MA CHE VI PASSA PER LA TESTA! – IN FRANCIA HANNO ADOTTATO UNA LEGGE CHE VIETA LE DISCRIMINAZIONI SUL POSTO DI LAVORO BASATE SULLA CAPIGLIATURA: SI TRATTA DI UNA NORMA PER TUTELARE I CALVI, LE DONNE NERE CHE SI SENTONO OBBLIGATE A LISCIARSI I CAPELLI, CHI HA I DREADLOCKS O I CAPELLI ROSSI – IN TEORIA NEL PAESE C’È GIÀ UNA LEGGE CHE VIETA LE DISCRIMINAZIONI PER L’ASPETTO FISICO, MA…

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Estratto dell'articolo di www.lastampa.it

 

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L'Assemblea nazionale francese ha adottato in prima lettura con 44 voti favorevoli e due contrari una proposta di legge che vieta le discriminazioni sul posto del lavoro basate sulla capigliatura. Ora il testo passerà al Senato, dove il suo futuro sembra più incerto. Tra le altre cose, il testo mira ad impedire ai datori di lavoro di costringere i dipendenti a lisciarsi i capelli o nascondere treccine e dreadlocks.

 

Il testo del gruppo Liot è stato adottato malgrado le resistenze: «In Francia la discriminazione basata sull'aspetto fisico è già punita in teoria», ha ammesso il promotore della legge Oliver Serva. «Ma dalla teoria alla realtà c'è un abisso», ha sottolineato, chiedendo di «chiarire» una «legge fraintesa o poco compresa».

 

tra dread e pelata

Olivier Serva ha citato le discriminazioni contro «donne nere che si sentono obbligate a lisciarsi i capelli» prima di un colloquio di lavoro, «persone dai capelli rossi, vittime di molti pregiudizi negativi» o «uomini calvi». […]

 

 

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uomo e donna dreadlocks, ungheria 2014
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