OGGI QUI, DOMANI ALLAH! - L'ISTITUTO COMPRENSIVO "IQBAL MASIH" DI PIOLTELLO (MILANO) È STATO IL PRIMO IN ITALIA A PREVEDERE UN GIORNO DI VACANZA, IL 10 APRILE, PER PERMETTERE AGLI STUDENTI MUSULMANI DI FESTEGGIARE LA FESTA DELL'INTERRUZIONE DEL DIGIUNO AL TERMINE DEL RAMADAN - DEI 1270 ALUNNI, IL 43% È DI ORIGINE STRANIERA - SALVINI SBROCCA: "SCELTA INACCETTABILE CONTRO I VALORI, L'IDENTITÀ E LE TRADIZIONI DEL NOSTRO PAESE" - VALDITARA: "LE SCUOLE NON POSSONO STABILIRE NUOVE FESTIVITA'"
-Disse quello che -ovviamente nel rispetto della comunità scolastica- riteneva utile l'umiliazione degli studenti.
— Orfini (@orfini) March 18, 2024
Estratto dell’articolo di Monica Serra per “La Stampa”
Per capire quanto sia multiculturale l'istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello basta scorrere il suo sito tradotto in cinque lingue: italiano, inglese, spagnolo, arabo e urdu. Dei 1270 alunni, tra i 3 e i 14 anni, il 43 per cento è di origine straniera, cui si aggiungono anche tanti italiani di seconda e terza generazione.
Non è un caso che proprio questa scuola - intitolata all'operaio bambino pakistano ucciso a 12 anni, simbolo della lotta allo sfruttamento del lavoro minorile - sia stata la prima d'Italia a prevedere nel suo calendario un giorno di vacanza il 10 aprile, per permettere agli studenti di festeggiare l'Eid al-Fitr, la festa dell'interruzione del digiuno al termine del Ramadan, che è la seconda festività più importante dell'anno per i musulmani.
Una decisione difesa innanzitutto dalla sindaca del Comune di 37mila abitanti a est di Milano, di cui un quarto sono stranieri, Ivonne Cosciotti, che lo definisce «un atto di civiltà». Ma fortemente criticata dalla Lega, a partire dall'eurodeputata Silvia Sardone, autrice del libro «Mai sottomessi - Cronache di un'Europa islamizzata», che la ritiene una «decisione preoccupante».
Una «scelta inaccettabile contro i valori, l'identità e le tradizioni del nostro Paese» anche per il vicepremier e segretario del Carroccio, Matteo Salvini. «Sono 500 gli studenti di religione musulmana nella nostra scuola. Il 40 per cento. Anche in questo mese così particolare frequentano l'ora di religione - ricostruisce il dirigente scolastico Alessandro Fanfoni -.
Due anni fa in occasione della festa del Ramadan in molte classi c'erano soltanto 4 o 5 alunni. Così abbiamo deciso di intraprendere questo percorso in maniera serena e condivisa. Non ci aspettavamo che destasse tanto scalpore. Chi parla di sottomissione all'Islam dimostra di non conoscere la realtà del nostro istituto: una scuola multiculturale in cui vengono ascoltate le esigenze di tutti». [...]
Ogni scuola ha infatti la possibilità di decidere in autonomia il proprio calendario e la chiusura in alcuni giorni, fatto salvo che ci siano almeno 200 giornate di lezione all'anno. Per tutti gli istituti italiani quest'anno scolastico si è aperto di martedì, a Pioltello hanno anticipato di un giorno, il lunedì, stabilendo inizialmente la vacanza per l'8 aprile, poi rimandata al 10, quando la data di fine Ramadan è divenuta ufficiale.
La speranza del preside Alessandro Fanfoni che la decisione non venisse politicizzata è stata disattesa. E anche nei gruppi web degli abitanti di Pioltello le opinioni si dividono tra favorevoli e contrari. «C'è chi ha da ridire ma io lo trovo un atto di civiltà – sottolinea la sindaca Cosciotti –. Si cerca di tutto per creare dissapore, ma i bambini vanno a scuola insieme e sono più avanti dei genitori». [...]
Giovanna Maria Fagnani per www.corriere.it
«Ovviamente le scuole non possono stabilire nuove festività in modo diretto o indiretto»: il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara lo ha sottolineato rispondendo a una domanda sulla giornata di chiusura decisa dall'istituto comprensivo statale «Iqbal Masih» di Pioltello per il 10 aprile, giorno di fine del Ramadan. «Il mio obiettivo - ha detto il ministro a margine della presentazione della Smart Factory Lab di Cima al Milano Innovation District - è far rispettare la legge, la legalità, le regole. Il calendario scolastico lo definisce Regione Lombardia. Le scuole possono derogare per esigenze comprovate legate al piano dell'offerta formativa».
«Le vacanze legate a festività e celebrazioni non possono essere definite dalle scuole che - ha ricordato Valditara - devono fare valutazioni esclusivamente di natura didattica». E quindi nel caso della scuola di Pioltello, «se le decisioni sono state di natura didattica nulla questio. Se invece sono state del tipo "dobbiamo includere tutti, perciò bisogna fare una festività nuova" allora ritengo che con la legge questo abbia poco a che fare». Detto questo, il ministro ha spiegato di non aver «ancora letto il provvedimento. Quindi sarebbe del tutto improprio che io mi esprimessi per dare un giudizio».
Valditara ha spiegato che «l'ufficio scolastico regionale sta verificando innanzitutto se la delibera» con cui si è fatta questa scelta di calendario «è stata motivata, perché le delibere in deroga al calendario regionale devono essere sempre motivate». «E in secondo luogo - ha aggiunto - se effettivamente questa deroga corrisponde a esigenze di natura didattica legate al piano dell'offerta formativa. Dopo di che l'ufficio scolastico farà le sue opportune valutazioni. È un problema di rispetto della legge e delle regole».