OH NO, TORNANO LE REGIONI COLORATE! - DOPO DUE MESI CON TUTTA ITALIA IN BIANCO, TRE REGIONI POTREBBERO PASSARE IN ZONA GIALLA DA LUNEDÌ 16 AGOSTO. SONO SICILIA, SARDEGNA E CALABRIA: TUTTE E TRE SONO DA GIORNI OLTRE LA SOGLIA DEI 50 NUOVI CONTAGIATI PER 100MILA ABITANTI, E ANCHE I NUMERI DEI RICOVERI SONO PREOCCUPANTI. ALBERGHI, SPOSTAMENTI, RISTORANTI: COSA CAMBIA
-1 - SICILIA VERSO LA ZONA GIALLA DA LUNEDÌ 16 AGOSTO
Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it
Tre regioni con almeno un dato oltre la soglia critica e la Sicilia che rischia di passare in zona gialla da lunedì 16 agosto. È la fotografia della situazione sulla base del bollettino dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, aggiornato al 9 agosto. Le altre due regioni sono Calabria e Sardegna.
Quando scatta la zona gialla? Gli indicatori
Il decreto in vigore prevede che il passaggio da zona bianca a zona gialla avviene quando scattano tre indicatori:
- 50 o più casi settimanali di nuovi contagi per 100mila abitanti
- 10% per cento dei posti occupati in terapia intensiva
- 15 % per cento dei posti occupati in area medica
Tutte e tre le regioni sono da giorni oltre la soglia dei 50 nuovi contagiati.
Ecco la situazione fotografata dall’Agenas:
Sicilia
306 positivi su 100mila abitanti
Ricoverati in area medica: 14%
Ricoverati in Terapia Intensiva 7%
Sardegna
414 positivi su 100mila abitanti
Ricoverati in area medica: 7%
Ricoverati in terapia intensiva: 11%
Calabria
152 positivi su 100mila abitanti
Ricoverati in area medica: 11%
Ricoverati i n terapia intensiva: 2%
2 - REGOLE E DIVIETI IN ZONA GIALLA: BAR, RISTORANTI E GREEN PASS
Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it
In base ai dati su contagi e ricoveri alcune regioni italiane rischiano il passaggio dalla zona bianca a quella gialla e si troveranno a dover applicare nuove regole e restrizioni per molte attività. Anche alla luce dell’obbligo delGreen pass per l’ingresso nei luoghi al chiuso e agli eventi in vigore dal 6 agosto.
Ecco tutte le regole che bisogna rispettare nelle Regioni che, sulla base dell’incidenza dei casi settimanali e dell’occupazione dei posti in area medica e in terapia intensiva potrebbero passare in zona gialla.
Bar e ristoranti in zona gialla
A pranzo e a cena «sono consentite le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio, con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena».
Le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio, sono consentite anche al chiuso, con consumo al tavolo, fino alle 18.
Alberghi in zona gialla
Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.
La mascherina all’aperto
Dal 28 giugno, non è più obbligatoria la mascherina all’aperto in zona bianca. Ma in zona gialla (oltre che in zona arancione e rossa) sì. Gli unici a essere esentati sono i bambini sotto i 6 anni, le persone con invalidità o patologie incompatibili con la mascherina e gli operatori che non possono indossarla perché impedirebbe loro di assistere una persona (per esempio: chi debba interloquire con persona non udente). Nelle Faq del decreto si precisa inoltra che «non è obbligatorio indossare la mascherina mentre si effettua l’attività sportiva».
Cinema e teatri in zona gialla
Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto «sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale».
La capienza consentita «non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala».
Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non e’ possibile assicurare il rispetto delle regole.
Discoteche in zona gialla
Sono «sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati».
Stadi in zona gialla
Negli stadi assistere alle competizioni è possibile «esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale». La capienza consentita «non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all’aperto e a 500 per impianti al chiuso».
Il green pass
Il green pass con una dose effettuata nei 15 giorni precedenti, oppure con il certificato di guarigione negli ultimi sei mesi, oppure con un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti è obbligatorio per le seguenti attività al chiuso:
- Ristoranti e bar al chiuso per il consumo al tavolo
- Spettacoli
- Eventi, congressi e fiere
- Piscine, palestre, centri benessere
- Centri termali, parchi tematici e di divertimento
- Sale gioco, sale scommesse, casinò
- Concorsi pubblici