IL LEONCINO DEL PANSHIR CHIAMA ALLA RESISTENZA AI TALEBANI - L’APPELLO DEL FIGLIO DEL COMANDANTE MASSOUD, EROE DELLA RESISTENZA AFGHANA CONTRO I SOVIETICI, UCCISO NEL 2001: "AIUTATE L'AFGHANISTAN" - MASSOUD HA CITATO CHURCHILL E DE GAULLE PER SPIEGARE LA SITUAZIONE A KABUL: “CI AIUTERETE, CARI AMICI DELLA LIBERTÀ, ANCORA UNA VOLTA COME AVETE FATTO IN PASSATO? LA NOSTRA FIDUCIA IN VOI, NONOSTANTE IL TRADIMENTO DI QUALCUNO, È GRANDE”
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(ANSA-AFP) - PARIGI, 16 AGO - Ahmad Massoud, figlio del comandante afghano Ahmed Shah Massoud che combatté i sovietici e i talebani prima di essere ucciso nel 2001, ha lanciato un appello agli afghani a unirsi a lui per resistere ai jihadisti che hanno preso il potere in Afghanistan, e chiede agli "amici della libertà" stranieri di aiutare il suo Paese.
"Siamo nella situazione dell'Europa del 1940", ha scritto citando Winston Churchill e Charles de Gaulle per spiegare la causa della resistenza sgli occidentali: "Mi rivolgo a voi tutti, in Francia, in Europa, in America, nel mondo arabo, ovunque, che ci avete tanto aiutato nella nostra lotta per la libertà, contro i sovietici in passato, contro i talebani 20 anni fa: ci aiuterete, cari amici della libertà, ancora una volta come avete fatto in passato? La nostra fiducia in voi, nonostante il tradimento di qualcuno, è grande".
Ahmad Massoud ritiene che, "nonostante la debacle totale", "non tutto sia perduto". "Siamo nella stessa situazione dell'Europa del 1940", ha scritto citando Winston Churchill e Charles de Gaulle per spiegare la causa della resistenza agli occidentali: "Mi rivolgo a voi tutti, in Francia, in Europa, in America, nel mondo arabo, ovunque, che ci avete tanto aiutato nella nostra lotta per la libertà, contro i sovietici in passato, contro i talebani 20 anni fa: ci aiuterete, cari amici della libertà, ancora una volta come avete fatto in passato? La nostra fiducia in voi, nonostante il tradimento di qualcuno, è grande". Ahmad Massoud, che dirige una formazione politica chiamata "Fronte per la resistenza", "supplicava" Bernard-Henri Lévy "di intervenire a Parigi" per ottenere il sostegno della Francia.