UN MARE FORMATO WC - LA PRESENZA SOPRA I LIMITI DEL BATTERIO DELL'ESCHERICHIA COLI, CHE HA CAUSATO IL DIVIETO DI BALNEAZIONE IN PIÙ DI 20 SPIAGGE SULLA RIVIERA ROMAGNOLA, SAREBBE CAUSATA DAL MARE SURRISCALDATO E FERMO - L'AGENZIA DI PREVENZIONE AMBIENTALE: "IL BATTERIO E' INDICATORE DI CONTAMINAZIONE FECALE DELL'ACQUA" - FARE IL BAGNO IN QUESTE CONDIZIONI PUO' AVERE GLI STESSI EFFETTI CHE SI HANNO QUANDO SI BEVE ACQUA CONTAMINATA: DISTURBI INTESTINALI E MAL DI PANCIA...
-Eleonora Capelli per “la Repubblica”
L'ospite inatteso rischia di rovinare le vacanze ai turisti della Riviera romagnola. Si tratta del batterio Escherichia coli. È stato trovato in valori superiori alla norma in più di 20 tratti di mare lungo tutta la costa (sui 98 totali in cui si eseguono i prelievi), che va dalla provincia di Ferrara a quella di Rimini.
È quindi scattato il divieto di balneazione in località che in questo momento sono vicine al culmine della stagione turistica, in particolare Rimini e Riccione. Inizialmente il divieto di balneazione si estendeva a 28 tratti di spiaggia, poi i valori di Pinarella, Bellaria, Torre Pedrera e Viserbella (gli ultimi due Comuni nella provincia di Rimini) sono tornati nella norma, mentre per gli altri bisognerà aspettare ulteriori analisi.
Gli scienziati si interrogano sulle cause della presenza di questo batterio, mentre i bagnanti non sembrano per il momento spaventati. «Il mare è trasparente, le persone chiedono informazioni ma poi si tuffano lo stesso - dice Mauro Vanni, presidente della cooperativa bagnini di Rimini - Certo, questa sorpresa proprio non ci voleva, anche perché non ne capiamo l'origine».
La causa potrebbe essere ancora una volta il caldo estremo. «L'Escherichia coli e gli Enterococchi sono indicatori, con la loro presenza, di contaminazione fecale dell'acqua e inquinamento - spiega Giuseppe Bortone, dg di Arpae, l'agenzia regionale prevenzione ambiente - Abbiamo un sistema di rilevazioni programmate per tutelare e gestire il rischio per i bagnanti. Dobbiamo specificare che il nostro mare è come una piscina controllata in maniera meticolosa».
Non è la prima volta che scattano misure di questo tipo, ma gli scorsi anni i valori "sballavano" in corrispondenza di temporali e piogge intense. «Noi non abbiamo un problema di contaminazione continuativa - spiega Bortone - ma problemi legati alle piogge. Quest' anno, invece, è il contrario, la straordinarietà va probabilmente ricercata nelle condizioni meteo-marine che vedono la temperatura alta dell'acqua e calma piatta da diverso tempo. La stazione mareografica di Porto Garibaldi ha segnato un picco di 31 gradi in acqua».
Il mare surriscaldato e fermo ha quindi probabilmente portato alla situazione attuale. «Il limite prudenziale fissato per la presenza dei batteri è 500, in questi casi siamo attorno al migliaio - specifica il direttore di Arpae - Io consiglio di rispettare il divieto di balneazione per la propria salute. Gli effetti possono essere gli stessi che si hanno quando si beve acqua contaminata o si nuota in una piscina poco pulita: disturbi intestinali e mal di pancia». I rilievi vengono fatti a 200 metri dalla costa, con il supporto della Capitaneria di porto.
Il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, ha convocato per oggi una riunione straordinaria per valutare la situazione. Anche perché il primo cittadino ha commissionato un'analisi indipendente delle acque marine nei tratti di mare interessati e ha trovato «valori ampiamente sotto i parametri normativi ». La riunione di oggi, per trovare «concrete soluzioni a un mistero che si infittisce sempre più», per usare le parole dell'amministrazione, andrà di pari passo con nuovi campionamenti e analisi, per vedere se la qualità dell'acqua migliora. E permettere alle ferie d'agosto di cominciare col piede giusto.