LA MUSICA È CAMBIATA. IN PEGGIO - L'ENGLISH TOURING OPERA, UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI COMPAGNIE LIRICHE BRITANNICHE, HA LICENZIATO QUATTORDICI MUSICISTI PERCHÉ “COLPEVOLI” DI ESSERE BIANCHI: “CI SIAMO IMPEGNATI AD AUMENTARE LA DIVERSITÀ DELLA SQUADRA” - POCO IMPORTA SE SVENTOLARE LA BANDIERINA DELLA DIVERSITÀ SIGNIFICA LASCIARE 14 PERSONE, TRA I QUARANTAQUATTRO E I SESSANT'ANNI, SENZA STIPENDIO – LA DECISIONE HA FATTO INCAZZARE I…
-Mauro Zanon per "Libero quotidiano"
L'English Touring Opera (Eto), una delle più importanti compagnie liriche britanniche, ha deciso di non rinnovare il contratto a quattordici dei suoi musicisti in vista della prossima stagione, che inizierà nella primavera del 2022. A causa di comportamenti inappropriati? Per colpa della scarsa qualità di esecuzione? O per via di errori gravi e imperdonabili? Niente di tutto ciò.
LA COLPA L'Eto ha annunciato l'imminente licenziamento dei musicisti perché "colpevoli" di essere bianchi, e dunque non adatti al nuovo dogma della diversità imposto dallo spirito dei tempi. «L'Eto si è impegnato ad aumentare la diversità della sua squadra. Nonostante gli apprezzabili progressi realizzati, diamo la priorità all'aumento di diversità nell'orchestra», ha spiegato la direzione in una lettera diffusa dal quotidiano Daily Mail.
E poco importa se aumentare la quota di diversità significa lasciare quattordici persone senza stipendio, gettandole nel buio della disoccupazione. I musicisti presi di mira dalla misura dissennata dai responsabili dell'Eto sono tutti bianchi, hanno tra i quarantaquattro e i sessant' anni, e alcuni lavorano da ormai due decenni con la compagnia (è stata fondata nel 1979 con l'obiettivo di portare la grandezza della musica lirica in zone geografiche situate lontane dalle metropoli inglesi, dove l'accesso all'arte è più complesso, attraverso rappresentazioni a prezzi popolari, ma anche azioni educative).
The Musicians' Union, organizzazione sindacale che rappresenta oltre 30mila musicisti impiegati nei vari settori del business musicale britannico, ha denunciato una decisione «inattesa e brutale», sottolineando che la promozione delle minoranze deve essere fatta in maniera «giusta e legittima» e non «cacciando la metà dell'orchestra». James Conway, direttore dell'Eto, ha cercato di scaricare le colpe sull'Arts Council England, istituzione che dipende dal dipartimento della cultura britannica e che finanzia la compagnia con una generosa busta da 1,78 milioni di sterline all'anno.
LE DIRETTIVE «Questa decisione è conforme alle ferree direttive dell'Arts Council, principale finanziatore delle tournée dell'Eto e della maggior parte dei fondi che sostengono l'Eto», ha dichiarato alla stampa britannica Conway. Nel milieu della musica classica, la notizia proveniente da Londra sta creando molto scompiglio e facendo reagire personalità di primo piano. Zhang Zhang, violinista dell'orchestra filarmonica di Monte Carlo, ha manifestato la sua inquietudine per quello che sta accadendo in un'intervista sul Figaro.
IL CASO USA «Nessuna discriminazione è positiva. Questa decisione non ha nulla a che vedere con la musica, è puramente ideologica. Ed è ancor più crudele se si pensa che il mondo delle arti dello spettacolo è appena tornato alla vita dopo un anno di arresto dovuto alla pandemia mondiale. Ciò significa che alcune carriere diventeranno fragili e che alcune famiglie verranno probabilmente portatea una situazione di precarietà. Dov' è la giustizia e il progresso in tutto ciò?», ha attaccato la violinista cinese. La notizia dell'Eto giunge negli stessi giorni in cui l'orchestra filarmonica di Buffalo, negli Stati Uniti, ha annunciato che «nessun direttore d'orchestra bianco o asiatico sarà più accettato».