NARCO MEDITERRANEO – TRA MESSINA E PALERMO SONO STATI TROVATI IN MARE DUE CADAVERI E IN DIVERSE SPIAGGE SICILIANE SONO APPARSE CINQUE SCATOLE STIPATE DI PANETTI DI HASHISH: COINCIDENZA? – I DUE CORPI VESTIVANO ENTRAMBI MUTE DA SUB E HANNO TATUAGGI POSTICCI. SECONDO LA PROCURA POTREBBE ESSERCI STATO UN NAUFRAGIO DI UNA BARCA CARICA DI DROGA CHE…
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Fabio Albanese per “la Stampa”
Due cadaveri trovati in mare a poca distanza l' uno dall' altro tra Messina e Palermo, cinque scatole stipate di panetti di hashish rinvenute tra Capodanno e venerdì in cinque diverse spiagge della Sicilia, da Nord a Sud. Se ci sia una relazione non è chiaro, al momento l' unica cosa che accomuna questi fatti è il breve arco temporale in cui tutto è avvenuto e la mancanza di denunce di scomparsa di persone. Il giallo, comunque, c' è e su di esso stanno indagando 5 procure siciliane: Messina, Patti, Termini Imerese, Trapani e Agrigento.
I tatuaggi
I due cadaveri vestivano entrambi mute da sub e hanno tatuaggi che non sono fatti da mani esperte. Il primo corpo è stato trovato il 31 dicembre in una caletta in località Mezzaforno, a Cefalù, nel Palermitano: un uomo di carnagione bianca, 40-50 anni, uno dei suoi tatuaggi riproduce due lettere dell' alfabeto.
Secondo gli investigatori era in acqua da una decina di giorni. L' altro cadavere è stato trovato lo scorso 7 gennaio tra Castel di Tusa e Milianni, versante tirrenico del Messinese. Circa 40 anni, in avanzato stato di decomposizione, indossava scarpe da tennis nonostante la muta da sub; tra i suoi tatuaggi, un tribale su un avambraccio e un pipistrello sulla schiena.
In mezzo a questi due ritrovamenti, avvenuti su un tratto di costa di 30 chilometri appena, ci sono i 5 ritrovamenti di hashish, circa tremila panetti. Il primo pacco, 600 panetti per un peso di 38 chili, è stato trovato a Capodanno su una spiaggia di Realmonte, nell' Agrigentino, sud Sicilia; poi due pacchi da 30 chili l' uno nel Trapanese: il 3 gennaio sulla spiaggia di Belice di mare, a Castelvetrano, e il 7 in località Sbocco a Marsala. Il quarto, il 9 gennaio su una spiaggia di Capo d' Orlando, nel Messinese. L' ultimo, il 10 gennaio, altri 30 chili, vicino all' ex eliporto di San Leone, Agrigento. In tutto 160 chili di hashish, valore oltre il milione di euro.
Un possibile nesso tra droga e cadaveri lo avanza la procura di Patti che ipotizza il naufragio di una barca carica di droga provocato dal forte vento di maestrale di dicembre, o la caduta in mare dei due e della droga da una barca in difficoltà. D' altronde il traffico di stupefacenti tra nord Africa, Sicilia e Sardegna non è un mistero per gli investigatori, come non lo è l' utilizzo di insospettabili barche da diporto o di pescherecci.