OCCHIO, C’È UNA BUONA FETTA DI ITALIANI CHE SE NE FREGA DEL CASO DI SILVIA SALIS – SECONDO NOTO SONDAGGI, SOLO IL 47% DEGLI INTERVISTATI SPERA CHE LA 39ENNE DETENUTA A BUDAPEST OTTENGA I DOMICILIARI IN PATRIA E IL 56% VUOLE CHE IL GOVERNO INTERVENGA DIPLOMATICAMENTE – LA MAGGIORANZA DI CHI VOTA LEGA E FDI PENSA CHE VADA LASCIATA IN UNGHERIA. PIU' “GARANTISTI” I SUPPORTER FORZISTI…
-Estratto dell’articolo di Antonio Noto per "la Repubblica"
Ad un anno dall’arresto di Ilaria Salis oltre il 70% degli italiani ritiene che l’Ungheria stia sbagliando ad applicare un trattamento detentivo molto duro. Al contempo, però, entrando nella valutazione del caso si nota che la percezione cambia a seconda dell’appartenenza politica e a volte anche tra i sostenitori del governo. È quanto traspare dall’indagine svolta dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per Repubblica.
Non si avverte una levata di scudi unitaria a difesa dei diritti di una connazionale, ma ci si divide sulla base del partito votato. I più intransigenti sono gli elettori di FdI e Lega, invece quelli di Forza Italia spesso condividono più le posizioni delle opposizioni che dei partner di coalizione. Questo dipende probabilmente dall’accusa mossa dalla giustizia ungherese nei confronti di Ilaria Salis di aver preso parte all’aggressione di due manifestanti di estrema destra, che peraltro hanno riportato lesioni lievi tanto da non aver denunciato l’accaduto.
Per la maggioranza degli elettori di centrosinistra si tratta un caso umanitario (65% Pd, 60% dei 5 Stelle e per oltre il 90% di Verdi-Sinistra), mentre per i votanti i partiti dello schieramento di governo è prevalentemente una questione giudiziaria.
[…] A confermare la “lettura politica” del caso Salis c’è anche il dato che il 44% dell’opinione pubblica ritiene che il trattamento da parte della giustizia ungherese sia determinato dalla militanza politica dell’insegnante più che dal reato commesso. Su questo punto è interessante soffermarsi anche sulle posizioni dei diversi elettorati perché emergono le differenti sensibilità all’interno dei raggruppamenti.
Ai due estremi, da una parte i simpatizzanti di FdI e Lega, di cui la metà non attribuisce alle posizioni antifasciste della Salis l’imposizione delle catene in aula, dall’altra la maggioranza degli elettori di centrosinistra che crede ad un accanimento politico da parte della giustizia ungherese. Una convinzione condivisa dal 71% degli elettori Pd. Meno definite risultano, invece, le opinioni dei votanti FI che condividono comunque questa tesi con una percentuale del 49%.
La maggioranza degli italiani (56%) ritiene che il governo dovrebbe intervenire. Anche in questo caso è da segnalare la posizione “pro-Salis” dell’elettorato di Forza Italia che per il 67% chiede all’Esecutivo di farsi sentire. Ovviamente anche la maggioranza del centrosinistra concorda con questa linea mentre tra i leghisti ed i fratelli d’Italia non prevale un’indicazione particolare affinché l’Italia alzi la voce. Tra l’altro ben il 55% degli intervistati non si fida della giustizia ungherese. Tra questi fanno eccezione i leghisti che invece sono gli unici a sentirsi rassicurati.
Un’altra spaccatura, di non poco conto, nelle posizioni del governo. I sostenitori di Palazzo Chigi si dividono anche su altri temi che riguardano la gestione giudiziaria e la futura libertà di Ilaria Salis. È Forza Italia a prendere posizioni più vicine all’opposizione sia sulla modalità della pena detentiva della cittadina italiana in caso di condanna che sul suo eventuale ritorno all’insegnamento, quando sarà libera.
Il 47% degli italiani chiede i domiciliari nel nostro Paese, però questa percentuale aumenta fino al 59% tra gli elettori azzurri a differenza degli alleati che propendono per lasciar scontare la pena in Ungheria. Per il ritorno in cattedra, quando sarà libera, è favorevole un cittadino su due. I contrari sono solo i leghisti ed i votanti FdI, mentre anche in questo caso l’elettorato di Forza Italia è più garantista visto che il 59% esprime un’opinione favorevole alla possibilità che l’insegnante possa ritornare a scuola.
Un’opinione invece condivisa da gran parte dell’elettorato (tranne la Lega) è che per il 58% la questione della giustizia ungherese deve essere affrontata anche dall’Europa in quanto l’Ungheria ne fa parte. […]