ORE CONTATE PER GLI SCALMANATI DI PESCHIERA DEL GARDA: CI SONO I VIDEO - DECINE DI FILMATI PUBBLICATI SUI SOCIAL E LE IMMAGINI DI VIDEOSORVEGLIANZA, GIRATE ALLA STAZIONE E SUL LUNGOLAGO DOVE C'È STATO IL VIOLENTO RADUNO DI ADOLESCENTI NORDAFRICANI IL 2 GIUGNO, POTREBBERO ESSERE DI GRANDE AIUTO A CHI STA INDAGANDO SUI DISORDINI E SULLE MOLESTIE SESSUALI SUL TRENO… - VIDEO
-Ho montato una raccolta dei video che ho trovato su TikTok e Instagram che documentano i disordini e gli atti vandalici avvenuti a Peschiera del Garda. Fatelo girare. #PeschieraDelGarda pic.twitter.com/PoypaxQ3Qs
— Luca Donadel ? (@realDonadelLuca) June 4, 2022
I giovani responsabili delle devastazioni a Peschiera del Garda, alcuni dei quali accusati anche di aver molestato sessualmente cinque ragazze sul regionale Verona-Milano, avrebbero le ore contate: decine di filmati pubblicati sui social e le immagini di videosorveglianza, girate alla stazione e nei pressi del lungolago dove c'è stato il violento raduno di adolescenti nordafricani lo scorso 2 giugno, potrebbero essere di grande aiuto alle forze dell'ordine che stanno indagando. Sarebbero trenta i sospettati.
Al momento, infatti, sono stati aperti due fascicoli dalla Procura di Verona: uno riguarda i disordini tra Peschiera e Castelnuovo, in città e in spiaggia - in questo caso l'ipotesi è di rissa aggravata, danneggiamenti e tentata rapina -; mentre l'altro riguarda le presunte molestie sessuali ai danni di cinque ragazze.
Per la seconda inchiesta, inoltre, non è escluso che la Procura veronese valuti l'aggravante dell'odio razziale, sulla base delle dichiarazioni delle vittime. Una di loro agli investigatori avrebbe raccontato: "Mentre ci toccavano senza lasciarci scampo ci urlavano 'qui non vogliamo italiani'".
Il papà di una delle adolescenti che hanno denunciato le molestie ha spiegato: "Quando mi ha detto che era bloccata, che le stavano tutti addosso e non riusciva nemmeno a respirare sono impazzito...mia figlia era in balia di gente senza scrupoli e io ero a casa impotente. Se non fosse riuscita a scendere a Desenzano quelli non so cosa le avrebbero fatto".
Non sono mancate poi delle critiche al sistema di emergenza e alle ferrovie: "Ho chiamato prima la Polizia Ferroviaria di Peschiera, ma non rispondeva nessuno, poi il 112, che mi ha passato i Carabinieri di Peschiera, che mi hanno detto di chiamare la Polizia ferroviaria... a quel punto sono salito in macchina. Mezz'ora dopo mi hanno chiamato i Carabinieri ma mia figlia era riuscita a scendere a Desenzano".