LA PEDO-MAMMA AMA GIOCARE - UNA DONNA INGLESE DI 36 ANNI E’ STATA CONDANNATA PER AVER ADESCATO UN 15ENNE SUL WEB E AVER ABUSATO DI LUI IN ALMENO DUE OCCASIONI - SECONDO L'ACCUSA, LA DONNA LO AVREBBE COSTRETTO A FARE SESSO "PERCHE' NON POTEVA ASPETTARE I SUOI 18 ANNI" - DOVRA' SCONTARE 4 ANNI IN CARCERE

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DI Gerry Freda per “il Giornale”

 

nicole holton

Una mamma inglese 36enne è stata di recente condannata in merito a un reato da lei perpetrato lo scorso anno ai danni di un minore. La donna era accusata di avere adescato sul web un adolescente e di avere poi abusato di lui in almeno due occasioni.

 

La donna si chiama Nicola Holton e la vicenda di cronaca si sarebbe consumata in casa sua tra il 31 agosto e il 10 ottobre dello scorso anno nel Worcestershire, nell'ovest dell'Inghilterra.

 

Un tribunale locale, nel condannare la donna per violenza su minore, ha accertato la seguente versione dei fatti; la Holton avrebbe preso i primi contatti con il 15enne coinvolto nello scandalo sfruttando la scusa di avere bisogno di aiuto con un gioco online a cui stava giocando suo figlio.

 

adescamento online

Dopo i primi contatti sul web, la donna avrebbe attirato a casa sua il minore invitandolo a guardare un film insieme e proprio in tale circostanza avrebbe iniziato a costringere il malcapitato ad avere rapporti sessuali con lei.

 

Nel dettaglio, la 36enne, scrivono i magistrati, avrebbe costretto il minorenne a baciarla mentre lei gli metteva la mano sui pantaloni, per poi praticargli del sesso orale e palpeggiarlo. La donna avrebbe ripetuto comportamenti simili con l'adolescente, hanno ricostruito gli inquirenti, anche in una seconda occasione.

 

Secondo la pubblica accusa, la Holton avrebbe costretto il giovane a fare sesso dicendogli che "non poteva aspettare fino a quando lui avrebbe compiuto 18 anni".

adescamento online 2

 

Per tale condotta, l'indagata è stata condannta di recente, dalla Worcester Crown Court, a 4 anni di carcere, ma potrà scontare metà della pena in prigione e l'altra metà ai servizi sociali. Lei stessa, durante il dibattimento, aveva ammesso le proprie responsabilità, confessando di avere praticato atti sessuali con un minore e di avere intrattenuto con lui anche delle comunicazioni a sfondo erotico.

 

Secondo l'accusa, inoltre, la vittima avrebbe tentato di sottrarsi alle attenzioni della 36enne, ma lei avrebbe insistito fino a fare cedere il ragazzo.

 

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A detta della famiglia del 15enne, gli abusi da lui subiti gli hanno lasciato un profondo segno sulla psiche. La madre del minore ha quindi spiegato che il figlio, subito dopo quei fatti, faticava a dormire, era irascibile ed era diventato riluttante a uscire di casa.