PATRIZIA CORMOS, LA 20ENNE FRIULANA TRAVOLTA DALLA PIENA DEL FIUME NATISONE INSIEME A BIANCA DOROS E CRISTIAN CASIAN MOLNAR, ENTRAMBI ROMENI, NON SAPEVA NUOTARE - I TRE SI TROVAVANO SULLA SPONDA DEL FIUME, IN UN’AREA IN CUI È VIETATA LA BALNEAZIONE, PER FESTEGGIARE IL SUPERAMENTO DI UN ESAME DA PARTE DI CORMOS: QUANDO SONO ARRIVATI, IL SOLE SPLENDEVA E NON C’ERANO SEGNALI DELLA FIUMANA CHE SI È ABBATTUTA SU DI LORO IN POCHI MINUTI – NESSUNA TRACCIA DEI RAGAZZI, MA I SOCCORRITORI HANNO RITROVATO IL CELLULARE DI UNA DI LORO...
-Un ultimo abbraccio e poi la piena del fiume che li travolge. In #FriuliVeneziaGiulia, tre giovani sono dispersi da ore nelle acque del #Natisone. pic.twitter.com/Ctx5ukiEZK
— Tg1 (@Tg1Rai) May 31, 2024
Luana De Francisco per “la Repubblica”
Era una giornata di festa per tanti motivi: Patrizia Cormos, 20 anni, residente a Basaldella di Campoformido e iscritta al secondo anno dell'Accademia di Belle arti di Udine, aveva appena superato un test per l'accesso a un esame in programma a luglio, Bianca Doros, 23, era arrivata tre giorni prima dalla Romania per fare visita ai genitori che abitano nel capoluogo friulano, e Cristian, 25, il suo fidanzato, era rientrato dall'Austria, dove abita il fratello, per stare finalmente un po' con lei.
[…] Se è vero che il fiume che avevano scelto come cornice per una gita all'aria aperta nasconde le insidie tipiche che la natura riserva a chi la sfida, è altrettanto accertato che nel momento in cui avevano parcheggiato l'auto e cominciato la discesa verso il greto, attorno alle 13.20 di venerdì, a Orsaria di Premariacco, in provincia di Udine, splendeva il sole e sul ghiaione non c'era traccia d'acqua. Nessuna avvisaglia della piena che, nel giro di una manciata di minuti appena, travolgendoli, avrebbe trasformato l'allegria in terrore.
È stata una giornata di angosciosa attesa quella che ieri ha scandito l'attività dei soccorritori […] ripresa all'alba e proseguita fino a tarda sera, passando al setaccio l'intero corso del Natisone dal cielo, con elicotteri e droni, dalla terra e, ovviamente, anche dall'acqua.
Eppure nulla, fuorché la borsa con il telefonino di Patrizia, lo stesso con cui già verso le 13.30 avevano chiesto aiuto al 112, è stato finora restituito alle famiglie. […] Sono stati proprio i video e le foto, con quell'allucinante diretta sui loro corpi che scompaiono alla vista trascinati dalla furia della corrente, a suggerire a più di qualcuno che almeno una delle due ragazze potesse non sapere neppure nuotare. Chi conosceva Patrizia ed è accorso ieri sul ponte Romano, da dove i pompieri, già alle 14, avevano invano calato le corde per il loro recupero, lo ha confermato al sindaco di Premariacco.
«In effetti, lo si capisce dalle immagini», ammette, definendo la vicenda «incredibile da qualunque parte la si guardi. Quei ragazzi — dice — si sono trovati nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Senza neppure rendersi conto di quel che stava avvenendo attorno a loro». E cioè il repentino afflusso di acqua, ingrossata dalla forte pioggia caduta nelle ore precedenti, e capace di sommergere in pochissimo tempo il ghiaione su cui si trovavano, isolandoli su una sorta di isolotto, dal quale non hanno avuto la prontezza di scappare. «In una foto li si vede perplessi.
Forse — continua il sindaco — non hanno guadato il corso d'acqua e raggiunto la sponda per non bagnarsi». A separarli, secondo l'autista dello scuolabus comunale che per primo ha lanciato l'allarme, erano appena due metri, con una profondità che li avrebbe coperti fino all'altezza del busto.
Questione di attimi. Oltre che di scarsa conoscenza del territorio, a dispetto dei cartelli che, specie d'estate, quando la spiaggetta si riempie di gente in costume da bagno, vietano la balneazione e segnalano il rischio annegamento. A sfidare la sorte, non appena avvistati i ragazzi, era stato un vigile del fuoco, ma senza fortuna. […]
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