MASSIMO SEGRE SI LIBERA DI CRISTINA SEYMANDI ANCHE IN AZIENDA – LA 48ENNE AL CENTRO DELLE CRONACHE ESTIVE PER LA “SPUTTANESCION” RISERVATALE DA MASSIMO SEGRE, È STATA RETROCESSA DA CEO A VICEPRESIDENTE DI SAVIO – C’ERANO GIÀ MOLTI DUBBI CHE POTESSE GESTIRE UN’AZIENDA METALMECCANICA DA 150 DIPENDENTI: NELLA SUA CARRIERA, OLTRE ALLE RELAZIONI ISTITUZIONALI, C’ERA GIUSTO QUALCHE COLLABORAZIONE CON LA APPENDINO E UN TENTATIVO (FALLITO) DI ENTRARE IN CONSIGLIO COMUNALE (CON LA DESTRA) - VIDEO
La fine della storia tra Massimo Segre e Cristina Seymandi - video lo spiffero
Estratto da www.lospiffero.com
Che Cristina Seymandi, 48 anni, non potesse gestire un’azienda da 150 dipendenti e 24 milioni di fatturato (dato relativo al 2021) pareva evidente fin dal momento del suo ingresso nella società.
La regina del gossip estivo, balzata alle cronache rosa per la clamorosa rottura della relazione con il banchiere Massimo Segre, mai prima dell’incarico di amministratore delegato in Savio si era occupata di metalmeccanica e soprattutto nella sua carriera non risultavano incarichi di vertice in realtà imprenditoriali di tali dimensioni.
Qualche collaborazione professione nel settore delle relazioni istituzionali, la collaborazione con la sindaca grillina Chiara Appendino, il fallito tentativo di fare la consigliera comunale con la lista di Paolo Damilano per il centrodestra. Solo negli ultimi tempi della liaison con Segre ha scoperto il pallino degli affari.
Ha quote di maggioranza di Igourmet srl, una piccola società di consulenza ed è consigliera di amministrazione di Brainscapital e di Directa Service, legata all’azienda Directa Sim fondata dallo stesso Segre. Fino al grande salto: la guida operativa dell’azienda nella Bassa Valsusa. Durata poco […].
In questi giorni, con il riassetto aziendale, l’ex promessa sposa di Segre ha visto cambiare (in realtà, secondo gli addetti ai lavori, ridimensionare) il suo ruolo anche nell’impresa rilevata alla fine dello scorso anno tramite la Hope Srl: da ceo a vicepresidente.
Un incarico decisamente meno operativo, con minori responsabilità, molto più affine alle sue inclinazioni di donna di relazioni. D’altronde a sentire i dipendenti non è che Seymandi si fosse vista più di tanto da quando aveva acquisito il pacchetto di maggioranza […].
L’operazione, come si sa, aveva alle spalle proprio Segre che prima dell’acquisizione di Savio favorì l’avvicendamento a capo della Hope tra suo figlio Giulio e Seymandi, appunto. Così Cristina si ritrovò a capo del grande stabilimento di Chiusa San Michele che l’ex amministratore delegato Mauro Bertotti aveva salvato dal fallimento.
Il nuovo ad è l’ex direttore generale Anton Abramov, 70 anni, uomo di fiducia di Segre. Chissà se anche questa transizione […] rientra negli accordi economici previsti nell’armistizio che i due stanno per sottoscrivere, […] per evitare conseguenze giudiziarie imprevedibili per entrambi. […]