PARLARE DELLA GUERRA TRA HAMAS E ISRAELE SUI SOCIAL FA PERDERE FOLLOWER (E SOLDI) - PER LE STAR È MEGLIO FARE FINTA CHE IL CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE NON ESISTA, COME HA FATTO TAYLOR SWIFT FINORA – BELLA HADID SI È VISTA CANCELLARE DEI CONTRATTI PER AVER SOSTENUTO PUBBLICAMENTE I PALESTINESI, LA PORNOSTAR MIA KHALIFA È STATA LICENZIATA DA “PLAYBOY” PER AVER INNEGGIATO A HAMAS, MENTRE KARIM BENZEMA RISCHIA DI PERDERE LA CITTADINANZA FRANCESE...
-Estratto dell’articolo di Claudia Guasco per “il Messaggero”
La prima ad avere fatto i conti, in termini di follower e polemiche, con il fatto che una foto in costume da bagno non ha la stessa valenza di un'immagine con il presidente Isaac Herzog è stata l'influencer Giulia De Lellis. A luglio posta alcuni scatti di un viaggio in Israele con il fidanzato Carlo Gussalli Beretta, manager dell'azienda di famiglia che produce armi, e dopo la gita sul Mar Morto c'è la loro giornata con le Forze di difesa israeliane e il party nella Grotta di Salomone.
L'attacco di Hamas sarebbe arrivato tre mesi dopo, ma l'indignazione pro Palestina è immediata: «Vergognati, fate festa a 50 metri dal posto in cui ogni giorni vengono uccisi uomini, donne e bambini». Segue l'abbandono di 12 mila fan sdegnati dal suo account con oltre 5,3 milioni di seguaci.
Le fotografie sono state rapidamente cancellate, mossa più imprenditoriale che ideologica considerato che ogni suo post vale oltre 16 mila euro.
Il conflitto tra Israele e Hamas, visto dai social, ha tracciato una linea netta tra chi, nonostante la sollecitazione dei follower, ha scelto di non schierarsi (la cantante Taylor Swift) e chi lo ha fatto perdendo consensi e denaro. Come Kylie Jenner [...] dopo aver pubblicato un messaggio di solidarietà a Israele ha visto precipitare il suo account da 400 a 399 milioni di follower in due giorni. [...] La sorella Kim, della grande famiglia allargata Kardashian, ha espresso vicinanza agli amici ebrei aggiungendo preghiere per entrambe le parti e il suo pubblico è stato più indulgente: superava i 364 milioni di follower e per ora è scesa di poco, ma al motto di «Free Palestine» molti promettono di lasciarla.
I missili di Hamas hanno scosso le coscienze sui social, si schierano il regista Quentin Tarantino, la pop star planetaria Modonna, l'attrice israeliana Gal Gadot, la vincitrice del premio Oscar Jamie Lee Curtis, il cantante Justin Bieber. Tranne Tarantino, che esorta a un confronto via Istagram ragionevole e moderato, le altre star optano per una scelta meno impegnativa. Lanciano il post e lo eliminano, oppure chiudono i commenti, scansando gli insulti ma non l'esodo degli ammiratori delusi.
[...] Gigi Hadid ha 79,2 milioni di follower e il 7 ottobre ha scritto: «Non c'è nulla di ebraico nel trattamento del governo israeliano verso i palestinesi. Condannare il governo israeliano non è antisemita e sostenere i palestinesi non significa sostenere Hamas». Attirandosi la provocatoria risposta di Gerusalemme: «La settimana scorsa dormivi?». Avrebbe anche ricevuto minacce di morte, di certo le sue quotazioni sono in discesa.
L'attivista di famiglia è la sorella Bella, la cui difesa della causa palestinese - insieme alla cantante Dua Lipa che raccoglie fondi per i bambini di Gaza - un anno fa ebbe come risposta un'intera pagina comprata da inserzionisti sul New York Times. Non solo: «Ho visto così tante aziende decidere di smettere di lavorare con me proprio perché mi sono esposta politicamente su questo tema», ha raccontato.
Mia Khalifa, ex pornoattrice libanese naturalizzata americana, è stata licenziata da Playboy per una sua dichiarazione a sostegno di Hamas su X. Karim Benzema, calciatore di origini algerine, potrebbe perdere la cittadinanza francese e il Pallone d'oro per un suo tweet «tutte le nostre preghiere agli abitanti di Gaza» e sospetti legami con i Fratelli Musulmani. È l'unico a non avere perso seguaci, sono tutti fedeli come lui alla causa palestinese.