I NUOVI "MOSTRI" - LO SCIAMANO DI PIAZZA MONTECITORIO, HERMES FERRARI, INTERVISTATO DA "CORRIERE" E "STAMPA" COME UN RISTORATORE DISPERATO, E' UN PERSONAGGETTO MICA DA RIDERE - EX VENDITORE DI LAMPADE ABBRONZANTI E BUTTAFUORI, E' STATO ARRESTATO PER AGGRESSIONE AL CONSOLE D'ALBANIA, "COLPEVOLE" DI ESSERE TROPPO LENTO SULLE STRISCE PEDONALI - PESTO' UN VICINO DI CASA PERCHE' AVEVA PARCHEGGIATO MALE L'AUTO NEL CORTILE - IN UN ARTICOLO DEL 2012 LA "GAZZETTA DI REGGIO" LO DESCRIVE COME "UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO PER LA COMUNITÀ DI SCANDIANO"
"MI SONO TRAVESTITO DA SCIAMANO PERCHÉ SOLO COSÌ ERO SICURO DI ESSERE ASCOLTATO" - PARLA UN RISTORATORE DI MODENA CHE HA PROTESTATO A PIAZZA MONTECITORIO VESTITO COME JAKE ANGELI "LO SCIAMANO" DI CAPITOL HILL: "PER FARMI SENTIRE, MI SAREI VESTITO ANCHE DA ZEBRA. SONO QUI PERCHÉ NON CE LA FACCIO PIÙ, CHIEDO SOLTANTO DI LAVORARE. HO CHIESTO DIECIMILA EURO PER PAGARE GLI STIPENDI DEI DIPENDENTI CHE NON RICEVEVANO LA CASSA INTEGRAZIONE E NON SAPEVAMO PIÙ COSA MANGIARE…"
HERMES FERRARI FINISCE IN CARCERE
Mauro Grasselli per https://gazzettadireggio.gelocal.it - 8 luglio 2012
Hermes Ferrari è stato arrestato e, questa volta, condotto in carcere. Il “re” delle strade di Scandiano – protagonista di tanti episodi che nel corso del tempo hanno reso inquieta la vita della cittadina – di recente era stato avvistato in centro a Scandiano, nonostante il 42enne tecnico manutentore di macchine utensili – ex venditore di lampade abbronzanti e anche buttafuori nei locali – avesse l’obbligo di restare a casa, essendo agli arresti domiciliari dopo l'aggressione del 7 giugno scorso nei confronti di Angelo Santoro, console d’Albania "colpevole" di essere troppo lento sulle strisce pedonali.
Ferrari aveva chiesto il permesso di uscire in determinate circostanze, per motivi di salute e per poter aiutare la madre, ma a Scandiano gli avvistamenti “pubblici” continuavano a tenere in apprensione la cittadinanza.
Di fatto, sabato pomeriggio ad attendere Ferrari c’erano i carabinieri. Non un paio di militari, ma tre gazzelle. Schieramento opportuno, viste le caratteristiche fisiche (body builder) e le propensione a risolvere le cose con modalità non esattamente in linea con i manuali di bon ton.
Risultano ormai numerose, infatti, le vicende che lo hanno visto protagonista di episodi molto movimentati, quasi sempre scaturiti da banali divergenze sul “comportamento” stradale. Episodi che hanno determinato un vero e proprio problema di ordine pubblico, al punto da indurre il sindaco Alessio Mammi ad incontrare i vertici dell’Arma provinciale per decidere come affrontare una questione diventata ormai un problema di carattere sociale, oltre che di ordine pubblico.
E infatti anche sabato pomeriggio Hermes Ferrari non si è mostrato del tutto felice alla vista dei carabinieri. Al punto che, per cause da accertare, poco dopo l’uomo è stato condotto al pronto soccorso dell’ospedale di Scandiano. Dove tuttavia il “cinema” non si è arrestato: l’ira dell’ex buttafuori ha creato scompiglio anche al pronto soccorso, e lui stesso ha riportato altre ferite. Il tutto si è concluso con il suo trasferimento in carcere.
Il precedente episodio – quello che ha acceso per davvero i fari su Hermes Ferrari e sui tanti episodi che lo hanno visto protagonista – è quello accaduto il 7 giugno scorso sempre a Scandiano.
"Colpevole" di aver attraversato le strisce pedonali troppo lentamente, Angelo Santoro viene aggredito prima verbalmente, con frasi offensive e minacce, poi fisicamente: una botta al collo che porterà ad un referto attestante 30 giorni di prognosi. Santoro, consulente, console emerito della Repubblica d'Albania, già candidato sindaco, conosciuto per varie iniziative a carattere sociale, tra cui una petizione contro il traffico d'organi umani, alle 18 di quel giorno esce dal suo ufficio in viale Mazzini, dove esercita anche la funzione di console, e attraversa la strada, sulle strisce pedonali.
Una Mercedes scura lo sfiora e si ferma poco dopo il passaggio pedonale. Il conducente scende, lascia la portiera aperta e aggredisce verbalmente il pedone, invitandolo a camminare più velocemente. Episodio sgradevole che potrebbe chiudersi in pochi istanti. Ma nonostante Santoro dica «non è successo nulla, è una reazione immotivata», non finisce lì. Le urla di Ferrari attirano l'attenzione dei passanti. La situazione degenera e Santoro viene colpito al collo. Numerose le testimonianze.
AGGRESSIONI A SCANDIANO, AI DOMICILIARI HERMES FERRARI
Da https://gazzettadireggio.gelocal.it - 13 giugno 2012
Il caso Hermes Ferrari stava diventando un problema di ordine pubblico per la comunità scandianese. L’aggressione del 7 giugno ai danni del console Angelo Santoro, “colpevole” di aver attraversato troppo lentamente le strisce pedonali, ha riacceso le luci su precedenti episodi analoghi, dai quali, in svariati casi, sono scaturite denunce (anche se poi in parte ritirate) e l'arresto dell'11 marzo scorso per aver "pestato" un vicino di casa, "reo" di aver parcheggiato male l'auto nel cortile.
Ora il gip del tribunale di Reggio Emilia, concordando con la richiesta della procura reggiana che ha pienamente condiviso le richieste dei carabinieri della tenenza di Scandiano, il 42enne e’ stato nuovamente arrestato a seguito dell’aggravamento della misura cautelare, passata dal’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
L’ultimo episodio che ha fatto scattare il nuovo provvedimento nei confronti di Ferrari, secondo la denuncia presentata da Angelo Santoro – consulente, console emerito della Repubblica d’Albania, già candidato sindaco, noto per varie iniziative a carattere sociale – è avvenuto giovedì 7 giugno poco dopo le 18 in viale Mazzini. Secondo la denuncia, Hermes Ferrari, 42 anni, rappresentante scandianese, ha perso le staffe per un banale attraversamento della strada sulle strisce pedonali da parte di Santoro.
Proprio nel momento in cui il console era sulle strisce, è arrivato Ferrari, che a bordo di una Mercedes scura ha sfiorato Santoro, fermandosi poco più avanti. Una volta sceso dall’auto, secondo la denucia, Ferrari ha insultato, minacciato e percosso Santoro, “reo” di essere stato troppo lento sulle strisce.
Numerosi passanti hanno fornito testimonianze ai carabinieri, mentre lo stesso Santoro ha sporto denuncia, dopo essere andato al pronto soccorso per accertamenti. Trenta i giorni di prognosi, comunque, per il colpo vibrato a mano aperta al collo del console.
Altri episodi sono riemersi “grazie” a quest’ultima aggressione, al punto che ieri anche sui social network circolavano commenti di questo tenore: «Come dissi mesi fa... Ma che c... aspettano a rinchiuderlo? Aspettano che ci scappi il morto?». Oppure: «Lo dico da tempo, a chi di dovere e non, ma sembra che nessuno voglia interessarsene». E ancora: «E’ da queste piccole cose che capisci che c’è qualcosa nella giustizia che non funziona. E’ un individuo davvero pericoloso». C’è anche chi suggerisce di farlo curare, d’autorità.
Ma prima ancora che questa serie di commenti a livello di opinione pubblica cominciasse a circolare a Scandiano e dintorni, era intervenuto il sindaco Alessio Mammi, che la mattina successiva all’ultimo episodio è andato a Reggio per incontrare i vertici dell’Arma reggiana – in particolare il comandante colonnello Fichera e il maggiore D’Amore – ai quali ha illustrato la situazione con l’obiettivo di arrivare a decidere come affrontare quello che, sempre più, sta diventando un problema di carattere sociale, ed anche di ordine pubblico, per la comunità scandianese.
Intanto Ferrari sarà processato il 13 luglio per l'episodio accaduto l’11 marzo scorso nella palazzina di viale Europa in cui abita. Secondo l’accusa, nell’occasione Ferrari sfondò la porta di un vicino e lo aggredì causandogli lesioni. I carabinieri lo arrestarono, poi venne scarcerato con obbligo di firma.