NUOVO CAPITOLO DELLA SAGA FEDEZ VS. CODACONS – LA PROCURA DI MILANO CHIUDE LE INDAGINI DOPO CHE IL RAPPER HA QUERELATO PER DIFFAMAZIONE AGGRAVATA L’ASSOCIAZIONE CHE AVEVA LANCIATO SOSPETTI SULLE SUE SOCIETÀ - LA CHIUSURA DELLE INDAGINI, SOLITAMENTE, PRELUDE ALLA RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO, A MENO CHE LE PARTI NON TROVINO UN ACCORDO. FEDEZ TENDERÀ UN RAMOSCELLO D’ULIVO O PORTERÀ L’ASSOCIAZIONE DAVANTI AI GIUDICI?
-Estratto dell’articolo di Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"
L’ultimo capitolo della lunga ed aspramente combattuta guerra tra Fedez e il Codacons lo
scrive la Procura di Milano chiudendo l’inchiesta avviata quando il rapper ha querelato per diffamazione aggravata l’associazione che aveva lanciato sospetti sulla sua attività chiedendo alla Guardia di finanza di «fare luce sulle società riconducibili» a lui, ma potrebbe essere anche l’atto finale dopo l’armistizio annunciato a inizio maggio dai protagonisti.
Il Codacons «ha consapevolmente accusato, seppure in modo implicito e allusivo, Federico Lucia di essere incline a commettere reati», avevano scritto i legali del rapper, Gabriele Minniti Andrea Pietrolucci, denunciando l’associazione anche a nome della madre Annamaria Berrinzaghi e del padre Franco Lucia, che sono i legali rappresentanti della Doom srl, la prima, e della Zedef srl, il secondo, società dalle quali passano i proventi dell’attività artistica di Fedez.
Sotto accusa sono finiti Giuseppe Ursini, legale rappresentante del Codacons, e il giornalista Giovanni Masotti, che è il direttore responsabile del sito internet codacons.it che aveva pubblicato il 12 febbraio scorso un comunicato in cui si insinuava «inequivocabilmente e illegittimamente», si legge nel capo di imputazione, che Fedez, «grazie a una “fitta trama di rapporti d’affari” faceva parte di un (non meglio precisato) “potere occulto e trasversale” e che attraverso “raffinati” e “complessi” strumenti societari “, che vanno oltre una semplice esigenza economica o di sviluppo”, fosse dedito a sistematiche condotte di evasione e/o elusione fiscale».
[…] La chiusura delle indagini, firmata dal pm milanese il 10 marzo, solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, ma se la pace dovesse consolidarsi le parti potrebbero anche trovare una soluzione per chiudere prima la questione con un accordo.