NON TUTTA L'IA VIEN PER NUOCERE - UNA PERSONA BILINGUE, NON PIU' IN GRADO DI ARTICOLARE PAROLE DOPO AVER SOFFERTO UN ICTUS, È TORNATA A PARLARE IN INGLESE E IN SPAGNOLO GRAZIE A UN SISTEMA DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE - IL SISTEMA, COLLEGATO A UN IMPIANTO CEREBRALE, INTERPRETA L'ATTIVITÀ NEURALE DEL PAZIENTE E DECIFRA LE PAROLE CHE VUOLE DIRE, RIUSCENDO A DISTINGUERE TRA LE DUE LINGUE CON UN'ACCURATEZZA DELL'88% - GRAZIE A QUESTA INVENZIONE, GLI SCIENZIATI HANNO SCOPERTO CHE…

-

Condividi questo articolo


Paola Mariano per l'ANSA

 

MEDICI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE MEDICI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Per la prima volta, un impianto cerebrale ha aiutato una persona bilingue, non più in grado di articolare parole, a comunicare in inglese e spagnolo. Un sistema di intelligenza artificiale (IA) collegato all'impianto cerebrale decodifica, in tempo reale, ciò che l'individuo sta cercando di dire di volta in volta usando una delle due lingue. Pubblicato su Nature Biomedical Engineering, è il risultato di un gruppo di scienziati dell'Università di San Francisco, un contributo importante per il campo emergente delle neuroprotesi per il ripristino della parola.

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELL ASSISTENZA SANITARIA INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELL ASSISTENZA SANITARIA

Il protagonista dello studio, soprannominato Pancho, ha avuto un ictus all'età di 20 anni che ha paralizzato parte del suo corpo, compreso il tratto vocale. Di conseguenza, Pancho può emettere gemiti e grugniti ma non può parlare chiaramente. Negli anni, Pancho ha collaborato con Edward Chang, il neurochirurgo coordinatore dello studio, per valutare gli effetti a lungo termine dell'ictus sul suo cervello. Nel 2021, il team di Chang ha impiantato chirurgicamente elettrodi nella corteccia cerebrale di Pancho per registrarne l'attività neurale, che è stata tradotta in parole su uno pc. La prima frase di Pancho è stata interpretata in inglese.

 

MEDICI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE MEDICI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Ma Pancho è un madrelingua spagnolo che ha imparato l'inglese solo dopo l'ictus. È lo spagnolo che ancora evoca in lui sentimenti di familiarità e appartenenza. "Le lingue che parliamo sono in realtà molto legate alla nostra identità", afferma Chang. Per questo il team di ricerca ha voluto aiutare Pancho a recuperare la parola anche nella sua madre lingua. Per raggiungere questo obiettivo, il team ha sviluppato un sistema di intelligenza artificiale, con un modulo spagnolo e uno inglese, per decifrare il discorso bilingue di Pancho.

 

MEDICI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE MEDICI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Questo sforzo, guidato da Alexander Silva, primo autore dello studio, ha coinvolto l'addestramento del sistema di intelligenza artificiale mentre Pancho cercava di dire quasi 200 parole. I suoi sforzi per formare ogni parola hanno creato un modello neurale distinto che è stato registrato dagli elettrodi. Gli autori hanno poi applicato il loro sistema di IA mentre Pancho cercava di dire delle frasi ad alta voce. L'intelligenza artificiale, sulla base di una sorta di analisi di probabilità delle parole che si susseguono nella frase, cerca di indovinare le parole dette e capire la lingua, tentando di costruire una frase.

 

MEDICI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE MEDICI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Il risultato finale produce due frasi — una in inglese e una in spagnolo — ma Pancho vede sul video comparire solo la frase proposta dall'IA con il punteggio di probabilità totale più alto. I due moduli dell'IA sono stati in grado di distinguere tra inglese e spagnolo con un'accuratezza dell'88%, sulla base della prima parola che Pancho ha cercato di pronunciare e hanno decodificato la frase corretta con un'accuratezza del 75%. I risultati hanno rivelato aspetti inattesi dell'elaborazione del linguaggio nel cervello. Studi precedenti hanno suggerito che lingue diverse attivano parti distinte del cervello.

 

INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELL ASSISTENZA SANITARIA INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELL ASSISTENZA SANITARIA

Ma l'esame dei segnali registrati direttamente nella corteccia ha trovato che "molta dell'attività sia per lo spagnolo che per l'inglese proveniva effettivamente dalla stessa area", spiega Silva. Inoltre, le risposte neurologiche di Pancho non sembravano differire molto da quelle dei bambini cresciuti bilingui, anche se Pancho aveva più di trent'anni quando ha imparato l'inglese — in contrasto con i risultati di studi precedenti. Insieme, questi risultati suggeriscono che lingue diverse condividono almeno alcune caratteristiche neurologiche e lasciano sperare che in futuro saranno sviluppate interfacce cervello-macchina sempre più precise.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...