NON C’È LIETO FINE PER LA PRINCIPESSA TRISTE – CHARLENE SAREBBE RICOVERATA IN SVIZZERA PER QUELLO CHE DA PALAZZO HANNO DEFINITO UN “PROFONDO ESAURIMENTO, EMOTIVO E FISICO”. PER MARION ALOMBERT, DIRETTRICE DI “VOICI”, SI STAREBBE CURANDO DA UNA “DIPENDENZA DA FARMACI. NON È RIUSCITA A INTEGRARSI NELLA VITA DEI REALI” – E IL PRINCIPE ALBERTO È COSTRETTO AD AMMETTERE: “NON DORMIVA BENE E NON SI NUTRIVA. NON SI TRATTA DI COVID E NON È UN TUMORE. SEMBRAVA STESSE BENE, MA SONO BASTATE POCHE ORE PER CAPIRE CHE NON ERA PER NIENTE COSÌ. ERA SOPRAFFATTA E…”
Francesca Pierantozzi per “il Messaggero”
La principessa è di nuovo scappata dal Principato. Troppo triste, troppo malata, insofferente alla pressione del protocollo e degli obblighi ufficiali di Monaco e dei Grimaldi: dopo sei mesi passati in Sudafrica, Charlène ha resistito undici giorni sulla Rocca e poi è di nuovo partita, lasciando a Palazzo il consorte principe con i figli Jacques e Gabriella. «Soffre di un profondo esaurimento, emotivo e fisico», ha detto Alberto in un'inedita confessione al magazine americano People.
IL RICOVERO La principessa si trova in una «struttura specializzata», fuori dal principato ha detto Alberto. Charlène, 43 anni, sarebbe ricoverata in una clinica privata in Svizzera, dove si trova già da qualche giorno. Ieri non era presente alla festa nazionale monegasca, come era stata già assente, perché in Sudafrica, all'anniversario dei dieci anni di matrimonio con Alberto e anche per il primo giorno di scuola dei gemellini. I piccoli si sono affacciati ieri dalla finestra di palazzo con messaggi scritti a pennarello: «Ci manchi mamma». Secondo Marion Alombert, direttrice del settimanale Voici intervistata dalla radio francese Rtl, Charlène «è ricoverata per curare una dipendenza da farmaci».
Il malessere della principessa ex nuotatrice arriverebbe da lontano, dal fatto che «non è mai riuscita a integrarsi» nella vita ufficiale della Rocca, «perché non è stata cresciuta in quel mondo, com' è invece il caso per tutti i membri della famiglia Grimaldi». Ufficialmente, Charlène è rimasta sei mesi in Sudafrica, fino allo scorso 8 novembre, per una serie di infezioni a orecchie, naso e gola che l'hanno costretta a diversi interventi chirurgici. Le foto del ritorno a Monaco l'avevano mostrata dimagrita, anche se il viso era rimasto nascosto dietro la mascherina nera. «Ha bisogno di un periodo di riposo e di cure», ha spiegato Alberto, assicurando che Charlène ha scelto di persona il ricovero di comune accordo con lui e anche con i suoi fratelli, nel corso di una riunione di famiglia che si è svolta a Palazzo. «Non dormiva bene da giorni e non si nutriva adeguatamente; ha perso molto peso e questo la rende vulnerabile a qualsiasi altra malattia, che sia un raffreddore, un'influenza e anche il Covid».
LA RELAZIONE Alberto ha tenuto a spazzare via almeno parte della montagna di supposizioni che accompagnano da mesi le condizioni di Charlène: «Lo dico e lo ripeto, tutto questo non c'entra con la nostra relazione. Non sono problemi di coppia ma di altra natura, che devono rimanere nella sfera privata». Alberto ha comunque sottolineato che «non si tratta di Covid» e che «no, non è un tumore» e «non c'entrano nemmeno presunte operazioni di chirurgia estetica». Appena arrivata sembrava stesse abbastanza bene, ha fatto sapere il principe, «ma sono bastate poche ore per capire che non era per niente così: era sopraffatta dalle cose da fare e non in grado di far fronte né alle funzioni ufficiali, né a quelle della vita normale né tanto meno alla vita di famiglia».
Il principe assicura che tutto si è svolto non solo col consenso di Charlène, ma per sua richiesta: «Lei è calma e molto consapevole. Sa di avere bisogno di aiuto. Sapevamo che questa era la sua intenzione, abbiamo voluto che ce lo confermasse». I bambini potranno sentirla «presto», anche se «questo tipo di cure richiede periodi di riposo che durano in genere diverse settimane», ha anticipato Alberto chiedendo di dar loro «tempo e privacy: vogliamo dirle che solo la sua salute conta, non deve preoccuparsi di nient' altro, tutti la am