LA PEGGIO GIOVENTÙ - LE PAGINE SOCIAL DEI RAGAZZINI DELLA “PESCARA PER BENE” CHE HANNO ACCOLTELLATO A MORTE IL 17ENNE THOMAS CHRISTOPHER LUCIANI, PER UN DEBITO DI DROGA DI 250 EURO, RACCONTANO MOLTO DELLA LORO VITA SOPRA LE RIGHE, TRA CITAZIONI DI CANZONI TRAP, SERATE CON FIUMI DI ALCOL ED ERBA, E L'OSSESSIONE PER LE LAME E LE PISTOLE – I CONOSCENTI DI UNO DEGLI ASSASSINI LO RACCONTANO CON IL COLTELLO SEMPRE IN TASCA E LA PARLATA BIASCICATA PERCHE’ SEMPRE FATTO: “NELLA SUA SCUOLA SONO TUTTI SVALVOLATI...”
-Estratto dell’articolo di Andrea Ossino e Corrado Zunino per “La Repubblica”
C’è rabbia e voglia di vendetta tra i “bro” […] che […] nel centro di Pescara, e spiove, issano sulle grate del calcetto del Parco condominiale dei musici lo striscione: “Da sempre contro le infamità, siete vigliacchi senza dignità”. Sono tre i gruppi separati e distinti, diversi i nordafricani, che si raccolgono attorno a Christopher Thomas Luciani, ucciso davanti alla cassetta degli allacci per la luce. […] Quando il sindaco Carlo Masci li avvicina per fare le condoglianze, loro ringhiano:«Non ci sarà giustizia, lo sappiamo».
Gli assassini, no, ancora non parlano, e anche loro appaiono provati. L’altra notte il colonnello della stazione dell’entroterra abruzzese ha accompagnato in auto il figlio, chiamiamolo Luca, gli occhi rossi, e non per le lacrime, alla questura di Pescara. […] La madre di Luca resta a casa, in un silenzio tragico: «Non so davvero cosa potrei dire».
Gli amici del calcetto lo raccontano con il coltello sempre in tasca, la parlata spesso biascicata, la camminata spesso trascinata. Andava a scuola al Liceo Maior, un istituto privato […] «Là sono tutti svalvolati», dicono al parchetto, durante la preghiera all’aperto, gli amici proletari di Christopher Thomas.
Il Tik Tok del sedicenne di cui il padre e la madre, parole del colonnello, hanno perso la vigilanza, è un’esplicita perdita di coscienza: cornetti alla nocciola alle due di mattina, torso nudo e cappellino a visiera: «Te li fai quando torni sballato». Citazioni ciniche del trap […]
E poi quella frase di pochi giorni fa che, letta adesso, mette i brividi: «Non è la pugnalata a far male». L’ossessione per lame e pistole, diffusa nella generazione. Gli amici del parco e dei bagni “Croce del Sud”, presenti all’aggressione mortale, sui social si mostrano toccando le stesse corde borderline: sono quattro e esibiscono bottiglie di Jagermeister e fotografano clochard sui marciapiedi di Pescara solo per trasformarli in meme da risate collettive.
L’altro assassino, Paolo, che quella sera ha usato lo stesso coltello poi gettato in mare, è figlio di un’insegnante iscritta all’albo degli avvocati e di un operaio di un’azienda di pannolini. Aveva modi più tranquilli, ma l’altra notte, quando la squadra mobile è salita nella pregiata casa con affaccio sul Lungomare Matteotti e l’ha fermato e poi perquisito, aveva mandato l’ultima maglietta dalla nonna paterna. Per una lavatrice. Gliel’avevano suggerito i genitori. Il ragazzo, al parco, si era cambiato. La nonna non aveva ancora fatto il bucato, però, quando all’alba si sono ripresentati i poliziotti: la maglietta, ora, è elemento dell’accusa. […]
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