LA LOTTA AL "PATRIARCATO" STA ASSUMENDO UNA PIEGA GROTTESCA (E PERICOLOSA) - SU UN MANIFESTO PER RILANCIARE IL NUMERO ANTI-VIOLENZA SULLE DONNE APPARE LA SCRITTA: "SE TI DICE 'PERCHÉ TI STAI TRUCCANDO? A ME PIACI COSÌ' È VIOLENZA" - UNA FOLLIA CHE, GIUSTAMENTE, ALZA UN POLVERONE SUI SOCIAL - GLI UTENTI COMMENTANO: "PER ME QUESTA È UNA CAZZATA"; "HO SEMPRE CREDUTO CHE FOSSE UN COMPLIMENTO" - SE TUTTO DIVENTA "VIOLENZA", NIENTE LO E' PIU' DAVVERO...
-Estratto dell’articolo di Stefania Carboni per www.open.online
«Io sono rimasto a quando era un complimento». Tanti su X si stanno chiedendo se questo cartellone, dedicato per rilanciare il numero anti violenza 1522, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, abbia la giusta frase. «Perché ti stai truccando? A me piaci così».
E ancora: «Se te lo dice è violenza, ci sono frasi come schiaffi. Mortificano, umiliano, isolano, disorientano e minano l’autostima delle donne. Non sono solo parole è violenza psicologica. Fermiamola prima che sia tardi». Molti sui social trovano la frase incompleta o non adatta al contesto. «Se dici “Non uscire truccata perché se no ti guardano e non ti devono guardare” è violenza. Ma questa per me è una cazzata», spiega un utente riferendosi al cartellone.
L’immagine rimbalza su X. «Qualcuno con più tempo di me, può per favore prendere i pastelli a cera e spiegare che il left shift è la cosa peggiore che può succedere per le cause più meritevoli? Per favore», scrive Matteo Flora. E non è l’unico a pensarla in questo modo.
Ma c’è anche chi difende la scelta del concetto. «Poster che si rivolge a uno specifico pubblico di donne e che riporta una frase che un uomo controllante molto probabilmente dice “PERCHÉ ti stai truccando” è inquisitorio, al 99% vuol dire “per CHI altro ti stai truccando” basta contestualizzare, magnate tranquilli», scrive un’altra utente su X.