NON SOLO AL NORD: ANCHE A ROMA SI RISCHIA IL RAZIONAMENTO DELL'ACQUA - QUEST'ANNO SONO CADUTI APPENA 162 MILLIMETRI DI PIOGGIA SULLA CAPITALE, PRATICAMENTE LA METÀ DELL'ANNO SCORSO - I LIVELLI DEL TEVERE E DEI LAGHI AI CASTELLI ROMANI SONO ALLARMANTI E SE NON DOVESSERO ESSERCI PRECIPITAZIONI DI UNA CERTA IMPORTANZA, SI INIZIERÀ A PARLARE DI RESTRIZIONI IDRICHE…
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C.Osm. per “Libero quotidiano”
Non c'è mica solo il Po. Nel Lazio, Roma inclusa, è iniziato il conto alla rovescia: se nei prossimi dieci giorni non ci saranno precipitazioni di una certa importanza, pure lì si comincerà a parlare di razionare l'acqua. Ne dà notizia il quotidiano Il messaggero che riporta le parole di parola di Massimo Gargano, ossia del direttore generale dell'Anbi (al secolo l'Associazione nazionale dei consorzi di bonifica).
È una situazione «catastrofica», dice Gargano. Non piove da quasi un mese, sul Tevere. Quest' anno sono caduti appena 162 mm di pioggia, praticamente la metà di quelli registrati, nello stesso periodo, nel 2021. Ai Castelli romani i laghi sono ai minimi, con un deficit di "oro blu" che tocca quasi i cinquanta milioni di metri cubi.