IL MISTERO DELLA DONNA BRUCIATA NEL BOSCO – SI ATTENDE IL TEST DEL DNA PER CAPIRE SE IL CADAVERE CARBONIZZATO IN AUTO RITROVATO VICINO ALESSANDRIA È DELL’EX INSEGNANTE DI INGLESE NORMA MEGARDI SPARITA LUNEDÌ POMERIGGIO – SI SOSPETTA CHE LA75ENNE SIA STATA UCCISA: ASPETTAVA DA ANNI DI INCASSARE 2.600 EURO PER L'AFFITTO DI UN TERRENO A USO AGRICOLO – I TESTIMONI: “IL RAGAZZO A CAPO DELL'AZIENDA AGRICOLA INSOLVENTE DA ALCUNI GIORNI NON SI VEDE PIÙ IN GIRO DA ALCUNI GIORNI…”
-Niccolò Zancan per “la Stampa”
Stanno cercando qui, davanti a una piccola azienda agricola. Cercano nell'aia dove abbaiano due cani. Nelle stanze di una cascina, dentro alla rimessa degli attrezzi. Fra questi campi di mais nella pianura infinita e bollente, dove il Piemonte quasi diventa Lombardia, i carabinieri del Ris sono venuti a cercare la chiave di un mistero.
Che fine ha fatto la signora Norma Megardi, 75 anni, insegnante di inglese in pensione? Lunedì pomeriggio non è tornata a casa. L'auto che usava ogni giorno per le commissioni, un'Opel intestata a lei e al marito, è stata ritrovata carbonizzata su una strada vicino all'argine del Po. Uno sterrato impervio, dentro a una radura. Un posto che si chiama Cascina San Pio di Isola Sant' Antonio. Sul sedile posteriore di quell'auto c'era un cadavere, carbonizzato a sua volta: gli investigatori sono convinti che siano i resti della signora Megardi. E cioè sospettano che non solo la signora sia morta, ma che sia stata uccisa. L'azienda agricola dove sono venuti a cercare è a 5 chilometri di distanza dal luogo del ritrovamento.
«Erano almeno otto auto dei carabinieri, i militari sono stati al lavoro tutta la notte», racconta una vicina di casa. «Un viavai continuo su queste strade dove non passa mai nessuno», conferma un'altra residente della zona. Ma perché i carabinieri sono venuti a cercare proprio qui? Serve un passo indietro. Norma Megardi: l'India, i fiori, l'insegnamento, il volontariato, la chiesa, gli animali. Ama viaggiare e dedicarsi agli altri. Vive con il marito Orio Andrini e stravede per il figlio Victor, un cantante lirico. Nella sua vita non ha mai avuto problemi, neanche una questione legale. «Nulla di nulla», dice un investigatore.
C'è solo una faccenda in sospeso, nella vita della signora Megardi. Una questione quasi da niente: 2.600 euro. Sono i soldi che le spettavano per l'affitto di un terreno «a uso agricolo», che aveva concesso a una famiglia del suo paese. Un terreno che serviva per coltivare grano e patate.
Un terreno che da due anni lei non affittava più, proprio perché non riceveva più le rate dell'affitto. Ecco perché i carabinieri stanno cercando a casa di quella famiglia. Perché c'è la storia del debito mai onorato, ma ancora di più c'è l'immagine di una telecamera che inquadra - lunedì pomeriggio - l'Opel della signora Megardi all'altezza di un bivio. «Lei passava da questa parte. Andava a dare da mangiare a due grossi cani a cui si era molto affezionata. Veniva ogni giorno, alzava la sbarra e proseguiva in quella direzione». È proprio laggiù che stanno cercando. Dove l'azienda agricola della famiglia che non pagava l'affitto del terreno affaccia su un basso fabbricato di proprietà della signora Megardi. Erano lì quei cani di cui si preoccupava, su Facebook cercava nuovi padroni per loro: «Chi vuole adottare una coppia di meravigliosi collie? Solo per veri amanti degli animali». Oppure: «Non dimenticateci! Siamo Velvet e Bryan i due collie di 9 anni rimasti orfani della loro mamma umana Antonietta». E mentre cercava aiuto, intanto se ne prendeva cura lei.
Ecco: la cascina. Ecco i cani. E campi di cerali, granella.
Mangime per le bestie. Pomodori da salsa. Melanzane. Lì stanno cercando i carabinieri dei Ris. «Il ragazzo a capo dell'azienda agricola è un tipo solitario, che sembra sofferente. Un ragazzo di pochissime parole. È il figlio di un poliziotto. Gira sempre su un vecchio motorino Ciao, ma da alcuni giorni non lo vediamo più».
I carabinieri hanno sequestrato attrezzi da lavoro e vestiti. Per ora non ci sono indagati, ma le indagini sembrano puntare in una direzione precisa. «Forse hanno discusso ancora di quei 2.600 euro», dicono in paese. Sarebbero soltanto voci o, peggio, sarebbero maldicenze, se non fosse che anche ieri sono stati fatti altri sopralluoghi. A 6 chilometri dall'auto carbonizzata, a 700 metri dalla villetta della famiglia Andrini e Megardi. Il marito della professoressa di inglese esce in giardino e scuote la testa: «Scusate, è un momento troppo difficile. Preferisco stare zitto».
Non filtra una parola neanche dalla piccola azienda agricola sulla strada di fronte. «Immaginare un litigio per quel debito è arduo. Parliamo di una persona splendida, parliamo di una donna che si impegna nel sociale ed era molto inserita nella vita culturale del nostro paese», dice la sindaca Rina Arzani. Sale: 4 mila abitanti in provincia di Alessandria. Quattromila abitanti meno uno. Che fine ha fatto la signora Norma Megardi? «Purtroppo molte cose combaciano con quel ritrovamento nell'auto carbonizzata, ma aspettiamo l'esame del Dna», dice ancora la sindaca. Scende la notte sulla campagna. I cani non smettono di abbaiare.