IL PIU' IMPORTANTE QUOTIDIANO GIAPPONESE E SPONSOR DELLE OLIMPIADI CHIEDE AL GOVERNO DI CANCELLARE I GIOCHI DI TOKYO (CHE DOVREBBERO INIZIARE IL 23 LUGLIO) - L'83% DEI GIAPPONESI HA PAURA CHE L'EVENTO FACCIA DA SUPERDIFFUSORE DEL VIRUS, IN UN MOMENTO IN CUI IL PAESE STA LOTTANDO CON UNA NUOVA ONDATA E LA CAMPAGNA VACCINALE HA APPENA PRESO IL VIA - L'ECONOMISTA KIUCHI: "CANCELLARE I GIOCHI COSTEREBBE MENO CHE AFFRONTARE UNA NUOVA EMERGENZA" - ANCHE GLI STATI UNITI HANNO MESSO IL GIAPPONE NELLA LISTA DEI PAESI DA EVITARE
-Dagotraduzione dal The Guardian
Il più importante quotidiano giapponese, l’Asashi Shimbun, sponsor dei Giochi Olimpici, ha chiesto la cancellazione delle Olimpiadi di Tokyo. Secondo il giornale, i Giochi rappresentano una minaccia per la salute pubblica e metteranno a dura prova il servizio sanitario nazionale del paese proprio mentre il governo sta cercando di contenere l’ultima ondata di coronavirus.
In un editoriale pubblicato mercoledì, l’Asashi Shimbun ha esortato il premier Yoshihide Suga «a valutare con calma e obiettività la situazione e decidere la cancellazione dell’evento». Il quotidiano è il primo tra gli sponsor delle Olimpiadi a chiedere l’annullamento.
Nel suo editoriale l’Asashi, che tira 5 milioni di copie, ha sottolineato come l’opinione pubblica sia prevalentemente contraria ai Giochi e ha criticato l’atteggiamento del Cio (Comitato Olimpico Internazionale), che continua a insistere sul regolare svolgimento delle competizioni.
Recenti sondaggi hanno stimato che l’83% dei giapponesi non vuole che i Giochi si svolgano. Molti temono che l’arrivo di circa 80.000 funzionari, giornalisti e personale di supporto potrebbe trasformare Tokyo 2020 in un evento di superdiffusione del virus.
Medici e infermieri, con le loro organizzazioni, prevedono che le risorse sanitarie saranno reindirizzate sull’evento, togliendo forza alla battaglia contro il coronavirus e alla campagna di vaccinazioni.
Tokyo e altre nove aree sono in stato d’emergenza per l’aumento dei casi dovuto a varianti più contagiose. Anche se a Tokyo i positivi sono diminuiti, la flessione non ha intaccato in modo significativo il carico di lavoro quotidiano dei medici. Per questo il premier probabilmente estenderà lo stato d’emergenza anche al prossimo mese.
Le parole del quotidiano contro Tokyo 2020 hanno suscitato scalpore sui social. La frase “Decision to cancel”, dal titolo dell'editoriale, mercoledì mattina ha generato oltre 20.000 tweet.
La campagna per annullare i Giochi ha ricevuto un ulteriore impulso dopo le parole di Takahide Kiuchi, economista esecutivo presso il Nomura Research Institute ed ex membro del consiglio della Banca del Giappone. L’economista ha avvertito che i 16 miliardi di dollari che il Giappone perderebbe in caso di cancellazione dei Giochi sarebbero comunque pochi rispetto ai danni di un evento superdiffusore. Solo il primo stato di emergenza, ha spiegato Kiuchi, ha causato una perdita di 58 miliardi di dollari, senza contare quanto speso per le emergenze successive.
«Se le [Olimpiadi] innescano la diffusione di infezioni e necessitano di un'altra dichiarazione di emergenza, la perdita economica sarà molto maggiore del costo della cancellazione», ha detto Kiuchi in un rapporto. La perdita in caso di cancellazione sarebbe equivalente a un terzo del prodotto interno lordo (PIL) nominale nell'anno fiscale 2020, ha aggiunto.
«Questi calcoli suggeriscono che la decisione se tenere o annullare i Giochi dovrebbe essere presa dal punto di vista del rischio di infezione piuttosto che della perdita economica», ha detto.
Gianluca Cordella per "il Messaggero"
Mancano meno di due mesi alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi di Tokyo, in calendario il 23 luglio prossimo, ma il ping pong di fatti e parole sull'opportunità di portare avanti l'evento in un Paese ancora in emergenza per il Covid non accenna a fermarsi.
Da un lato il Cio che va avanti per la sua strada e studia protocolli sempre più stringenti per garantire la sicurezza dei cittadini nipponici. Dall'altra l'opinione pubblica giapponese che continua a essere contraria, temendo nuove ondate di contagi. A fare da benzina sull'opposizione dei cittadini di Tokyo ieri si sono riversate le voci provenienti dagli Stati Uniti.
Il Dipartimento di Stato americano ha inserito il Giappone nella lista dei Paesi da evitare per l'elevato rischio di contagio, alzando il livello di allerta per i viaggiatori da 3 a 4. In sostanza, il livello che sconsiglia la trasferta anche ai vaccinati. Tuttavia, sul versante sportivo, non è segnalata alcuna frenata. Anzi, il Comitato olimpico Stars & Stripes ha riaffermato la propria fiducia nell'organizzazione, confermando il totale impegno della squadra per i Giochi.
Una posizione che, rimbalzata nel Vecchio Continente, ha trovato la sponda dei colleghi inglesi, «pienamente impegnati a inviare a Tokyo la squadra al completo». Ma, appunto, i giocatori di questo ping pong hanno visioni opposte. E così, dopo le 350 mila firme raccolte dalla petizione per cancellare i Giochi e l'appello a non procedere dei medici di Tokyo, ieri è arrivata la catastrofica analisi economica dell'esperto Takahide Kiuchi.
«Cancellare le Olimpiadi causerebbe un danno da 13,8 miliardi di euro. Ma una nuova ondata di contagi avrebbe un impatto ancora maggiore», ha detto il membro del Consiglio della Banca del Giappone.
Cifre alla mano, Kiuchi ha spiegato che nel primo lockdown il paese ha perso 48 miliardi di euro e altrettanti sono andati in fumo nel secondo, tra gennaio e marzo di quest' anno. Cui vanno sommati i 14 miliardi di quello in corso. Sullo sfondo si avvicina il 31 maggio, data fissata per la fine dello stato di emergenza. Ma le indiscrezioni parlano di una proroga fino al 20 giugno, quando al via dei Giochi mancherà appena un mese.
PANCALLI RIELETTO Con 50 voti su 53 Luca Pancalli è stato rieletto alla guida del Comitato italiano Paralimpico. «Tokyo sentiremo la mancanza di Zanardi», ha detto Pancalli, annunciando che anche alle Paralimpiadi l'Italia avrà due portabandiera.