PATRIMONIALE? “PODEMOS” – IL LEADER DEL PARTITO POPULISTA DI SINISTRA PABLO IGLESIAS, AL GOVERNO CON SANCHEZ, HA PROPOSTO UNA TASSA SULLE GRANDI RICCHEZZE CON CUI RACCOGLIERE ALMENO 11 MILIARDI (L’1% DEL PIL SPAGNOLO) – A PAGARE SAREBBE SOLO CHI HA PIÙ DI 1 MILIONE DI PATRIMONIO. FORSE CI RIENTRANO PURE LUI E LA COMPAGNA IRENE MONTERO, CONSIDERANDO LA MEGA VILLA DA 600MILA EURO?
-IL PATRIMONIO DI PABLO IGLESIAS E IRENE MONTERO SUPERA IL MILIONE? https://www.moncloa.com/iglesias-montero-patrimonio-millon/
Articolo di “El Pais” – dalla rassegna stampa estera di “Epr comunicazione”
In Spagna il partito di sinistra “Podemos”, partner di maggioranza e di governo dei socialisti del premier Sanchez, ripropone per sostenere il rilancio post-pandemia una sua vecchia bandiera: un’imposta patrimoniale.
Lo riferisce El Pais : “E’ nostra opinione – questa la dichiarazione del vicepresidente del consiglio e leader di “Podemos” Pablo Iglesias riportata da “El Pais” – che siano necessari strumenti come una tassa per la ricostruzione che veda chi ha di più contribuire ad alimentare le risorse pubbliche”. Questa idea diventerà ora una proposta formale: “Il gruppo parlamentare di ‘Podemos’ – continua “El Pais” – proporrà alla Commissione per la Ricostruzione Sociale ed Economica la creazione di un’imposta sulle grandi ricchezze con cui raccogliere non meno di 11 miliardi di euro, pari all’1% del Pil e che equivarrebbe a un terzo del deficit spagnolo del 2019 e a più del doppio della spesa sanitaria.
‘Podemos’ spiega che l’imposta graverebbe sui patrimoni superiori a 1 milione di euro: l’aliquota sarebbe del 2% per i patrimoni netti a partire da 1 milione, del 2,5% su quelli a partire da 10 milioni, del 3% a partire da 50 milioni e del 3,5% a partire da 100 milioni. La tassa sulle grandi ricchezze non faceva parte dell’accordo di coalizione tra Partito socialista e ‘Podemos’. Finora il governo non ha mai ipotizzato una misura del genere, ora Iglesias ha deciso di uscire allo scoperto con la proposta, imponendola nel dibattito sui modi per uscire dalla crisi economica dovuta alla pandemia”.