PERCHÉ NESSUNO È INTERVENUTO PRIMA? A TRENTO IL PRIMARIO SAVERIO TATEO È FINITO NELLA BUFERA DOPO LA SCOMPARSA DELLA GINECOLOGA SARA PEDRI, MA PRIMA DI LEI C'ERANO STATE DIMISSIONI A RAFFICA E ANCHE L'INTERESSAMENTO DELLA POLITICA PER QUELLA SITUAZIONE ANOMALA - ORA È STATO TRASFERITO MA SONO IN ARRIVO ALTRE CAUSE PER MOBBING - CONTINUANO LE RICERCHE DEL CORPO DI SARA...
-Margherita Montanari per il "Corriere della Sera"
Il primario Saverio Tateo, finito nell'occhio del ciclone dopo la scomparsa di Sara Pedri, era stato trasferito da lunedì al ruolo di coordinatore territoriale del percorso nascita di Pergine Valsugana.
Un trasferimento deciso a seguito dei risultati della commissione d'indagine dell'Azienda sanitaria, che ha riscontrato «fatti oggettivi» e una «situazione critica» in corsia. Un clima testimoniato anche dalla denuncia di 6 operatrici dello stesso reparto, che ora valutano anche di avviare una causa per mobbing.
Ma a Pergine ci è rimasto per poco: Saverio Tateo ha infatti deciso di prendere un periodo di ferie. «In questa scelta, leggo un'opposizione alla decisione della commissione interna, che lo ha trasferito dopo 11 anni in reparto - commenta Emanuela Pedri, sorella di Sara -, è un temporeggiare nell'attesa che arrivino i risultati degli ispettori ministeriali e il verdetto dell'Ufficio procedimenti disciplinari».
Con Tateo, Emanuela non si è mai sentita, neanche nell'immediatezza della scomparsa della sorella, il 4 marzo. Ha però ribadito i timori di Sara nei confronti del primario. E ciò ha portato al centro dell'attenzione la gestione del reparto di ginecologia del Santa Chiara.
«Si è spostato un problema, senza risolverlo», ribadisce la sorella della ginecologa nel giorno in cui l'azienda sanitaria trentina tenta di riorganizzarsi. Il cambio di direttore generale si è reso necessario dopo che Pier Paolo Benetollo, con una lettera di dimissioni inviata sabato mattina, ha lasciato l'incarico.
Era stato lui a firmare il rinnovo del primario Tateo, quando le nubi sul reparto si erano già addensate. La nuova squadra vede alla guida dell'Apss Antonio Ferro, come direttore facente funzioni. Ma entro la fine dell'anno sarà pronto il bando provinciale per trovare un nuovo dg.
Nel team ristrutturato figura anche Andrea Anselmo (direttore amministrativo), che assieme a Benetollo aveva confermato Tateo. «In questi anni - dice Ferro - non erano mai state registrate segnalazioni oggettive. Elementi che invece sono emersi dalle audizioni della commissione».
Solo alla luce delle centodieci testimonianze, molte delle quali hanno evidenziato problemi nel reparto, l'azienda ha trasferito Tateo e Mereu. Ma di segnali ce n'erano stati, «accompagnati da dimissioni a catena e da interessamenti della politica», ricorda Emanuela, che sottolinea il ritardo con cui si è mossa l'azienda.
«Sara descriveva un ambiente di terrore e appena ho verificato ho sentito persone devastate da quel reparto». Ora Ferro si impegna ad andare a fondo: «Vigilerò non solo sulle segnalazioni fatte, ma anche su segnalazioni non ancora fatte in maniera oggettiva».
Le ricerche del corpo di Sara intanto vanno avanti nel lago di Santa Giustina. «Il gps dell'auto - dice la sorella - ha segnalato che c'era stata solo una volta, in gennaio. Era con la tutor di Cles, che le aveva fatto visitare la zona». Il timore è che sia tornata lì per compiere un gesto estremo.