DA MANI PULITE A MANI PUNITE! LA NUOVA VITA DI DAVIGO TRA SOCIAL E TV DOPO LA CONDANNA IN PRIMO GRADO (PER RIVELAZIONE DI SEGRETO D’UFFICIO DEGLI INTERROGATORI DELL’EX AVVOCATO ENI PIERO AMARA) – “STRATEGIA MEDIATICA? MA NON DICIAMO FESSERIE. SE AVESSI VOLUTO TRASFORMARE LA MIA VICENDA IN UN PROCESSO MEDIATICO LO AVREI FATTO DURANTE IL DIBATTIMENTO” – I SUICIDI DURANE TANGENTOPOLI? CERTO CHE SONO UMANAMENTE TOCCATO. QUELLI CHE OGGI STRILLANO SONO QUELLI CHE CI ACCUSANO DI NON AVER COLPITO IL PCI AI TEMPI DI MANI PULITE” - VIDEO
-https://www.lastampa.it/cronaca/2023/12/13/video/davigo_fedez_suicidi_dichiarazione-13929281/
Claudio Bozza per il Corriere della Sera - Estratti
Dicevamo del conto alla rovescia. Perché il 29 gennaio, sempre al Tribunale di Brescia («Dove non sempre capiscono», ha sferzato), inizierà l’Appello. È forse in vista di questo secondo round, che l’ex pm ha iniziato a rintuzzare i giudici che l’hanno condannato? Di certo, Davigo ha coltivato un rinnovato protagonismo in tv, in particolar modo per demolire la riforma della giustizia. Un crescendo strategico, per uno mediaticamente abile come lui. Contesti televisivi in cui il simbolo delle «toghe dure e pure» spicca per i suoi toni.
Per poi culminare con l’ultimo palcoscenico scelto: il «Muschio Selvaggio», trasmissione web super seguita condotta da Fedez. «Strategia mediatica? Ma non diciamo fesserie. Se avessi voluto trasformare la mia vicenda in un processo mediatico lo avrei fatto durante il dibattimento — dichiara Davigo al Corriere —. Invece ho ribattuto punto per punto a tutte le contestazioni. E poi queste cose le avevo già dette in aula durante il dibattimento: chiunque può riascoltare tutto su Radio Radicale ».
(...)
Dopo la bufera innescata, ridirebbe quelle parole? «La frase sui suicidi è stata rovesciata — ribatte l’ex pm —. Certo che ne sono umanamente toccato. È il contesto che non è stato ben espresso». E poi, afferma ancora al Corriere : «Quelli che oggi strillano sono quelli che ci accusano di non aver colpito il Pci ai tempi di Mani pulite — riflette —. Gardini era colui che aveva portato una tangente da un miliardo di lire nella sede del partito...
Essendosi poi lui suicidato, da un lato veniamo accusati di aver creato le condizioni affinché si togliesse la vita, e dall’altro ci accusano di non aver fatto quanto dovevamo fare per appurare la verità». Ma ora è il tempo di un brindisi natalizio, con l’auspicio, da parte dell’ex pm, che il 2024 porti un’assoluzione per quelle carte segrete che avrebbe passato per colpire (ex) colleghi nemici. Ma i giudici di Brescia «che non capiscono»? «Non hanno neanche capito che era una battuta. Sono assolutamente convinto che abbiano sbagliato di fatto e diritto».