MALASORTE O MALASANITÀ? – LA PROCURA DI TORINO INDAGA SULLA MORTE DELLA 11ENNE ELENA AGIURGIOAIE, DECEDUTA DOPO UNA BIOPSIA PER L’ASPORTAZIONE UNA MASSA TUMORALE IN UN POLMONE – IL CALVARIO DELLA BAMBINA ERA COMINCIATO QUALCHE SETTIMANA FA, CON UNA TOSSE SECCA INSISTENTE E UNO STRANO DIMAGRIMENTO - I GENITORI SI ERANO RIVOLTI A UNA PEDIATRA CHE AVEVA PRESCRITTO DEGLI ANTIBIOTICI, MA DOPO QUALCHE GIORNO...

-


Estratto dell’articolo di Gianni Giacomino Antonella Torra per “la Stampa”

 

elena agiurgioaiE

Come si fa a morire in poche settimane ad appena 11 anni? Come si fa a non scoprire che la piccola Elena aveva una massa tumorale in un polmone? Un cancro che la costringeva a tossire giorno e notte, che l'aveva rosicchiata, debilitata e fatta dimagrire al punto che come racconta un amico dei genitori: «Le si vedevano addirittura le costole quando giocava in cortile».

Purtroppo è andata così.

 

Anche per questo la direzione sanitaria dell'ospedale di Torino Regina Margherita, dove Elena Agiurgioai, è morta sabato scorso dopo una biopsia, hanno inviato tutta la documentazione medica in Procura. Cartelle cliniche che si sono trasformate in un'inchiesta giudiziaria per omicidio colposo contro ignoti.

 

ospedale infantile regina margherita di torino

Il pm Gianfranco Colace vuole ripercorrere tutta la catena degli eventi per capire se ci siano state omissioni, negligenze o diagnosi tardive. Insomma se la bambina avrebbe potuto essere salvata e se qualcuno ha delle responsabilità in questa tragedia assurda. Oppure, se già al primo colpo di tosse, il destino della piccola era segnato e, anche intervenendo con più rapidità, non ci sarebbe stato nulla da tentare. È già stata effettuata l'autopsia, ma il risultato degli esami non c'è ancora. […]

 

tumore ai polmoni

Papà Dan e mamma Elisabetta hanno presentato una denuncia ai carabinieri. […] Il calvario inizia due settimane fa, quando la studentessa che amava la danza viene visitata dalla pediatra. Che le prescrive una cura antibiotica. La bimba è già debilitata. […] Elena inizia la terapia. Passano i giorni. La tosse c'è sempre, persistente e fastidiosa. Colpi secchi, senza catarro. Nel pomeriggio dell'11 luglio è fissato l'ennesimo controllo dalla pediatra: «Dottoressa non è cambiato nulla, non ci sono miglioramenti».

 

A questo punto la professionista che ha in cura la piccola decide di spedirla al pronto soccorso per una visita più approfondita. Mamma e papà, un po' più preoccupati si presentano con la figlia all'ospedale di Chieri. «Al pronto soccorso la piccola paziente è stata subito sottoposta ad una radiografia al torace e agli esami del sangue – puntualizza Bruno Osella, il commissario dell'Asl To5 - Nel giro di poco i medici hanno subito avuto il forte sospetto che si trattasse di una patologia oncologica a livello polmonare».

 

biopsia

Non c'è tempo da perdere. I medici della Pediatra dell'ospedale di Chieri contattano immediatamente i colleghi del Regina Margherita per il trasferimento. «Che è avvenuto il mattino dopo alle 10,20, il 12 luglio, in ambulanza – continua Osella - Nel polo sanitario di Chieri è stato fatto tutto il possibile. Accertamenti e diagnosi in 14 ore». Al Regina Margherita la bimba resta alcuni giorni. Sembra tutto ok. […]

 

Il 20 luglio è prevista la biopsia. Ovvero l'asportazione di una porzione di quella massa per esaminarla al microscopio ed evidenziare eventuali anomalie. Ma il cuore di Elena si ferma. «Vogliamo solo capire che cosa è successo – dice mamma Elisabetta - ma non possiamo dire nulla finché la magistratura non farà luce».