PAOLO MORONI E IL SUO ASSASSINO AVEVANO UNA RELAZIONE? IL MAROCCHINO CHE L’HA UCCISO ERA A CASA DELL’INGEGNERE ITALIANO AD AMSTERDAM: L’OMICIDIO SAREBBE AVVENUTO AL CULMINE DI UNA LITE TRA I DUE UOMINI - PAOLO HA SCOPERTO CHE IL NORDAFRICANO GLI STAVA RUBANDO DEI SOLDI, MENTRE LUI ERA IN UN’ALTRA STANZA, HA REAGITO ED È STATO ACCOLTELLATO. È MORTO DISSANGUATO MENTRE IL KILLER FUGGIVA…
Stefano Pettinari e Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”
Ucciso a coltellate nel suo appartamento ad Amsterdam. È morto così Paolo Moroni, 42 anni, ingegnere originario di Allumiere. L'uomo che gli ha tolto la vita è un marocchino. La polizia olandese lo ha arrestato ieri al termine di un'indagine lampo. Il cadavere del professionista italiano è stato trovato mercoledì scorso ma l'omicidio, per chi indaga, si sarebbe consumato domenica 23 gennaio. L'assassinio sarebbe avvenuto al culmine di una lite tra i due uomini. Tra loro c'era, molto probabilmente, una relazione.
LA REAZIONE
Moroni ha scoperto il nordafricano rubare dei soldi in casa mentre lui era in un'altra stanza. L'ingegnere ha reagito al tentativo di furto. Da qui è nata una lite violenta. Il nordafricano, a questo punto, ha impugnato un coltello e ha sferrato diversi fendenti. Il 42enne è crollato in terra agonizzante ed è morto dissanguato mentre il suo assassino è scappato via.
Una fuga, però, che è durata una settimana. Anche perché il marocchino ha portato con sé lo smartphone della vittima che lo ha reso facilmente individuabile da parte degli investigatori olandesi che hanno collaborato con i carabinieri del comando di Civitavecchia, coordinati dal capitano Mattia Bologna.
Intanto anche la procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. Moroni era tornato in Olanda ad inizio mese, l'8 gennaio, dopo aver trascorso le feste nel paesino in provincia di Roma. «Spesso lo si vedeva lavorare in smart working qui sulle scale del paese», ha raccontato il sindaco, Antonio Pasquini, che sta attendendo le indicazioni della famiglia per poter rendere omaggio all'informatico.
Ciò che è accaduto ad Amsterdam ha lasciato tutti sbigottiti ad Allumiere, dove la famiglia della vittima - titolare di un noto ristorante - è molto conosciuta. Una piazza del paese è stata intitolata ad uno zio di Paolo, Cesare, morto durante una battuta di caccia. Nessuno si sarebbe aspettato di ricevere una notizia così drammatica.
«Paolo era un lavoratore stimato, con un notevole bagaglio di conoscenze nel suo ambito - lo ricorda l'avvocato Bruno Forestieri -. Nel suo passato non c'è nulla che potesse far pensare alla terribile tragedia».
I PARENTI
Il suo corpo senza vita è stato trovato nell'appartamento che aveva appena comprato vicino al porto. La famiglia è stata avvertita venerdì mattina dall'unità di crisi della Farnesina, in collaborazione con i carabinieri.
«Oggi - spiega l'avvocato Forestieri - avrò una call con un collega olandese che si occuperà del caso insieme a noi. Faremo il punto della situazione anche per avere più dettagli possibili sulle indagini. Al momento le uniche notizie che ci arrivano ci vengono riportate dal ministero degli Esteri».
Tra oggi e mercoledì, inoltre, si svolgerà l'autopsia. Martedì i familiari saranno in Olanda per incontrare gli investigatori ma anche gli amici di Paolo, gli stessi che in questi giorni stanno cercando di racimolare informazioni su quanto sia accaduto. La polizia sta ricostruendo il puzzle e non è escluso che per arrivare al fermo dell'uomo sospettato abbiano utilizzato anche un video delle telecamere di sicurezza del palazzo dove Paolo aveva comprato casa recentemente.
L'ingegnere 42enne dopo la laurea alla Sapienza e un master all'Università della Svizzera Italiana, aveva deciso di trovare fortuna all'estero. In paese lo descrivevano come un «cervello in fuga». Qualche anno fa il suo arrivo in Olanda, dove ha collaborato con numerose aziende impegnate sul fronte dell'innovazione tecnologica.