OPS, SO' SCAPPATI DALLE FOGNE! – CINQUE MEMBRI DI CASAPOUND SONO INDAGATI PER AVER AGGREDITO E MINACCIATO CON UN COLTELLO UN FOTOGRAFO A NAPOLI, LO SCORSO OTTOBRE, PERCHÉ INDOSSAVA UNA SPILLA CON UN LOGO ANTIFASCISTA – QUATTRO DEI CINQUE NEOFASCISTI ERANO ALLA COMMEMORAZIONE DI ACCA LARENTIA A ROMA, LO SCORSO 7 GENNAIO – TRE SONO FINITI AI DOMICILIARI, TRA LORO UN DIPENDENTE DEL MINISTERO DEI BENI CULTURALI E UN UCRAINO – GLI AGGRESSORI HANNO GRIDATO AL FOTOGRAFO: “PEZZO DI MERDA, TOGLI QUESTO GIUBBINO, COS'È QUESTO STEMMA?”. PERQUISITA LA SEDE DI CASAPOUND A NAPOLI...


AGGREDITO PER SPILLA ANTIFASCISTA, 'TOGLI QUESTO GIUBBINO'

coltelli sequestrati a militanti di casapound a napoli

(ANSA) - "Pezzo di m... togli questo giubbino, cos'è questo stemma": è la frase gridata dagli aggressori al fotografo 44enne aggredito a Napoli nell'ottobre scorso perché indossava una spilla con un logo antifascista sul giubbotto. Oggi, la Digos di Napoli, al termine di indagini coordinate dalla Procura (sostituto procuratore Fabrizio Vanorio) sono stati notificati tre arresti ai domiciliari e un divieto di dimora nella provincia di Napoli ad altrettanti esponenti di CasaPound.

 

Indagato anche un quinto militante, destinatario di una perquisizione. Gli inquirenti avevano anche contestato la finalità della discriminazione nazionalista che il gip di Napoli Linda Comella ha ritenuto insussistente. (ANSA).

 

AGGREDITO PER SPILLA ANTIFASCISTA,4 ERANO AD ACCA LARENTIA

oggetti e coltelli sequestrati a militanti di casapound a napoli

(ANSA) - Quattro dei cinque appartenenti a Casapound indagati a Napoli per avere rapinato un giubbotto con una spilla antifascista a un fotografo di 44 anni, avrebbero preso parte all'incontro dello scorso 7 gennaio a Roma, ad Acca Larentia, dove molte persone si sono esibite con il saluto romano. La vicenda è al centro di una indagine della Procura di Roma che per il momento vede coinvolte una decina di persone. Ai cinque indagati a Napoli vengono contestati dalla Digos e dal pm Fabrizio Vanorio i reati di rapina e lesioni aggravate, porto di oggetti atti a offendere e la ricettazione.

 

CASAPOUND, TRA GLI ARRESTATI DIPENDENTE MIC E CITTADINO UCRAINO

coltelli e armi sequestrati a militanti di casapound a napoli

(ANSA) – Gli arresti domiciliari per l'aggressione da parte di esponenti di CasaPound al napoletano che indossava una spilla antifascista sono stati notificati dalla Digos di Napoli a Vittorio Acuto, 34 anni, Paolo Primerano, 39 anni, ex guardia giurata, dipendente del ministero dei beni culturali, e a Taras Buha, 28 anni, ritenuto legato a fazioni neofasciste ucraine e collaboratore del console ucraino a Napoli.

 

Divieto di dimora nella provincia di Napoli invece per il fratello gemello di Vittorio Acuto, Roberto Acuto, 34 anni, segretario cittadino di CasaPound, entrambi, sempre secondo gli inquirenti, legati a gruppi ultras della Curva A della tifoseria del Napoli.

roberto tarallo - fotografo picchiato a napoli per la spilla antifascista

 

Secondo quanto si è appreso solo i quattro italiani hanno preso parte alla manifestazione ad Acca Larentia mentre i fratelli Acuto si sarebbero recati lo scorso novembre alle celebrazioni del movimento greco di estrema destra Alba Dorata. I gemelli però sono stati bloccati e rispediti in Italia dalle forze dell'ordine elleniche. Durante le perquisizioni a casa di Primerano, nella provincia di Caserta, la Digos ha trovato, tra l'altro, e sequestrato una cartucciera di un mitragliatore da guerra contenente 55 bossoli.

 

 

 

 

AGGRESSIONE PER SPILLA ANTIFASCISTA, PERQUISITA SEDE CASAPOUND

il video di casapound su acca larentia 4

(ANSA) - La sede napoletana di CasaPound è stata perquisita dalla Digos di Napoli nell'ambito dell'inchiesta su una aggressione avvenuta in città nell'ottobre scorso che ha portato stamane all'esecuzione di ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari per tre esponenti del sodalizio e a un divieto di dimora per un quarto iscritto.

 

Sono state cercate tracce anche di tipo informatico, per approfondire il movente dell'aggressione e della rapina: alla vittima, un fotografo che indossava una spilla con un logo antifascista, è stato portato via il giubbotto dopo una violenta aggressione a calci e pugni. Sempre su disposizione della procura la Digos ha perquisito le abitazioni dei quattro indagai, tra i quali il segretario cittadino di CasaPound, nella cui disponibilità erano i locali della sede del movimento. Sottoposto a perquisizione anche un quinto militante di CasaPound, indagato assieme ai quattro destinatari delle misure cautelari.

sede di casapound a napoli

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