NICHI, CHE SMEMORATO – VENDOLA PARLA DI MATERNITÀ SURROGATA E DICE DI NON RICORDARSI QUANTO HA PAGATO SUO FIGLIO: “IL RISTORO DI UN ANNO DI LAVORO MANCATO, POI MOLTO PESANO LE SPESE SANITARIE E LA CLINICA. NON LE SO DIRE, DAVVERO. MAI FATTO UN CONTO DEFINITIVO” – SI RICORDA PERÒ DI COME HA SPIEGATO AL PICCOLO TOBIA ANTONIO COM’È NATO: “IO E ED CI VOLEVAMO BENE E AVEVAMO BISOGNO DI UN UOVO…”
-Estratto dell’articolo di Sandro Iacometti per “Libero quotidiano”
Nichi Vendola si inserisce nel dibattito sulla maternità surrogata rilasciando un’intervista al Corriere della Sera che lascia un po’ di stucco. Non tanto perché […] racconta di aver spiegato al figlio «che un bambino può nascere solo dalla pancia di una donna, ma che io ed Ed ci volevamo bene e avevamo bisogno di un uovo: così abbiamo chiesto a una donna di donarcelo e a un’altra di portarlo nella sua pancia», quanto perché non riesce proprio a ricordarsi quanto gli è costato il suo desiderio di paternità.
Nell’intervista si parla delle spese sostenute, perché la mamma, Sharline, che vive in California, è stata pagata. Ma quanto? L’ex governatore della Puglia nicchia. «Il ristoro di un anno di lavoro mancato per Sharline», risponde, «poi molto, in Usa, pesano le spese sanitarie e la clinica. Non le so dire, davvero. Abbiamo pagato molte cose, mai fatto un conto definitivo». Dieci, cento, mille? Boh. Non si sa.
Quello che si sa, però, è che il centrodestra è disumano. «Sono incredulo dinanzi a questa bolla ideologica e al suo grave profilo di incostituzionalità», spiega, «la destra vuole definire crimine universale una pratica che in gran parte del mondo è legale. È una crociata, una postura da polizia morale, che crea ansia e angoscia, che può molestare e intimidire». […]