ORA SÌ CHE HA RIAPERTO TUTTO - PROSTITUTE CON LE MASCHERINE A ROMA E MILANO: LA FASE 2 DEL SESSO È PARTITA IN SICUREZZA… - OVVIAMENTE È SOLO UN MODO PER ELUDERE I CONTROLLI: ''STO FACENDO UNA PASSEGGIATA CON LA MIA MASCHERINA'' HA DETTO UNA BIONDISSIMA RAGAZZA AI POLIZIOTTI DI VIALE PALMIRO TOGLIATTI A ROMA - A MILANO LE DONNE RIPOPOLANO VIALE ABRUZZI E LA MONTAGNETTA, LE TRANS OCCUPANO VIA NOVARA

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1. CORONAVIRUS A ROMA, SCATTA LA FASE 2 DEL SESSO: ECCO LE PROSTITUTE IN MASCHERINA

Emilio Orlando per www.leggo.it

 

Dopo quasi tre mesi di assenza sono tornate. In abiti succinti e pose provocanti. Con le inseparabili borsette e un nuovo accessorio. La mascherina anticontagio. Torna alla ribalta il sesso a pagamento. Dal Tiburtino fino a Ostia, passando per l’Eur e la Salaria. Un viavai di prostitute che, in rispetto delle norme antivirus, indossano le protezioni.

 

La domanda viene spontanea: come si fa a rispettare la distanza sociale di un metro? Difficile dirlo, fatto sta che la fase 2 post emergenza Covid-19? ha visto il ritorno in massa della prostituzione. Dopo il lockdown che aveva praticamente azzerato tutti i fenomeni criminali anche le lucciole sono ricomparse sulle strade del sesso della Capitale.

prostitute con mascherina a roma

 

 

Alcune indossano anche i guanti. Ma i più esperti del “settore” raccontano che l’espediente sia una tecnica per eludere i controlli. «Sto facendo una passeggiata e ho messo la mascherina», ha raccontato una biondissima polacca ai poliziotti intervenuti ieri pomeriggio in viale Palmiro Togliatti. Davanti alla non flagranza gli agenti non hanno potuto far altro che segnare le sue generalità e andarsene.

 

Ma i residenti dei quartieri a luci rosse sono sul piede di guerra: «Si chiede il rispetto delle misure per non far proliferare il virus - tuona Marcello De Santis, del Comitato Eur 2000 - e poi si lascia libero spazio alle prostitute. Qui si rischiano focolai incredibili». In effetti il lavoro per queste signorine, vestite on abiti succinti, con i capelli incolti ed un filo di trucco, stanno facendo affari d’oro. «In media - spiega Luigi Fisichella, del Tiburtino - stando a quanto vediamo dalle nostre finestre, ogni giorno una prostituta ha rapporti con almeno 15-20 clienti».

prostitute con mascherina a roma

 

E pensare che durante l’emergenza Coronavirus, durante la fase 1 si stanavo runner “abusivi” e ragazzini che giocavano nei cortili condominiali con droni ed elicotteri. «È stata dura sopravvivere a questo periodo - racconta una escort dell’est che batte lungo la via Salaria - i pochi clienti li ricevevano di nascosto a casa ma avevamo paura di essere scoperte. Li contattavamo per telefono e venivano a casa».

 

 

2. LE DONNE RIPOPOLANO VIALE ABRUZZI E LA MONTAGNETTA, I TRANS OCCUPANO VIA NOVARA

Michele Focarete per “Libero quotidiano - Edizione Milano”

 

Lunida, albanese dai lunghi trascorsi è tornata. O meglio, non è mai sparita.

prostitute con mascherina a roma

Ma con il Coronavirus in agguato, si era tolta dalla strada ed esercitava in casa.

«Solo con clienti affidabili», giura, «e con le dovute precauzioni».

 

Adesso, con la Fase due, è riapparsa sul marciapiede, al suo solito posto in zona viale Abruzzi. Porta la mascherina, ma gli amanti di questo genere sanno che esercita il mestiere più antico del mondo. Così Lunida che ha sempre con sé almeno due cellulari, oltre a fissare incontri per telefono, adesca sulla via e consuma in casa.Ma sono tornate anche le nigeriane Aita e Goldina. Sempre sulla loro arteria che porta a Paullo. E sempre sullo stesso seggiolino di plastica in eterna attesa. Trattano il prezzo col cliente a dovuta distanza e se l' accordo va a buon fine, allora ci si apparta con la mascherina. Anche i prezzi non sono cambiati: 30 e 50 euro.

 

JOGGING

Persino la montagnetta di San Siro ha ripreso il jogging-love, che non è certamente nell' elenco delle attività sportive che possono ripartire dopo il lockdown.

Ma alcune scene non lasciano spazio ad equivoci. Anche qui, con l' accorgimento in più della mascherina che serve pure per passare inosservati. Fino verso l' alcova: un bagno chimico.

 

Lei è romena, bionda, sulla trentina, minigonna e mascherina bianca.

Il primo cliente arriva alle 11.30. Un uomo di mezza età che finge di fare jogging all' interno del polmone verde. Qualche giretto a passo spinto. Poi, quando i battiti cardiaci saltano in gola, sparisce. Si infratta e riappare accanto alla prostituta che poi segue fino al posto convenuto. E entrano uno alla volta per non dare nell' occhio. Più in la, verso la sbarra di ferro che blocca il transito alle vetture c' è Adalia, anche lei giovanissima e romena di Urseni. Tra le più gettonate.

prostitute

 

RICHIESTA

Insomma, questo «Jogging-love» rende anche in tempi di pandemia. «Tre clienti su cinque», dice in un italiano corretto e con una vena di spirito, «sono dei maratoneti del sesso». E ancora: «Alcuni uomini preferiscono fare l' amore nei servizi, dicono che si sentono più sicuri. A me non cambia molto, sono sempre 30 euro». Poi racconta di sé e di quando, sette anni fa, è venuta in Italia per fare i soldi. «Qui nessuno ti fa niente. Se prendi una multa, non la paghi, perché è difficile farcela recapitare. E nessuno va in galera se fa la prostituta».

 

Nel parco, tra i cespugli, si trovano confezioni vuote di preservativi. Ma anche guanti in lattice, dispenser di amuchina e mozziconi di sigarette. Al riparo dagli sguardi più indiscreti e dal mondo.

 

CARIOCA

Su via Novara c' è un trans di nome Vanda. Almeno così dice di chiamarsi e dice anche di avere trentasei anni.

L' accento tradisce il suo essere carioca.

Abbronzato, capelli biondi lunghi che sanno di parrucca. Un fisico asciutto in un tubino argento che gli fascia il corpo come una geisha. Tacchi da 12.

murales sesso e coronavirus

 

«Sono qui dalla disperazione», esordisce con voce profonda dopo aver messo la mascherina sul volto che teneva abbassata. «Toccata e fuga. Del resto, meglio qualche cliente al volo che mettermi in fila alla Caritas o al banco dei pegni».

 

In tarda serata, si possono trovare «femminielli» anche in viale Zara. Esattamente uno in piazza Caserta e l' altro all' angolo con viale Marche. Entrambi sudamericani e senza mascherina «per non disturbare la visione del prodotto in vendita». Mentre le prostitute di lungo corso di viale Lunigiana e via Murat, fanno sapere via social network che riprenderanno l' attività a breve.

MANIFESTO A BORGOSESIA SUL SESSO E IL CORONAVIRUS
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