Virginia Della Sala per "il Fatto Quotidiano”
L'app per appuntamenti più utilizzata dagli omosessuali viola la privacy dei suoi utenti: la denuncia arriva da una organizzazione non profit norvegese (ma finanziata dal governo), Norwegian Consumer Council, che ha presentato le sue accuse di violazione del regolamento sulla privacy europeo (Gdpr) al garante dei dati norvegese. Ma la storia è molto più vasta.
Secondo la ricerca condotta dall' associazione, 93 pagine di dettagli tecnici dal titolo "Fuori controllo: come i consumatori vengono sfruttati dall' industria della pubblicità online", la app per Android di Grindr invierebbe i dati dei propri utenti, come appunto l' orientamento sessuale e la posizione, a migliaia di partner pubblicitari.
L' iter è il solito: l' uso della applicazione genera un identificatore unico che registra tutte le attività svolte dall' utente online e con queste informazioni si creano profili dettagliatissimi ceduti alle aziende che piazzano le pubblicità conoscendo nel dettaglio abitudini e gusti del destinatario. I mediatori, poi, cedono le loro informazioni anche ad altre aziende pubblicitarie.
"L' app Grindr - si legge nel rapporto - condivide dati utente dettagliati con un numero molto elevato di terze parti, tra cui indirizzo Ip (un' etichetta numerica che identifica univocamente un dispositivo collegato a una rete), posizione, età e sesso. Usando MoPub come mediatore, la condivisione dei dati è altamente opaca in quanto né le terze parti né le informazioni trasmessi sono noti in anticipo". È stato fatto un controllo anche sulla app "Perfect365" che permette di modificare i selfie e inserire filtri bellezza.
"Condivide i dati degli utenti con un numero molto elevato di terze parti, inclusi Id pubblicità (ovvero l' identificativo univoco utilizzato per fornire annunci pubblicitari mirati, ndr), indirizzo Ip e posizione Gps. L' app sembra costruita per raccoglierne e condividerne quanti più possibili".
MyDays, che monitora fertilità e ovulazione delle donne, condivide la posizione Gps dell' utente con più parti mentre quella di incontri OkCupid condivide domande e le risposte personali con la piattaforma di marketing Braze. L' analisi è stata effettuata su oltre 88 mila richieste effettuate dalle app, corrispondenti a 216 domini unici e almeno 135 terze parti all' interno dello spazio pubblicitario.
In pratica, ogni volta che si apre un' app collegata alle stesse reti pubblicitarie di Grindr, si comunicano posizione Gps, identificatori dei dispositivi e persino il fatto che si utilizzi un' app di incontri gay. "È una folle violazione dei diritti alla privacy dell' Ue degli utenti" ha commentato Max Schrems, fondatore della non profit Noyb.
Il Norwegian Consumer Council ha presentato tre formali denunce contro l' app di incontri Grindr e contro cinque società adtech che stavano ricevendo dati personali tramite l' app: MoPub, utilizzata da Twitter, AppNexus di AT &T, OpenX, AdColony e Smaato.
CRISTIANO MALGIOGLIO GRINDR CRISTIAN IMPARATO SU GRINDR diritto all oblio PRIVACY privacy d grindr in tilt durante il family day grindr versione amici