PIETRO ORLANDI, IL FRATELLO DI EMANUELA, È STATO CONVOCATO PER LA PRIMA VOLTA DAL TRIBUNALE VATICANO – AL PROMOTORE DI GIUSTIZIA VATICANO, ALESSANDRO DIDDI, PORTERÀ LE TRASCRIZIONI DI UNA CHAT IN CUI IL CARDINALE SANTOS ABRIL Y CASTELLÓ RIVELA ALCUNI PARTICOLARI DEL RAPIMENTO AVVENUTO NEL 1983 – L'AVVOCATO DELLA FAMIGIA ORLANDI, LAURA SGRÒ: “CHIEDEREMO CHE VENGANO ASCOLTATI ALCUNI TESTIMONI DELL'EPOCA”
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(ANSA) – Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, la ragazza cittadina vaticana scomparsa quaranta anni fa, vedrà il Promotore di Giustizia vaticano Alessandro Diddi "subito dopo Pasqua, è la prima volta che siamo stati convocati", dice all'ANSA l'avvocato Laura Sgrò.
Pietro Orlandi porterà diverse documentazioni, a partire da quattro fogli di una chat, risalente ai primi anni del pontificato di Papa Francesco, in cui si parla del caso di Emanuela Orlandi.
Tra gli interlocutori di questa chat ci sarebbe anche il cardinale Santos Abril y Castelló, arciprete emerito della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. "Porteremo anche la documentazione in cui si parla della permanenza di Emanuela in Inghilterra, è una documentazione che va analizzata, anche per capire se è attendibile", spiega l'avvocato.
Pietro Orlandi e il suo avvocato torneranno a chiedere poi che vengano ascoltati alcuni testimoni dell'epoca tra i quali il cardinale Giovanni Battista Re, il card. Leonardo Sandri, il card. Stanislaw Dziwisz, che è stato il segretario storico di Giovanni Paolo II, mons. Georg Gaenswein, segretario di Benedetto XVI e l'ex comandante della Gendarmeria Domenico Giani.