione al telefono.
Insomma, speriamo che Briatore guarisca al più presto e ci spieghi anche come è stato possibile avere una condotta tanto discutibile, frequentando persone, locali e girando per l’Europa, senza porsi la domanda: non è che ho il Covid? E che Zangrillo ci spieghi come mai non gli ha detto di non muoversi, di isolarsi e di chiamare la Asl sarda, per esempio. Perché a quanto pare, il famoso virus clinicamente morto, dà ancora segni di preoccupante vitalità.