NON TUTTI I FOLLOWER VENGONO PER NUOCERE - PER I SUOI 98 ANNI LILY EBERT, SOPRAVISSUTA AD AUSCHWITZ, HA RICEVUTO 2.500 BIGLIETTI DI AUGURI DA TUTTO IL MONDO - A INVIARLI SONO STATI I SUOI FOLLOWER E QUELLI DEL BISNIPOTE DOV FORMAN, 18 ANNI - INSIEME I DUE HANNO CREATO UN PROFILO SEGUITISSIMO SU TIK TOK, DAL QUALE DOV HA CHIESTO AIUTO PER "SORPRENDERE LA SUA FANTASTICA BISNONNA"...

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Chiara Bruschi per “il Messaggero”

 

Lilly Ebert con il bisnipote Lilly Ebert con il bisnipote

Mai si sarebbe aspettata di ricevere così tanti auguri. Lily Ebert, per il compimento dei suoi 98 anni, si è ritrovata con 2.500 biglietti di buon compleanno. A scriverli e inviarli per posta sono state persone a lei sconosciute. Un gesto di grande affetto arrivato a Londra e proveniente da ogni parte del mondo, una risposta quasi commovente all'appello di un suo giovane pronipote.

 

Dov Forman ha 18 anni e con la bisnonna ha creato un profilo di TikTok seguitissimo. Insieme hanno 1,5 milioni di follower ai quali Dov ha chiesto di aiutarlo «a sorprendere» la sua «fantastica bisnonna per il suo 98esimo compleanno». Una richiesta che non è rimasta inascoltata: «È così commovente vedere che così tante persone da ogni parte del mondo abbiano risposto al mio appello», ha raccontato il giovane al Daily Mail.

 

Lilly Ebert con il bisnipote 2 Lilly Ebert con il bisnipote 2

E Lily, che vive in Inghilterra dalla fine degli anni Sessanta ed è una sopravvissuta del campo di concentramento di Auschwitz, si è detta molto emozionata per l'accaduto: «Non mi sarei mai aspettata di sopravvivere ad Auschwitz - ha dichiarato la donna - E ora, a 98 anni, ho festeggiato circondata dalla mia famiglia». Una famiglia molto numerosa visto che la super nonna ha tre figli, dieci nipoti e 34 pronipoti.

 

«La mia bis nonna non è solo riuscita a sopravvivere ad Auschwitz e all'Olocausto - ha dichiarato Dov - Ha costruito una famiglia grande e affettuosa che la ama molto. Il fatto che stia festeggiando il suo 98esimo compleanno e lo stia facendo con milioni di persone online è un'altra dimostrazione del fatto che i nazisti, il pregiudizio e l'odio che hanno sempre promosso, non hanno vinto».

 

Lily Ebert Lily Ebert

GLI AUGURI DEL MINISTRO Gli auguri sono arrivati anche dalla politica: «Sei una fonte di ispirazione incredibile», ha twittato il ministro della Salute inglese Sajid Javid rivolgendosi alla donna. Prima di lui anche Matt Hancock, il suo predecessore, e Susanna Reid, che ha scritto: «Tanti auguri incredibile Lily».

 

Nata in Ungheria, a Bonyhád, nel 1923, Lily Ebert era stata trasportata al campo di concentramento all'età di soli 14 anni su un treno insieme a centinaia di altri ebrei ungheresi nel 1944. Dopo alcuni mesi a Birkenau era stata spostata ad Altenburg, vicino a Buchenwald. Anni più tardi ha raccontato la sua storia in un libro Lily' s Promise: How I Survived Auschwitz and Found the Strength to Live (La promessa di Lily: come sono sopravvissuta ad Auschwitz e ho trovato la forza di vivere) sulla vita nei campi di concentramento, uscito lo scorso 19 dicembre.

 

Lily Ebert 2 Lily Ebert 2

Nell'ultimo anno è diventata una star dei social network grazie all'aiuto del pronipote che gestisce con lei il profilo di TikTok. Un'idea nata in seguito al successo avuto da un appello che il ragazzo aveva fatto in rete: quello di trovare il soldato americano ebreo che aveva regalato a Lily una banconota con scritto Buona fortuna e felicità, dopo esser stata liberata da Auschwitz.

 

Anche in quell'occasione la rete era stata di aiuto: l'appello aveva raggiunto oltre un milione di visualizzazioni ed era arrivato fino alla famiglia del soldato, identificato poi con il nome di Hyman Schulman, morto nel 2013. Lily, inoltre, è una delle fondatrici dell'Holocaust Survivors Centre ed è uno dei pochi sopravvissuti ancora in vita.

 

Il libro di Lily Ebert Il libro di Lily Ebert

LE RISPOSTE AI FOLLOWER Su Tik Tok Lily risponde attraverso dei video alla moltitudine di domande dei follower sulla vita all'interno dei campi di concentramento. Un tema che ha conquistato oltre un milione di utenti online. «Ad Auschwitz avevamo paura di vivere, non di morire», ha dichiarato in uno dei suoi tweet. «È stato terribile - racconta in un video - e anche ora, più di 75 anni dopo, fa male anche solo parlarne».

 

Nell'ultimo anno la donna ha partecipato a diversi eventi su Zoom e si è detta disposta a utilizzare qualsiasi piattaforma pur di far conoscere la verità di quella terribile esperienza. Che fortunatamente fa parte del passato perché ora è il momento di gioire: «Sto celebrando i miei 98 anni circondata dalla mia famiglia. I nazisti non hanno vinto», ribadisce Lily Ebert.

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