MO' VE LI BUCO 'STI RAVE PARTY - COM'È POSSIBILE CHE CENTINAIA DI SVALVOLONI STRAFATTI RIESCANO A ORGANIZZARE I LORO MAXI RADUNI OGNI VOLTA? QUESTO WEEKEND SI SONO RADUNATI TRA VITINIA E SPINACETO, MA I CARABINIERI LI HANNO BLOCCATI E IDENTIFICATI 300. MA NON SI PUÒ PREVENIRE E IMPEDIRLI PRIMA?
-Mirko Polisano per “Il Messaggero - Cronaca di Roma”
La musica a tutto volume sparata dalle casse amplificate riecheggia per tutta la notte nella vallata di Ponte Galeria, tra l'argine del fiume Tevere e - di fronte - le campagne tra Vitinia e Spinaceto. Centinaia di giovani che si sballano tra decibel selvaggi, alcol che scorre a fiumi e droga. È stato così scoperto all'alba dai carabinieri del Gruppo Ostia un maxi rave abusivo.
Le prime segnalazioni sono arrivate intorno alle 5 alla caserma dei carabinieri dell'Eur. Dall'altro capo del telefono, decine di residenti esasperati: «È tutta la notte che siamo bombardati da questa musica a tutto volume - si lamenta uno dei cittadini che vive nei dintorni della vallata - non se ne può più».
I militari del Gruppo Ostia, agli ordini del colonnello Giorgio Broccone, hanno già le idee chiare e dal Lido parte la colonna di uomini e mezzi per fermare il rave party abusivo.
I DETTAGLI
Un'operazione studiata sul terreno, soprattutto. Non c'è un indirizzo preciso ma solo una vasta area indicata dai residenti da dove proviene la musica a cannone. In pochi minuti, i militari riescono a circoscrivere sulla cartina la zona e a «cinturare» l'area: si tratta di una vallata lungo l'argine del Tevere a ridosso di Ponte Galeria ma prospiciente in linea d'aria con le campagne di Vitinia e Spinaceto, da dove sono partite le segnalazioni ai militari.
Il terreno è quello di via Giuseppe Lopez, una sentiero che appare più come una mulattiera che come una strada vera e propria. I carabinieri hanno presidiato la strada, in modo da bloccare l'uscita a chi avrebbe cercato di scappare: da una parte, infatti, c'erano le pattuglie del 112; dall'altra, invece, l'argine del Tevere. Nessuna via di fuga, dunque. Circa 90 le macchine perquisite, per oltre 300 giovani identificati e denunciati.
Dovranno rispondere di invasione di terreno demaniale pubblico. Stesso provvedimento sarà preso, poi, anche nei confronti dei soggetti ritenuti dai militari gli «organizzatori» del rave-party.
A loro i militari hanno sequestrato anche del materiale: casse, amplificatori e mezzi per il trasporto delle attrezzature indispensabili per la riuscita del raduno giovanile che, però, non aveva nessuna autorizzazione.
Anche nei confronti degli organizzatori, gli uomini del 112 spiccheranno una denuncia per «invasione di terreni». A coadiuvare i militari del Gruppo Ostia, nell'identificazione dei 300 giovani sono stati anche gli uomini della Digos.
IL GRIDO D'ALLARME
L'intervento rapido e fulmineo delle forze dell'ordine ha evitato un caso fotocopia come quello accaduto a Valentano. Nei giorni a cavallo dell'ultimo ferragosto, nelle campagne di Valentano, nel viterbese, al confine tra Toscana e Lazio, si svolse un raduno illegale, organizzato sui social.
E l'ipotesi che tutto sia partito dal web resta la più accreditata anche per quanto accaduto sabato notte. In quell'occasione, però il rave-party richiamò circa 10 mila persone da tutta Europa, tra alcool, droga e musica altissima, in barba a qualsiasi norma sulla sicurezza e del rispetto delle restrizioni imposte dalla pandemia.
Droga che è stata rinvenuta anche dalle forze dell'ordine nel corso delle perquisizioni di Ponte Galeria: sequestrate alcune dosi di stupefacenti, anche se molti per quantitativo rientravano nell'uso personale.
I piccoli gruppi di giovani sono stati fatti defluire in sicurezza, anche grazie all'ausilio della Polizia Stradale. Sul posto presenti Digos, Polizia Scientifica e i Carabinieri del Nucleo Informativo del Gruppo di Ostia. Tutta l'area è stata ripulita e messa in sicurezza. «Ringraziamo le forze dell'ordine per il lavoro svolto - hanno commentato i residenti - occorrerebbe prevenire con più controlli e l'installazione di telecamere a circuito chiuso».