NON SOLO CORNA – GUAI GIUDIZIARI PER MASSIMO SEGRE, DIVENTATO NOTO PER AVERE ACCUSATO LA COMPAGNA CRISTINA SEYMANDI DI INFEDELTA’ ALLA FESTA DI FIDANZAMENTO: I PM HANNO CHIESTO PER LUI UNA CONDANNA A DIECI MESI DI CARCERE “PER IL MANCATO VERSAMENTO DI 1 MILIONE DI EURO FRA IVA E RITENUTE DELLA THESAN SAVIO SPA” – IL FINANZIERE TORINESE ERA STATO PRIMA COMMERCIALISTA E POI PRESIDENTE DELL'AZIENDA DI ACCESSORI PER SERRAMENTI, CHE NEL 2020 HA SCONGIURATO IL FALLIMENTO CHIEDENDO IL CONCORDATO PREVENTIVO. DAGLI ACCERTAMENTI DELLA FINANZA ERANO EMERSE MAGAGNE E ORA…
-Estratto dell’articolo di Ludovica Lopetti per www.lastampa.it
Massimo Segre «va condannato a dieci mesi di carcere per il mancato versamento di circa 1 milione di euro fra Iva e ritenute della Thesan Savio spa». È di ieri la richiesta di condanna per il finanziere torinese, noto per la rottura a favor di videocamera con la fidanzata, la manager Cristina Seymandi.
Il processo che si sta svolgendo davanti al giudice monocratico nasce dal concordato della Thesan, di cui Segre è stato prima commercialista e poi presidente del consiglio d’amministrazione da luglio 2018 a maggio 2020.
L’azienda con sede a Chiusa San Michele, leader nella produzione di accessori per serramenti, nel luglio 2020 ha scongiurato il fallimento (100 milioni di euro il passivo) chiedendo il concordato preventivo e ha raggiunto un accordo transattivo con i creditori, compreso il Fisco. Durante un accertamento però i funzionari dell’agenzia di riscossione si sono accorti che mancavano all’appello 2 milioni di Iva e un altro milione e mezzo di ritenute d’acconto, riferibili ai periodi d’imposta 2018 e 2019.
Per questo Segre è finito iscritto nel registro degli indagati per due ipotesi di omesso versamento insieme all’ex ad Aimone Balbo di Vinadio, già uscito dal processo concordando 10 mesi di lavori di pubblica utilità. Il finanziere si è difeso sostenendo di non aver saputo nulla dei debiti con l’Erario. Il conto degli ammanchi del resto si è ridotto nel corso del processo e oggi l’addebito riguarda 1 milione di euro in totale.
«Non mi sono preoccupato di controllare i debiti - ha dichiarato Segre durante le indagini - perché mi sono fidato dei vertici, che non me ne hanno mai parlato. Io non ho chiesto». Una giustificazione a cui gli inquirenti non credono: «Già nell’autunno 2017 l’ad aveva prospettato la crisi di liquidità a Segre, che da anni seguiva la Thesan Savio come commercialista - ha spiegato il pm -
È inverosimile che non sapesse della situazione dell’azienda, di certo la seguiva personalmente. E dopo i soci lo hanno scelto proprio per tenere i rapporti con le banche e mettere a punto un piano di ristrutturazione. Anche laddove fosse vero che non si è preoccupato dei debiti erariali, c’è comunque una negligenza, una condotta colposa». Per la difesa l’addebito va derubricato a illecito amministrativo. [...]