È PARTITO IL GRANDE ESODO VERSO L'EUROPA - MIGLIAIA DI AFGHANI SI SONO INCAMMINATI A PIEDI VERSO OVEST PER SCAPPARE DAL REGIME TALEBANO - DURANTE IL VIAGGIO VENGONO PRESI IN CARICO DAI TRAFFICANTI IRANIANI, CON DESTINAZIONE TURCHIA, DA DOVE CERCHERANNO DI ENTRARE IN GRAN BRETAGNA O NEI PAESI EUROPEI - IL RACCONTO DI UN MIGRANTE: "SONO I PIU' POVERI. GLI ALTRI TROVANO SOLUZIONI MENO FATICOSE PER FUGGIRE"...

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Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Migrazione di massa dall'Afghanistan

Gli agfhani più poveri stanno lasciando il paese. In un video diffuso online si vede l’enorme fiumana di persone in cammino verso ovest alla ricerca di un futuro migliore. Attraverso le montagne, un fiume di persone sta attraversano il deserto lì dove si incontrano i confini di Afghanistan, Pakistan e Iran.

 

Per questi uomini, donne e bambini, la destinazione è probabilmente la Turchia, a più di 1.500 chilometri di distanza, e da lì l’Europa o la Gran Bretagna. Un migrante che di recente ha fatto lo stesso percorso ha spiegato che il tratto mostrato nel video è alla fine di un viaggio di quattro ore su un terreno accidentato dove i rifugiati afghati, dopo aver viaggiato brevemente atttraverso il Pakistan, continuano a camminare a fianco dei trafficanti iraniani.

 

Migrazione di massa dall'Afghanistan 2

«Queste sono persone poverissime: ci sono altri modi per uscire camminando meno, ma costano di più», ha raccontato. Il viaggio degli afgani è iniziato nella desolata Nimruz, la provincia più scarsamente popolata dell'Afghanistan, in gran parte coperta da deserti e montagne.«Dopo più di quattro ore di cammino siamo arrivati in una valle e abbiamo aspettato il buio» ha ricordato.

 

«Verso le 22 sono arrivati gli iraniani e hanno chiesto a tutti un codice o una parola d’ordine. Poi ognuno è partito con il suo contrabbandiere verso l’Iran». «C'erano migliaia di persone. Ho visto donne gravide, bambini, vecchi. Ricordo il pianto dei bambini che echeggiava sulle montagne».

 

Migrazione di massa dall'Afghanistan 3

Ieri Filippo Grandi, l'Alto Commissario Onu per i Rifugiati, ha previsto che le evacuazioni dall'aeroporto di Kabul sono solo l'inizio di «una crisi umanitaria ben più grande».

 

La sua agenzia ha stimato che fino a 500.000 afgani potrebbero fuggire dal loro paese e ha fatto appello per un sostegno continuo dai vicini dell'Afghanistan e dalla comunità mondiale. Ha detto: «Le scene all'aeroporto di Kabul in questi ultimi giorni hanno suscitato un'ondata di compassione in tutto il mondo per la paura e la disperazione di migliaia di afgani. Ma quando queste immagini saranno sbiadite dai nostri schermi, ci saranno ancora milioni di persone che avranno bisogno che la comunità internazionale agisca».

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