METTI UN GIORNO A PRANZO VINCENZO DE LUCA, VITTORIO FELTRI E ALESSANDRO SALLUSTI - DI CHE HANNO PARLATO I TRE, PIZZICATI DA DAGOSPIA MENTRE ERANO ATTOVAGLIATI IN UN RISTORANTE DI BRERA, A MILANO? - LO RACCONTA VITTORIO FELTRI: "ABBIAMO DISCUSSO DI POLITICA. MI PIACEREBBE VEDERLO ALLA GUIDA DEL PD. NON AVEVO MAI CONOSCIUTO IL PRESIDENTE DELLA CAMPANIA, MI HA RICORDATO L'IMITAZIONE DI CROZZA. MI È SIMPATICO ANCHE SE E' DEL PD, NON HO QUESTI RAZZISMI..."
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Estratto dell’articolo di Cesare Zapperi per www.corriere.it
Metti un incontro a pranzo tra Vincenzo De Luca, istrionico e pirotecnico presidente della Campania e Vittorio Feltri, non meno intrigante pluridirettore di quotidiani dalla spiccata verve polemica. Ed è subito simpatia spontanea. Teatro un ristorante di Brera, dove il giornalista si trovava a pranzo con il direttore del Giornale Alessandro Sallusti e Melania Rizzoli (la foto dell’incontro è stata pubblicata da Dagospia). […]
Direttore, le è simpatico anche se è del Pd?
«Ma che vuol dire? Io non ho di questi razzismi».
Lo vedrebbe bene alla guida del Pd?
«Sarebbe interessante. Certo, fare meglio della Schlein non mi pare difficile...».
Vi conoscevate già?
«Ma no. L’ho visto per la prima volta. Quando è entrato noi eravamo già lì. Appena ci ha visto si è avvicinato e noi lo abbiamo invitato a stare con noi. Ha una carica di simpatia innata. Mi ha ricordato l’imitazione di Crozza. Mi sono trovato bene con lui. Si vede che è una persona di valore».
Avete parlato di politica?
«Di tante cose, ma anche di politica. In particolare della riforma dell’Autonomia differenziata che lui vede come il fumo negli occhi. Mi ha citato una serie di statistiche che dimostrerebbero che con quel progetto la distribuzione del denaro pubblico favorirebbe il Nord a danno del Sud. […]».
Vi rivedrete? Come vi siete lasciati?
«Mi ha parlato del suo libro “Nonostante il Pd”. Gli ho promesso che lo leggerò e poi scriverò una recensione».