PERCHÉ SALVATORE BUZZI È USCITO DI GALERA? - L'ULTIMO ARRESTO DEL RAS DELLE COOP, ESEGUITO DOPO IL 22 OTTOBRE 2019, ERA STATO EMESSO INGIUSTIFICATAMENTE - BUZZI, DETENUTO AL CARCERE DURO DAL DICEMBRE 2014 E CONDANNATO DEFINITIVAMENTE PER CORRUZIONE, AVEVA OTTENUTO UNA SOSPENSIVA - ORA, L'ALTRA METÀ DEL DUO DI "MAFIA CAPITALE" (INSIEME A MASSIMO CARMINATI) È TORNATO LIBERO IN ATTESA CHE...
-Estratto dell’articolo di Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
La fitta alternanza di provvedimenti nei suoi confronti, stavolta, lo premia: Salvatore Buzzi, l’altra metà del duo di Mafia Capitale — il cui vero nome era «Mondo di mezzo» — in tandem con Massimo Carminati, torna libero. Detenuto, imprenditore, quindi nuovamente detenuto e in seguito ristoratore.
Il ciclo esistenziale dell’uomo dalle mille metafore (sua quella sulla mucca che «prima di mungerla devi darle da mangiare», fulminante apologo sulla corruzione secondo i pm) è scandito da frequenti misure della Cassazione. L’ennesima conforta i suoi avvocati Alessandro Diddi e Piergerardo Santoro che, obiettando, si sono visti dare ragione: l’ultimo arresto nei confronti del re delle coop, eseguito all’indomani del 22 ottobre 2019, quando i giudici stabilirono che dopotutto la mafia romana non c’era, era stato emesso ingiustificatamente.
Buzzi, detenuto al carcere duro dal dicembre 2014, condannato definitivamente per la sola corruzione, si era guadagnato una sospensiva. Invece la Procura generale presso la Corte d’Appello ne ottenne l’arresto immediato. Chiosa Diddi, storico avversario delle tesi della Procura: «Si era voluto mettere qualcuno in carcere per dimostrare che quell’inchiesta era esemplare...».
Il re delle coop deve scontare ancora quasi cinque anni: i suoi difensori hanno trenta giorni per proporre una pena alternativa alla detenzione che, in seguito, sarà valutata. Lui, nel frattempo, uscito dal penitenziario di Catanzaro mercoledì sera è sbarcato nuovamente nella Capitale dove aveva aperto una panineria dal menù evocativo («Suburra»; «Freddo» e l’immancabile «Mondo di Mezzo»).
L’indagine sulla corruzione in Campidoglio aveva portato a una retata di 37 persone il 2 dicembre 2014, proseguendo con altri 44 arresti a giugno 2015. In seguito Mafia Capitale aveva tenuto banco con le accuse all’ex sindaco Gianni Alemanno e con il processo a molti colletti bianchi dell’amministrazione capitolina (perfettamente bipartisan). […]