PEZZOTTO VOLANTE - LA STRETTA DELL'AGCOM SULLO STREAMING ILLEGALE DELLE PARTITE DI CALCIO: IL GARANTE HA ANNUNCIATO CHE A BREVE ARRIVERANNO LE MULTE DA 150 A 5.000 EURO PER TUTTI COLORO CHE HANNO FRUITO DI MATERIALI PIRATA - I "PIRATI" DEL CALCIO SONO STATI INDIVIDUAI GRAZIE ALLA PIATTAFORMA "PIRACY SHIELD" - IL COMMISSARIO MASSIMILIANO CAPITANIO: "TAPPA NECESSARIA, ANCHE SE IMPOPOLARE. IN TROPPI FANNO BUSINESS ILLEGALMENTE, FACENDO CREDERE AGLI UTENTI STESSI CHE NON CI SARANNO CONSEGUENZE…"
-Estratto dell'articolo di Lorenzo Nicolao per www.corriere.it
Prosegue la lotta alla pirateria e allo streaming online illegale delle manifestazioni sportive, con le partite di calcio in primo piano. Se dal primo febbraio è attiva la piattaforma gestita dall’Agcom Piracy Shield, utile per l’individuazione e la segnalazione dei responsabili, chi diffonde i contenuti illeciti e chi ne fruisce, dall’altra arriva proprio dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni il monito sull’inasprimento delle pene. […]
LE PAROLE DEL COMMISSARIO
Il commissario Agcom Massimiliano Capitanio è stato chiaro, ribadendo cosa rischieranno i responsabili del reato secondo le nuove norme della legge antipirateria, conosciuta anche come «anti-pezzotto» o «salva-calcio». Sui suoi canali social Capitanio ha annunciato che a breve arriveranno le multe da 150 a 5.000 euro per tutti coloro che hanno fruito di materiali pirata, in particolare chi è stato individuato grazie a Piracy Shield, che dovrebbe averne già oscurato i contenuti in tempo reale durante la visione, nell’arco di trenta minuti.
«Tappa necessaria, anche se impopolare – ha spiegato il commissario – In troppi fanno business illegalmente, facendo credere agli utenti stessi che non ci saranno conseguenze». Poi un monito anche per Google e Amazon: «Non stanno collaborando come ci si aspetterebbe». […] molte multe erano già state distribuite in passato, ma di lieve entità. Con l’inasprimento delle pene, fino ai 5mila euro per i recidivi, l’Autorità spera ora di scoraggiare un fenomeno che sottrae al calcio oltre 300 milioni di euro all’anno.
SANZIONI ANCHE IN SPAGNA
Anche la Spagna, dove il calcio è altrettanto seguito, i legislatori hanno ora deciso di muoversi nella stessa direzione, seguendo l’input italiano. È appena passata un’ordinanza del Tribunale del Commercio di Barcellona che obbligherà gli operatori Internet iberici (tra questi vi sono grandi gruppi come Telefónica, Vodafone, Orange, Digi e MásMovil) a condividere dati e informazioni sugli utenti che si collegano a server che trasmettono contenuti illegali[…]
CHI TRASMETTE ILLEGALMENTE RISCHIA ANCHE IL CARCERE
Il fronte comune Italia-Spagna è segno che il fenomeno è ancora diffusissimo, nonostante la presenza di nuovi sistemi come la citata Piracy Shield. Allo stesso modo, le sanzioni in arrivo sono prova che la piattaforma digitale, pioniera in Europa per combattere la pirateria, ha già dato un supporto significativo all’identificazione rapida di tanti responsabili. Chi diffonde i contenuti illegalmente, non rischia inoltre solo una sanzione pecuniaria fino a 15mila euro, ma anche la detenzione, che da sei mesi può arrivare fino a tre anni di carcere.