IN MORTE DI UN DISGRAZIATO - A PADOVA UN RAGAZZO AFRICANO RUBA DEL CIBO AL SUPERMARKET MA QUANDO VIENE SCOPERTO, SCAPPA - MA SENTENDOSI BRACCATO, SI È LANCIATO NEL BRENTA, CERCANDO DI RAGGIUNGERE LA RIVA OPPOSTA, NON SAPENDO CHE IL FIUME È PIENO DI INSIDIE PER EFFETTO DELLE CORRENTI E DEI MULINELLI - NONOSTANTE I POLIZIOTTI ABBIANO PROVATO A FARLO DESISTERE, IL GIOVANE HA CONTINUATO A NUOTARE. MA ARRIVATO A METÀ DEL GUADO…

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Gabriele Fusar Poli per https://corrieredelveneto.corriere.it

 

I timori che potesse non avercela fatta si sono rivelati fondati: è stato trovato il corpo dell’uomo di origini africane che, dopo un tentato furto all’Eurospar di via Altichiero, a Padova, ha deciso di buttarsi nel vicino fiume Brenta per fuggire all’addetto alla sicurezza e alla polizia, che stavano cercando di raggiungerlo.

 

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Mancavano pochi minuti alle 16 quando il vigilante del supermarket ha notato il giovane con uno zaino sospetto sulle spalle, aspettando però il suo arrivo nell’area delle casse prima di intervenire: alla richiesta di visionare il contenuto della sacca, il ladruncolo ha spinto con forza la guardia giurata, guadagnando l’uscita (ma perdendo il maltolto, ovvero generi alimentari per 105 euro) e scappando a gambe levate. L’addetto alla sicurezza si è quindi lanciato subito al suo inseguimento insieme agli agenti della polizia di Stato, precipitatisi sul posto.

LE RICERCHE NEL FIUME BRENTA

 

Il tuffo e la morte

Sentendosi braccato, il ragazzo - di età presunta tra i 20 e i 30 anni - in un primo momento è riuscito a nascondersi alla vista dei suoi inseguitori tra la fitta vegetazione nell’area golenale. Ma poi, preso dal panico, si è lanciato in acqua cercando di raggiungere la riva opposta. Non sapendo però che il fiume Brenta è pieno insidie, per effetto delle correnti e dei mulinelli.

 

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I poliziotti hanno provato a farlo desistere dall’intento, ma il giovane ha continuato a nuotare, cercando di galleggiare, salvo terminare sott’acqua una volta arrivato a metà fiume, dove la forza della corrente è al suo massimo: i vigili del fuoco - accorsi in forze con sommozzatori ed elicottero decollato da Venezia, e le cui ricerche si erano concentrate nelle vicinanze della Certosa di Vigodarzere - lo hanno trovato sul fondale, a 30 metri dal luogo in cui si era tuffato. Agli uomini della Questura il compito di identificare l’uomo, trovato privo di documenti.