NON E' UNA STAGIONE COME LE ALTRE - L'ARRIVO DELL'INFLUENZA E' ATTESO CON PREOCCUPAZIONE PER LA POSSIBILE COMPRESENZA CON IL COVID - IL VIROLOGO PREGLIASCO: "C'E' UNA VARIABILE IN PIU' RISPETTO ALLO SCORSO ANNO: QUELLA DELLE RIAPERTURE E DELL'ALLENTAMENTO DELLE RESTRIZIONI" - CI SI ASPETTA QUINDI UN MAGGIOR NUMERO DI CASI DI INFLUENZA, MA LA VARIANTE DELTA HA UNA SINTOMATOLOGIA MOLTO SIMILE ALL'INIZIO DELL'INFEZIONE E...
-Maria Rita Montebelli per "il Messaggero"
Da due anni, l'arrivo dell'influenza è atteso con una preoccupazione in più, quella che gli americani chiamano twindemic, cioè il gemellaggio, la compresenza, delle due pandemie di Covid-19 e di influenza. Lo scorso inverno la stagione influenzale, inscritta nel pieno della seconda ondata di Covid-19, si è rivelata un fuoco di paglia, per la bassissima incidenza dei casi (appena un quarto di quelli abituali), grazie al nuovo galateo del Covid: mascherine, distanziamento sociale e frequente lavaggio delle mani.
Quest' anno però lo scenario è cambiato. Siamo alla quarta ondata di Covid-19, ben arginata dall'elevata percentuale di popolazione che ha completato il ciclo vaccinale. «Ma c'è una variabile in più rispetto allo scorso anno - ricorda il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano e Direttore sanitario I.R.C.C.S. Istituto Ortopedico Galeazzi - quella delle riaperture e dell'allentamento delle restrizioni, che consentiranno una maggior circolazione di virus influenzale.
Ci aspettiamo dunque un maggior numero di casi di influenza, anche se le misure di prevenzione e i comportamenti adottati per limitare la diffusione del SARS CoV-2, continueranno a limitarne la diffusione».
LA DIAGNOSI Quali sono dunque le corrette istruzioni per l'uso per navigare indenni tra Scilla e Cariddi, tra il virus dell'influenza e il SARS CoV-2? «Di certo, ricorrere al vaccino prosegue Pregliasco non solo a quello anti-Covid, ma anche all'antinfluenzale e all'anti-pneumococcico».
Il vaccino antinfluenzale dovrebbe essere disponibile già da ottobre, gratuito dai 60 anni in su e per i fragili. Quest'anno, oltre che dal medico di famiglia, il vaccino potrà essere effettuato anche in farmacia (solo per i maggiorenni). L'antinfluenzale protegge dagli effetti e dalle complicanze respiratorie e cardiovascolari di questo virus che, soprattutto negli anziani e nelle persone fragili, possono essere molto gravi ed evita l'intasamento di pronto soccorso e ospedali.
«Ma è molto utile - ricorda il dottor Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) - anche nel facilitare la diagnosi differenziale con il Covid-19. La variante delta ha una sintomatologia di esordio molto simile a un raffreddore; interessa cioè le prime vie aeree e questo rende difficile distinguerla dalle varie virosi respiratorie».
E anche nei prossimi anni dovremo rassegnarci a convivere con il Covid, «che è spiega Pregliasco come le onde di un sasso gettato nello stagno, che diventano via via più piccole man mano che si allontanano dall'epicentro. Alla fine il Sars-Cov-2 entrerà a far parte del grande calderone delle infezioni respiratorie, che col tempo riusciremo a gestire anche a con terapie antivirali specifiche e automedicazione responsabile».
Ma in caso di malattia da raffreddamento è sempre valido il consiglio della vigile attesa, cioè di attendere almeno 48 ore in caso di febbre, prima di contattare il medico? «Il Covid ha cambiato molte cose - ammette il dottor Cricelli -. Al manifestarsi dei primi sintomi influenzali, il nostro consiglio è di avvertire subito il medico di famiglia, che con un triage telefonico verificherà la possibilità di contagio da SARS CoV-2 e il livello di rischio individuale».
«Raccomandiamo di rimanere in casa, magari isolandosi e, nel sospetto concreto di Covid-19, di effettuare un tampone molecolare o antigenico. Per controllare i sintomi delle malattie respiratorie il trattamento raccomandato è quello dell'automedicazione responsabile (antipiretici, anti-tosse, decongestionanti nasali). No invece agli antibiotici, che vanno assunti solo dietro prescrizione medica».
L'ATTEGGIAMENTO E tra le tante cose negative che il Covid-19 ha prodotto, almeno una positiva ce n'è. Un'indagine commissionata da Assosalute a Human Highway dimostra che 8 italiani su 10 sono molto più attenti che in passato alla propria salute e alla prevenzione; la percentuale di chi intende ricorrere al vaccino antinfluenzale è passata dal 14,6% del 2019, al 35,4% attuale.
Al comparire dei sintomi influenzali, le donne hanno un atteggiamento più cauto (ricorrono ai farmaci di automedicazione e contattano il medico solo in caso di necessità), rispetto agli uomini che ricorrono più spesso (sbagliando) all'antibiotico o addirittura si recano subito in pronto soccorso.
Il 62,2% degli italiani indica come figura di riferimento in caso di influenza il medico di famiglia; il 23,8% non chiede consiglio a nessuno e si affida alla propria esperienza, curandosi con farmaci da banco.