LA PITONESSA SCARICATA – I NUOVI AMMINISTRATORI DI VISIBILIA EDITORE, CON UNA COMUNICAZIONE AL TRIBUNALE DI MILANO, PRENDONO LE DISTANZE DALLA GESTIONE PASSATA DI DANIELA SANTANCHÉ. E PER QUESTO NON RISPONDONO ALLE CONTESTAZIONI SUI BILANCI FALSATI DELLA HOLDING FINO AL MARZO 2023: “QUESTE RELAZIONI NULLA HANNO A CHE FARE CON L’ATTUALE GESTIONE” – PER GLI INVESTIGATORI, I CONTI DELLA SOCIETÀ RESTANO UNA PISTA PER IL SUICIDIO DI LUCA RUFFINO
-Estratto dell'articolo di Antonio Fraschilla e Sandro De Riccardis per “la Repubblica”
I nuovi amministratori di Visibilia editore, la capogruppo della holding di proprietà fino a poco tempo fa di Daniela Santanchè, con una nuova comunicazione appena consegnata al Tribunale di Milano prendono le distanze dalla gestione passata della ministra del Turismo. E per questo non rispondono alle contestazioni fatte dai periti del Tribunale di Milano sui conti della holding fino al marzo 2023: contestazioni che parlano di bilanci falsati, poste non corrette e una situazione patrimoniale, per alcune controllate come Visibilia srl in liquidazione, con perdite milionarie.
«Queste relazioni nulla hanno a che fare con l’attuale gestione», scrive il nuovo amministratore delegato del gruppo Alberto Campagnoli, subentrato allo scomparso Luca Ruffino.
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Martedì scorso i nuovi amministratori di Visibilia hanno consegnato una lunga relazione al Tribunale dove è in corso la causa civile aperta dopo una denuncia dei piccoli azionisti che hanno visto crollare il valore delle loro azioni dopo le gestioni di Santanché e del compagno Dimitri Kunz.
In questo fascicolo sono state consegnate a giugno due perizie chieste dai giudici che segnalano diverse irregolarità. I nuovi amministratori assicurano che adesso la situazione contabile è stabile, ma su quanto accaduto in passato prendono le distanze e non hanno quindi fatto rettifiche ulteriori nei conti.
Si legge nel testo firmato da Campagnoli: «Le perizie fanno riferimento a fatti risalenti alla gestione fino al marzo 2023. È del tutto evidente come le relazioni in questione siano basate su dati del tutto risalenti e su di una gestione pregressa che nulla ha a che vedere con l’attuale. Dati, considerazioni e conclusioni ivi espresse non hanno alcuna attinenza rispetto all’attuale situazione societaria, né sotto un profilo economico e finanziario, né in ordine alla gestione della medesima».
Il nuovo cda ha già fatto svalutazioni per l’avviamento di Visibilia editore «per 2,7 milioni», e assicura di aver migliorato il patrimonio e ridotto la situazione debitoria scongiurando qualsiasi ipotesi di amministrazione controllata. I conti nella relazione appena consegnata presentano quindi numeri positivi e il piano di rientro di alcuni debiti, garantiti dalla stessa Santanchè anche con la casa milanese da quasi sei milioni di euro, è rispettato.
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Di certo per gli investigatori i problemi contabili di Visibilia restano ancora intrecciati al suicidio di Ruffino del 5 agosto. Perché l’imprenditore ha continuato a rastrellare azioni, con un investimento di almeno un milione e mezzo di euro, anche se aveva ormai da mesi il controllo di Visibilia? Procura e squadra mobile hanno ricostruito le ultime settimane che hanno preceduto la tragedia: Ruffino aveva prenotato le vacanze di Sant’Ambrogio, quelle di Natale, e aveva concluso con sollievo la separazione dalla ex moglie.
A marzo, vendendo il 28 per cento di Sif al fondo Oxy Capital, aveva incassato 7,9 milioni di euro. Poi, all’improvviso, qualcosa cambia. A fine luglio decide di fare testamento, datato 2 agosto. Scrive sei bigliettini di scuse e addio ai parenti, e decide di farla finita.