PADRONI BUONI – I 200 DIPENDENTI DI “ACQUA SANT'ANNA” HANNO RICEVUTO A SORPRESA UNA QUINDICESIMA MENSILITÀ ANTI-INFLAZIONE – ALBERTO BERTONE, FONDATORE DELL'AZIENDA DI BIBITE, HA VOLUTO DARE PERSONALMENTE AI LAVORATORI LA LETTERA CON IL BONUS, PRECEDENDO PERO' LA CONSEGNA CON FALSE NOTIZIE NEGATIVE – IL BONUS È COSTATO ALL'AZIENDA TRA 700 E 800 MILA EURO, DI CUI 400 MILA DI TASSE. L'IMPREDITORE: “SO CHE QUANTO INVESTITO TORNERÀ RADDOPPIATO, ANCHE SE LA METÀ DEI SOLDI È ANDATA ALLO STATO. UN'ASSURDITÀ, VERO?”

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Lorenzo Boratto per “La Stampa”

 

acqua santanna alberto bertone

«Sto ricevendo senza sosta richieste di interviste e messaggi di complimenti. Sapevo che avrebbe fatto notizia la scelta di donare uno stipendio extra ai 200 dipendenti, ma non pensavo di arrivare a tanto. Agli imprenditori che mi scrivono dico di agire come me, alcuni ci stanno già pensando. Ho dato la quindicesima alla domestica di casa e pure ai dipendenti della Fibe spa di Torino, l'azienda che si occupa di edilizia che amministro con mio fratello Fabrizio. So che quanto investito tornerà raddoppiato, anche se la metà dei soldi è andata allo Stato. Un'assurdità, vero?».

 

stabilimento acqua sant'anna

Alberto Bertone, 55 anni, imprenditore che nel '96 ha fondato l'Acqua Sant'Anna, oggi una delle aziende leader in Europa per acqua e bibite, ha scelto di donare una quindicesima mensilità extra ai suoi 200 dipendenti, quasi tutti concentrati in valle Stura, a Vinadio, sulle Alpi cuneesi: una spesa tra 700 e 800 mila euro, di cui 400 mila in tasse.

 

Soldi prelevati dai conti dell'azienda che gestisce l'impianto automatizzato più a Ovest d'Italia, come Bertone ama ripetere, con 16 linee e un potenziale di 3 miliardi l'anno di bottiglie, in Pet e in plastica compostabile.

 

Curioso il modo con cui Bertone ha comunicato la decisione. Una lettera firmata da lui, consegnata a tutti a mano, annunciando però notizie negative per vedere le reazioni: delocalizzazione della fabbrica, trasferimenti, prepensionamenti. I dipendenti impallidivano in alcuni casi, poi leggevano e ringraziavano. C'è chi l'ha anche abbracciato, ma sempre chiamandolo "dottor Bertone" e dandogli del lei.

 

Alberto Bertone 3

Ilaria Ciavatta 32 anni, dell'ufficio qualità, è una torinese finita a Cuneo per lavoro: «Dopo la laurea ho fatto qui il tirocinio. Ero in linea di produzione, il dottor Bertone cerca la mia lettera e me la dà. La mensilità extra è un dono volontario, estemporaneo: la rende due volte più bella». Gianlorenzo Girò, addetto acquisti: «Lunedì ho visto un certo trambusto tra i colleghi e il presidente sorrideva. Ho due bimbi di 6 e 4 anni, questi soldi sono un aiuto davvero importante».

 

Maria Noela Casto, origini pugliesi, studi universitari a Torino: «Lavoro qui da 4 anni, ne ho 28: il mio primo lavoro dopo un tirocinio. Dopo la lettera a sorpresa ho pensato: che gesto nobile. I soldi? Me li godrò in vacanza in Puglia».

 

«Mi ha detto che delocalizzavamo, sono rimasto di sasso, poi sorridendo ha aggiunto che spostavamo le sorgenti e ho capito che scherzava - dice Gabriele Lovera, capo contabile -. Ho pensato "che fortuna, non lo fanno tutte le aziende". Sono soldi che metto da parte: vorrei andare a vivere con la mia compagna, ci sposeremo. Le spese saranno enormi».

 

Valerio Pellegrino, responsabile sicurezza: «Ero al telefono, mi ha messo la lettera in mano. I soldi? Da parte per ora: tra lavori in casa e vacanze li spenderò presto».

C'è poi l'addetto di linea sessantenne che dice «chapeau al dottor Bertone, perché agli operai non pensa mai nessuno», mentre la dipendente con 26 anni di anzianità spiega: «Prima ha detto che mi prepensionava, poi la sorpresa. Ho pensato ai colleghi giovani, preoccupati per i costi della scuola dei figli a settembre».

bottiglie acqua SantAnna

 

Massimo Meiranesio lavora in Sant' Anna da 17 anni, si occupa del magazzino: «Mia moglie aveva ricevuto la busta al mattino, io nel turno serale: l'avevano pregata di non rivelare che cosa stava succedendo. Stiamo comprando casa: un bel gesto che ha stupito tutti». «Lunedì non lavoravo, la lettera l'ho trovata nel mio armadio, i colleghi mi avevano detto nulla - dice Annalisa Bodino, che si occupa di trasporti -: i soldi li metto da parte per mia figlia. E magari faccio una vacanza a settembre».

 

Alberto Bertone 4

Bertone sa come fare notizia: a fine anni '90 fu il primo a fare pubblicità comparata all'americana per mostrare come l'acqua delle fonti cuneesi fosse migliore della concorrenza, poche settimane fa aveva lanciato l'allarme sulla carenza di anidride carbonica per la frizzante («Adesso se ne sono accorti tutti in Europa»), martedì ha tolto dai conti aziendali i fondi per la "quindicesima" ai 200 dipendenti.

 

Soldi che sono arrivati dopo premio di produzione, tredicesima, quattordicesima: già l'ultimo stipendio era doppio. Bertone ha spiegato di voler «combattere l'inflazione, sostenere i dipendenti e le loro famiglie in vista dei rincari dell'autunno, quando il carrello della spesa costerà il doppio. Se crollano i consumi va in tilt tutta l'economia».

INFLAZIONE RECORD - LUGLIO 2022
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